Europa Verde sempre più radicata e presente. A colloquio con Raoul Oliva.

Siamo con Raoul Oliva, candidato – pur essendo alessandrino – nell’altra parte del Piemonte Orientale, nella zona 2.01. Giovane poco più che trentenne, con l’altra giovane coportavoce Giulia Bovone sta cercando di ridare lustro ai Verdi locali. Come è noto la nuova dizione del partito è Europa Verde e, a giudicare da questi ultimi anni di lavoro, c’è da aspettarsi il “botto”. Quel dieci per cento dei consensi che molti analisti prefigurano come possibile anche qui in Italia e che avrebbero nella continuità di presenza, nella ricerca dettagliata e pressante dei consensi, nella qualità delle proposte, i loro punti qualificanti. Sicuramente la presenza di un buon politico come il geom. Trombin (coportavoce regionale e membro del direttivo nazionale) ha portato quel “di più” che ci si aspettava. Che tutto il centro sinistra attendeva. Quindi…è solo questione di tempo e anche ad Alessandria e provincia si radicherà una forte e consistente presenza “green”.

Prima di affrontare i temi dell’intervista, soprattutto legati all’ Energia e alla Viabilità, gli chiediamo “Che impressione hai avuto di questa zona abbastanza distante da noi?

Penso che tu abbia dovuto girare parecchio…

“Beh…sì. Ho dovuto girare nella zona definita elettoralmente “Piemonte 2 . 01” , area Biella, Verbania, Novara, Vercelli ecc. dato che in questa parte del Piemonte sud eravamo già coperti abbastanza, mentre in quella parte di Piemonte sia noi che Sinistra Italiana (l’altro partner in coalizione con cui abbiamo condiviso questa bella esperienza) non siamo molto presenti. Facendo anche parte del “Regionale” in qualità di Tesoriere,  l’idea era proprio quella di cercare di far crescere, facendo campagna elettorale, il partiro di Europa Verde, andando a verificare proprio in queste aree in cui non siamo molto forti, se sarebbe stato possibile avviare il processo di fondazione di una federazione provinciale VCO o novarese. Quindi, oltre a cercare di fare campagna e portare voti si tratta di capire se sono zone interessate ad un radicamento del movimento “green” oppure no.

Ma ne è valsa la pena?

Beh…se devo essere sincero sicuramente sì. Abbiamo riscontrato che c’è interesse sia per il mondo ecologico che per il mondo che ci ha portato a conoscere “Sinistra Italiana” cioè quello della giustizia sociale. Un bacino interessante su cui lavorare.

Ecco…a proposito di “Sinistra Italiana” erede di parti del vecchio PCI e di tanti piccoli partitini…Come è stato il contatto?

Come è noto, si è trattato di una collaborazione calata dall’alto a cui noi non ci siamo opposti, nel senso che sapevamo trattarsi di una campagna elettrale difficile con troppo poco tempo a disposizione. Di fatto un modo per poter conoscere , incontrare e cominciare a collaborare di nuovo con un gruppo di persone con cui avemmo già collaborato quattro anni or sono. Per esempio, il consigliere neoeletto Grimaldi era riuscito ad entrare in Regione anche grazie ai nostri voti. Una collaborazione proficua. In particolare, per quanto mi riguarda, il candidato principale dell’area in cui ero rappresentante era il Sindaco di mongrando, vicino a Biella. Persona valida, molto attiva sul territorio. In questo modo abbiamo conosciuto queste zone, pur lontane dalle tematiche ambientali che hanno le grandi città ( traffico, inquinamento, problemi di coesistenza tra ambiente e lavoro).

Beh… si tratta anche di una tradizione di Sinistra Italiana e della parte migliori dei Verdi di fare attenzione agli ultimi. Bene. Ora cominciamo a entrare nello specifico….

(A questo punto dell’intervista vengono riprese tutte le questioni cruciali segnalate all’inizio che hanno coinvolto tutti i candidati – tramite le loro segreterie organizzative delle varie circoscrizioni di Senato e Camera del Piemonte).

Un promemoria per i lettori, questo che andiamo a specificare ha ricevuto solo sei “ritorni”, uno è quello di Oliva. Tra gli altri citiamo, Rita Rossa, Daniele Borioli, Federico Fornaro, Susy Matrisciano e due anonimi di Italia Viva.

