Amministrative 2022. Occhio ai programmi

Qualcuno si è inalberato per il riferimento ai “Miserabili” di Victor Hugo presente nel recente articolo (sempre su CittaFutura) (*) “Alessandria: città “miserabile”” ma evidentemente non aveva ben compreso il senso dell’articolo (o, meglio, non mi ero spiegato a sufficienza). Bene, riprendiamo proprio di lì, da chi ha vissuto da “miserabile” speculando sulla semplicità ed onestà di una città intera. Nell’articolo, per esempio, si faceva riferimento al passato più o meno recente e, in vista delle prossime elezioni amministrative del 2022 , qualche considerazione in merito…non guasta. Infatti “già allora, diciamo fra la metà e la fine dell’Ottocento, c’erano politicanti astuti, furbi commercianti, creduloni e sempliciotti di ogni tipo con, in cima, una ristretta cerchia di “conoscitori del mondo” che facevano e disfacevano a piacimento. E’ grazie a loro se ci siamo giocati le mura e le torri, le prime per fare posto ad una espansione edilizia “moderna” destinata a stravolgere la città, le seconde come esito finale di una progressiva omogeneizzazione delle strutture abitative, borghesemente attente a scale interne, stucchi e arredi alla moda, più che a protuberanze verticali poco comode e perennemente in restauro. E’ sempre grazie a loro se, oggi, le principali vie e piazze di questa città, un tempo bellissima, somigliano ad un puzzle poco riuscito di antico e moderno, di casermoni da realismo socialista abbinati a rimasugli (comunque decorosi e simpatici) di un passato remoto. Ed è sempre grazie a loro – e ai loro epigoni recenti – se non abbiamo più i ponti sul Tanaro, così come sarebbe stato possibile avere. Non c’è più il vero “Cittadella” e non c’è più – e mai più ci sarà – il vero “Forlanini”. Solo qualche foto di Sartorio, o più recentemente di Tony Frisina o Roberto Giordanelli, a rinnovare il dolore.” Una realtà “bella” e “semplice” rovinata da altri, magari anche alessandrini, sicuramente da inserire nella colonna dei Tenardier  più che in quella dei restanti (pochi) Jean Valjean. Fatta chiarezza, passo ora a quanto mi preme di più. L’associazione Città Futura di Alessandria in un suo recente incontro direttivo ha stabilito, fra le altre cose, di riprendere un “servizio alla città” già svolto in altre occasioni, con dedizione e abbondanza di proposte, anche se con poco peso reale nelle successive decisioni. Mi sto riferendo ad un possibile (e prossimo) lavoro di documentazione basato su schede (redatte “a puntino”, anche per grafica / leggibilità) che riguarderanno un po’ tutte le competenze specifiche dell’Ente Comune. Dalla migliore organizzazione interna, ai servizi ai cittadini, fino alla gestione di traffico, le aree verdi e i rifiuti più una miriade di altre questioni più o meno delicate. Per ora siamo alle battute iniziali ma sembra che le idee che sottendono la proposta siano tutt’altro che vuota retorica. Verranno identificati “esperti” e “portatori di interessi” che forniranno suggerimenti e abbozzi di percorsi possibili nelle aree di competenza. Poi saranno i candidati a Sindaco e le loro squadre ad utilizzare, in toto o in parte, i vari contenuti. Non si tratterà di certo delle uniche proposte programmatiche che , tra il prossimo 2021 e l’inizio del 2022, vedremo in abbondanza, ma – di sicuro – si tratterà di proposte agibili e innovative di cui tenere, comunque, conto.  La Legge 142 del 1990 (quella che definisce i nuovi compiti di Sindaco e Giunte, con le successive modifiche) permette elasticità nelle scelte prioritarie, consente operazioni finanziarie e di sostegno a progetti e proposte, per cui è sufficiente dare energia (rigorosamente rinnovabile) al mezzo e procedere verso obiettivi condivisi. Attendiamo segnalazioni di disponibilità a far parte dei vari team di lavoro da parte dei nostri affezionati lettori….

4 Commenti

  1. Alessandria vanta anche un altro triste primato. Secondo un rapporto ISPRA SNPA del 2019 è la sesta città italiana per consumo di suolo, riuscendo a fulminare mediamente 21 ettari di terreno agricolo all’anno. D’altra parte se verifichiamo quanti supermercati e centri commerciali, con relativi megaparcheggi, sono stati aperti negli ultimi anni possiamo farci un’idea del fenomeno. Triste primato anche perché siamo in una invidiabile situazione di equilibrio demografico, cosa che ci permetterebbe di recuperare tutti gli spazi già cementificati, ma non più utilizzati o dismessi. Ma ormai i tempi sono cambiati: porteremo i nostri figli e nipoti a passeggiare negli ipermercati e non più negli spazi verdi

  2. Altri due anni di questi rosiconi al potere, senza ne arte e ne parte, e di questa Città non rimarranno che due tristi primati: il primo: quello di città più inquinata d’Italia (Aria e Acqua ). Il secondo: La città con più buchi e buche d’Italia, senza più un Centro Storico ma con un enorme Buco ( Non solo di Bilancio ).
    Una Città di Miserabili ( Franza o Spagna purché se magna ), senza possibilità di riscatto.

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