PRI – Qualità della vita in provincia di Alessandria

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato stampa pervenuto da Partito Repubblicano Italiano Sezione Ferruccio Parri Alessandria

PARTITO REPUBBLICANO ITALIANO

SEZIONE DI ALESSANDRIA

FERRUCCIO PARRI

Email: prialessandria2016@gmail.com

AL 17/12/19

Oggetto:

Considerazioni sugli articoli pubblicati

Oggi da Il Piccolo e la Stampa sulla

Indagine de Il Sole 24 ore sulla

Qualità della Vita in provincia di Alessandria

Che la situazione fosse nota a tutti è chiarissimo, le sorprese non ci sono, perché da troppo tempo, ripeto da troppo tempo, questa Provincia e questa Città non vengono governate in modo intelligente, attento, competente, preparato, programmato, troppe, veramente troppe sono le lacune in troppi campi. Non intendiamo essere le solite Cassandra del momento ma occorre la necessità di rendersi conto su quali sono le vere questioni, quali potrebbero essere, o meglio quali dovrebbero essere, le soluzioni.

Noi Repubblicani abbiamo sempre sostenuto questo principio: una società debole sotto l’aspetto economico, delle proposte culturali, sociali, ambientali, energetiche, non potrà certamente crescere e migliorare la qualità della vita, nel suo complesso, dei propri cittadini.

Nessuno, a nostro avviso, può mettere in dubbio i nostri continui e ripetuti appelli sulla migliore governabilità di tutto il territorio e di tutti gli aspetti connessi all’interno ed all’esterno del territorio stesso, ricordiamo a tal proposito i nostri continui appelli ad una migliore programmazione di tutte le attività economiche, sociali, culturali, energetiche, ambientali, ricordiamo ancora i nostri continui appelli sulla necessità di darsi una visione del futuro, e più precisamente su cosa deve essere questa Città e questa Provincia in un tempo sufficientemente lungo, almeno vent’anni,

Più volte avevamo segnalato la necessità di una maggiore concertazione fra tutti gli attori, enti pubblici, operatori economici, operatori sociali, operatori ambientali ed energetici, avevamo anche organizzato un convegno proprio su questo tema allo scopo di dare alle amministrazioni locali, ai cittadini, alla società tutta, lo stato dell’arte nell’ambiente e nell’energia, ottenendo, dalle stesse amministrazioni, semplicemente disinteresse.

Se è vero che la situazione sanitaria specialmente in Città, Spinetta, Castelceriolo, Novi Ligure, etc, è difficile, è altrettanto facile supporre quali effetti economici e sociali potrebbero avere le chiusure delle realtà produttive causanti la deleteria situazione ambientale e sanitaria, evidentemente non si hanno le sufficienti capacità di condizionamento delle scelte industriali o peggio non ci sono alternative a quelle attività produttive. Vi è da ricordare che l’impatto sanitario maggiore è causato a Spinetta dall’ex stabilimento Montedison e qui, proprio qui risulta evidente la mancanza dell’azione della politica locale e regionale per far migliorare e ridurre drasticamente gli effetti delle emissioni in atmosfera e nelle falde.

Si parla di sorpresa per l’alto livello delle esportazioni, ma ciò è dovuto principalmente dall’insediamento orafo della Soc. Bulgari, ma attenzione solo una piccola parte della ricchezza prodotta rimane nel territorio, nella maggior parte la ricchezza viene trasferita all’estero, in Francia.

Ed allora qualcuno si chiederà: ma voi Repubblicani contestate sempre?, a tutti intendiamo ricordare che a suo tempo avevamo presentato il nostro programma per il futuro della Città, lo avevamo prima consegnato a tutti i candidati sindaci e poi alla nuova amministrazione, ricevendo alcuna risposta.

Ed allora cosa bisognerebbe fare?

-1) come più volte sottolineato occorre una concertazione fra tutti gli attori politici, economici, sociali, ambientali ed energetici

-2) Attraverso questa concertazione, grazie al contributo di tutte le parti interessate, deve essere impostato un piano ventennale per il futuro di tutte le attività nel territorio, definendo quanto possibile la o le vocazioni tipiche del territorio stesso

-3) Tramite questo piano individuare le più impellenti esigenze, su di esse lavorare, per poi individuare ed affrontare tutte le altre esigenze

-4) Per fare ciò occorre costituire una task force composta non da consulenti esterni, ma dai migliori componenti dai più rappresentativi settori della società alessandrina nel suo complesso, questa task force dovrebbe essere costituita da non più di 10/12 componenti

-5) Dalle considerazioni e dallo studio si ricaveranno le varie azioni, a varie scadenze, dove tutte le amministrazioni politiche che si susseguiranno dovranno attenersi nei principi, nei temi e nei programmi

-6) Lo scopo è di evitare fenomeni assurdi, al variare delle amministrazioni variano anche le scelte programmatiche, adottando questo principio si evitano gli effetti “ gambero “ e si potrà finalmente adottare un piano programmatico a valenza ventennale.

-7) Noi Repubblicani capiamo e comprendiamo che questa visione della società è una visione tipicamente Repubblicana, a qualcuno potrà non piacere, ma credeteci questa è l’unica possibile soluzione ad una crisi strisciante, continua, inarrestabile

-8) Se invece si decidesse di continuare nello stesso, antiquato, inadatto modo di condurre la vita politica provinciale si provocherà certamente un peggioramento della situazione con il definitivo e triste affossamento delle aspettative della cittadinanza tutta.

La Segreteria Alessandrina

Partito Repubblicano Italiano

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