Andiamo per ordine. Siccome gli impegni sono importanti, facciamo presente che il nostro Raoul Oliva si è impegnato riguardo le…

Energie rinnovabili e CER   

1) Favorire l’utilizzo di tutte le energie rinnovabili, svincolandole da blocchi di soprintendenze che sopravanzano decisioni prese da tutti gli altri organismi. Garantire un massimo di 6 mesi di tempo per risposte positive o negative. Sbloccare subito tutte le autorizzazioni ferme in Consiglio dei Ministri.

2) Confermare e completare la norma sulle “Comunità Energetiche Rinnovabili” (CER). Norma trasversale a tutti i partiti e fondamentale per rendere l’energia uno strumento di progresso sostenibile, sociale e infrastrutturale dei territori.

Riguardo agli Ecobonus, sismabonus e superbonus si è espresso nel modo seguente:                                     

3) Sbloccare la cessione del credito al fine di evitare il fallimento dei lavori in opera o conclusi ed acquisiti dai cassetti fiscali delle aziende in riferimento agli ecobonus, sismabonus e superbonus.

4) Congelare l’ecobonus facciate, mantenendolo solo per la realizzazione di facciate termiche. Favorire le tecniche di coibentazione più efficienti e meno energivore o impattanti per l’ambiente.

5) Garantire la continuità degli ecobonus e superbonus dandogli un futuro certo e stabile nel tempo, escludendo, ove sono possibili interventi alternativi, le caldaie a condensazione dagli incentivi così come i condomini che non si centralizzano. L’importo del superbonus, decrescente, deve comunque essere coerente per il perseguimento degli obiettivi comunitari di decarbonizzazione e pertanto riconosciuto in misura proporzionalmente crescente all’energia primaria fossile risparmiata dagli interventi e allineato ai costi reali delle pompe di calore ad alta temperatura, necessarie per riconvertire impianti a radiatori tradizionali.

6) Preservare il meccanismo delle detrazioni fiscali in credito cedibile per agevolare ed accelerare la transizione energetica.

Le enunciazioni numerate, come si sarà capito, corrispondono al documento “stimolo” inviato un mese prima delle Elezioni ai candidati. Ma torniamo a noi….

Quindi sui punti dall’1 al 4 non c’erano obiezioni di sorta. Solo in un passaggio c’è stata una contestazione: “garantire la continuità degli ecobonus e superbonus dandogli un futuro certo e stabile nel tempo, escludendo – ove sono possibili interventi alternativi – le caldaie a condensazione dagli incentivi, così come i condomini che non si centralizzano. L’importo del  superbonus decrescente deve comunque essere coerente per il perseguimento degli obiettivi comunitari di decarbonizzazione…” A fianco di questo punto c’è una postilla indicativa: “Bisogna rivedere le modalità di richiesta ed accettazione, in quanto i superbonus possono portare ad un incremento indiscriminato dei prezzi”. Come mai questa aggiunta?

Beh sì. Qui aggiungerei anche la possibilità di avere a che fare con “soggetti mafiosi”, nel senso che l’utilizzo indiscriminato di questi “ecobonus” ha portato vantaggi, anche per l’ambiente (sic) ma in presenza di forzature. Specie in condomini, palazzi, case che non ne avevano bisogno o ne avevano bisogno solamente in forma di piccoli interventi. Una operazione che ha fatto lievitare i prezzi, per una semplice conseguenza della legge di domanda/offerta, con la possibilità di accesso indiscriminata e, ora, con cittadini in attesa di lavori, con costi in lievitazione e non è detto che tutto quello che era stato promesso venga realizzato.

C’era scritto nel documento di avvio “garantire la continuità degli ecobonus”…

Proprio per questo motivo si deve procedere ad una riorganizzazione della proposta. “Un po’ più precisi e stringenti” in quanto, ora, dà la possibilità in modo indiscriminato di poter utilizzare uno strumento così importante. E’ vero che ci vuole il “passaggio di due classi” di beneficio ambientale per accedere alla proposta ma, in realtà, verifichiamo che in Alessandria sono stati aperti cantieri anche in condomini di soli 25-30 anni, mentre sarebbe stato pù corretto intervenire su quelli di 65-70 anni.

Riprendiamo in considerazione il documento “stimolo”…

Capacity market                                                                           

7) Rivedere il “Capacity Market” per la stabilizzazione della rete, inserendo anche eventuali piccoli impianti diffusi lungo la rete del metano così come impianti rinnovabili non più in uso permanente. A titolo di esempio, il biogas dopo la trasformazione a biometano oppure i ri-pompaggi idroelettrici.

Quindi, secondo te, con strumentalizzazioni…Prendiamo atto. Scendendo nei vari punti proposti si arriva la n. 7 in cui si fa accenno alla “rete di distribuzione, con la possibilità di tenere conto anche di piccoli impianti diffusi, lungo la rete del metano, così come per gli impianti rinnovabili non più in uso permanente. A titolo di esempio il biogas, dopo la trasformazione a biometano oppure i ripompaggi idroelettrici” In questo caso vengono espressi dubbi sull’utilizzo del “ripompaggio elettrico”… in che senso?

Questione sicuramente da approfondire….

Tra l’altro, nella zona in cui sei andato come candidato anche l’opposizione a queste nuove piccole e medie dighe (con caduta d’acqua controllata e ripompaggio verso l’alto) è presente…

Beh sì…perché si tratta di impianti comunque “non a costo zero”, anche se il ripompaggio può essere elettrico con la stessa acqua in riciclo. Non si tratta comunque di una soluzione così vantaggiosa a livello ambientale.

Per la verità, coloro che si sono opposti (e ancora si oppongono) fanno riferimento all’impatto visivo, di intervento sulla montagna (molto spesso queste grandi tubazioni sono all’aperto)…Quindi le obiezioni riguardano soprattutto quello…

Mah…La mia posizione è esattamente all’opposto. Mi spiego…A volte – anche come “Verdi” – ci spingiamo troppo a bloccare interventi che, forse, potrebbero essere fatti e con buona utilità….

Sicuramente…se sono fatti bene sono utili e con un bilancio costi/benefici in attivo…

E la questione non riguarda solo questo ma anche l’ “eolico” o il “fotovoltaico”. Se fatti bene, se progettati in modo intelligente non deturpano l’ambiente…anzi…”ci aiutano”.

Infatti la n. 7 era da intendere in positivo…consideriamo la postilla un “incidente di percorso da spiegare” e prendiamo atto della risposta.

Comunque, rispetto agli impianti di pompaggio non si tratta di sistemi completamente ecologici. Funzionano anche di notte e “non è detto che l’accumulatore regga completamente”.

Prendiamo atto e passiamo avanti… “Sul punto “Garantire l’efficacia di ricarica elettrica per liberalizzare il wallbox, anche per quei condomini che si affacciano su spazi pubblici e marciapiedi. Garantendo anche aree di sosta per la ricarica”. A questa opportunità viene contrapposta nettamente la seguente affermazione…”le wall box non sevono essere liberalizzate indiscriminatamente per luoghi pubblici o marciapiedi” . Perché?

Perché si tratta di luoghi pubblici. Ci devono essere regole per poter effettuare gli interventi. Non si tratta di togliere parcheggio o quant’altro…ma se lo faccio in una zona di passaggio (dove transitano carrozzine o disabili…) . ….

Tieni conto che questo è uno dei motivi per cui viene dato un “no” aprioristico…Sei sul mio (mio ) marciapiede e quell’impianto non lo fai… Mah. Sarebbe meglio parlare di efficacia in termini di costi e benefici…

Certo. Infatti il mio non era un “no”… Le concessioni non devono essere autorizzate in modo indiscriminato. Ci deve essere una valutazione. Solo quello. “Non lo faccio dove devono passare dei disabili e…in conseguenza di questo…devo far fare a loro cinque chilometri in più”.

Charging stations

8) Garantire l’effettiva funzionalità delle stazioni di ricarica elettrica (charging stations). Liberalizzare, inoltre, le wall box anche per quei condomini che si affacciano su spazi pubblici e/o su marciapiedi, garantendo aree di sosta per la ricarica.

Iniziative green                                                                        

9) Promuovere la ripiantumazione delle pianure e dei filari, ad oggi scomparsi, e l’agricoltura di precisione, con rinuncia progressiva all’aratura profonda al fine di stoccare CO2 nel sottosuolo (Capture, Storage & Reuse (1)). Produrre biometano da doppie colture, portando a superficie, coltivata con metodo bio, le pianure al fine di riconquistare la perduta fertilità della terra. Diffondere il metodo dell’ortobioattivo ed azioni per ridurre l’impermeabilizzazione e il consumo dei suoli nelle aree urbane.

10) Promuovere la trasformazione di tutti i rifiuti umidi in biometano da autotrazione, estendendo l’utilizzo di quest’ultimo ai trasporti ibridi. Particolare focus deve essere dato ai mezzi pesanti, che siano questi terrestri o navali.

11) Dotare tutti i luoghi pubblici e le scuole di fontanelle ed impianti per utilizzare l’acqua degli acquedotti, per promuovere la qualità dell’acqua e per ridurre il consumo di plastica. creando in ogni luogo un’alternativa ecologica ed economicamente vantaggiosa alla diffusione dei distributori automatici di bevande in bottiglia.

12) Promuovere progetti di River and Sea Cleaning (2), tramite l’utilizzo di barriere semoventi lungo il corso dei fiumi e natanti raccoglitori per i porti ed il mare. Garantire una remunerazione adeguata per i pescatori a fronte dell’impegno nella sottrazione dei rifiuti intercettati con le reti. Remunerare con un provvedimento nazionale la raccolta delle plastiche e dei rifiuti nelle acque interne e nel mare per superare il conflitto tra le aziende rivierasche o locali dei rifiuti.

 

Procediamo…ai punti 9, 10 e 11 tutto bene, poi al punto 12 troviamo una valutazione differente. L’originale recita. “Promuovere progetti di river see clean tramite l’uso di barriere semoventi “ riguardanti punti raccolta in corrispondenza di rive dei fiumi e di porti di mare. E poi ancora perplessità sul “remunerare i pescatori o i raccoglitori nei fiumi o nel mare al fine della raccolta di materie plastiche disperse”. Come “punto di preoccupazione” viene segnalato che, “se adeguatamente remunerata l’attività dei pescatori si trasformi in recupero plastiche”.

Faccio un semplice ragionamento… Se mi “remunera” di più raccogliere plastiche diverse che fare il mio compito di pescatore…il pesce, alla fine, viene dimenticato. E questa è una “paura”. E’ vero…”fai un lavoro che è utile…però…”

Cioè “faresti solo il lavoro di recupero plastiche senza fare più il pescatore”…. Ci potrebbe anche stare…visto che i pesci stanno diminuendo un po’ dappertutto.

Questo è il dubbio che ho voluto esprimere con il mio commento…poi…ci possono essere altre valutazioni.

13) Ecodragare i porti, i bacini idroelettrici , i fiumi ed i laghi con il criterio della “Net Erosion Transition”. Criterio che prevede il riutilizzo delle sabbie prelevate nel ripascimento. Tale metodo garantisce che i fanghi e le sabbie di bacini e laghi, che ad oggi risultano occupati al 50%, possano essere recuperate senza arrecare danni all’ecosistema e all’ittiofauna. Le sabbie di acqua dolce potranno, convenientemente, sostituire l’attività di cava per quelle tipologie di materiali estraibili dal bacino. Solo e soltanto in presenza di autorizzazioni delle Autorità di Bacino.

14) Bandire: rasoi usa e getta, pile non ricaricabili, capsule non compostabili. Aumentare la tassazione per gli utilizzatori di contenitori monouso e favorire altresì la diffusione in ogni forma dello sfuso. Applicare la norma sulla restituzione dei vuoti. Ridurre i polimeri delle plastiche utilizzate per il nuovo.

Promuovere l’uso di prodotti igienici multiuso o monouso compostabili detassandoli anche dall’IVA per favorirne l’uso anche alle persone meno abbienti, sostenere il recupero dei manufatti tessili con recupero e riuso delle fibre. Combattere l’obsolescenza programmata, migliorare la durata e la riparabilità dei prodotti e affermare per i consumatori il “diritto alla riparazione”.

Commissariare la raccolta dei rifiuti nelle città sporche, al fine di garantire, a tutti i cittadini, standard di qualità nazionali.

Crowdfundig & fiere virtuali             

15) Promuovere e liberalizzare la finanza green partecipata a supporto della transizione energetica e sostenibile, coinvolgendo anche i piccoli risparmiatori con le tecniche del crowdfunding, equiparandone la tassazione agli altri prodotti finanziari tradizionali (26%) e/o detassandola quando sia possibile legare agli investimenti un impatto ambientale sostanziale e addizionale, quantificabile in una diretta o indiretta riduzione delle emissioni di C02.

16) Integrare la finanza green partecipata, per coinvolgere i piccoli risparmiatori con le tecniche del crowdfunding, nello sviluppo di nuovi impianti di grande taglia, obbligando chi li sviluppa a riservare una parte del capitale ad investitori privati residenti nelle aree interessate dalle installazioni, per condividere il valore generato dalla transizione energetica sostenibile.

17) Supportare PMI e start up incentivando le fiere virtuali, Un’alternativa sostenibile rispetto alle fiere fisiche con numerosi vantaggi. Si abbattono infatti costi di organizzazione e partecipazione. Un vantaggio anche in termini di impatto ambientale con i trasporti che sono tra i fattori che contribuiscono di più all’inquinamento del pianeta. Inoltre le fiere virtuali amplificano il potenziale di visibilità per un’azienda sia nel mercato italiano che all’estero, raggiungendo un pubblico molto più ampio rispetto alle edizioni tradizionali

Riguardo i Trasporti                                                                    18) Promuovere la rete trans-europea delle autostrade del mare (AM), permettendo il traghettamento di camion ed auto. Le AM costeggeranno il nostro paese da nord a sud e viceversa. Promuovere la riconversione a gas naturale liquefatto (gnl) e biognl di tutte le imbarcazioni, mettendo fuori legge l’olio pesante ed il btz. Obbligare le navi in porto a spegnere i motori ed a collegarsi alla rete elettrica. Parificare i finanziamenti tra trasporto per mare e su ruota anche tramite il ricorso ai contributi per il trasporto fluviale europei oggi non impiegabili per le vie del mare anche per chi come noi non ha fiumi navigabili se non per tratti irrisori rispetto al resto della UE. Promuovere le imbarcazioni di nuova fabbricazione che arrivano a 60 nodi: tali mezzi possono rappresentare la modalità più rapida e sicura di trasporto merci e passeggeri.

19) Bloccare le rotte aeree nazionali per destinazioni per cui esistono alternative di trasporto su rotaia competitive. A titolo di esempio, la norma applicata in Francia sta riscuotendo successo, generando significativi savings per l’ambiente ed il bilancio statale.

20) Connettere isole e terraferma con rotte esistenti e di nuova definizione. Verificare la possibilità di inserire rotte anche all’interno dei golfi al fine di evitare, come nel caso del Golfo di Taranto, che due o più regioni siano obbligate a percorsi automobilistici eccessivamente lunghi.

21) Valorizzare il mare interno come transport environment, imparandone le caratteristiche e difficoltà e rilanciando le patenti nautiche. Valorizzare altresì l’eolico offshore, l’energia maremotrice e, nelle lagune, il fotovoltaico galleggiante.

22) Intensificare l’investimento di risorse nella mobilità collettiva: aumentare il numero di treni, autobus elettrici e a biometano nelle città, incentivandone l’utilizzo. Fornire risorse ai Comuni per i Piani di Mobilità Sostenibile e gli spostamenti ciclo pedonali anche con più offerte fiscalmente deducibili per tutti. Proporre un abbonamento a prezzo basso e possibile per tutti, valido in tutti i mezzi pubblici locali di ogni città italiana. Promuovere la riconversione a biometano liquido di tutti i trasporti pesanti decretando la fine dell’uso del gasolio.

Tutto bene fino al n. 22 con impegni di Europa Verde Alessandria di cui terremo conto in futuro. Al n. 22 troviamo: “è necessario che la produzione da biometano non sia il prodotto di colture dedicate…” Un discorso delicato e importante. Cosa significa “biometano sì” ma non da colture dedicate…?

Dare la possibilità agli agricoltori di coltivare solo determinati prodotti per bruciarlo per ottenere biogas mi pare una forzatura. Sicuramente si tratta di una ipotesi non ideale.

Bisogna anche vedere quale tipo di impianto viene proposto. Spesso l’impatto ambientale di questi centri industriali è elevato.

Suppongo e spero che l’impianto sia fatto a regola d’arte…

Non ci sono altre questioni particolari fino a fine questionario (anche se si è trattato più di un documento su cui confrontarsi). Concludiamo con una considerazione generale “In questo documento stimolo ci sono delle enunciazioni…che però si scontrano con una dura realtà . l’enunciazione n. 22 è stata per esempio contestata dal candidato “anonimo uno” (area Azione – Italia Viva). Siccome si tratta di mobilità sostenibile, piste ciclabili, vivibilità, come si fa ad ottenere le condizioni e i finanziamenti per poter veramente cambiare le cose…?

Come è possibile?!? … Sarà difficilissimo. Per le “ciclabili” no…Non dovrebbe essere poi così difficile. Effettivamente già ci sono fondi a cui si può far riferimento. Sta però alle Amministrazioni usarli bene. Per esempio per Alessandria, uno dei pochi tratti di cui ci si è assunta effettivamente la realizzazione è il tratto dedicato alle bici fino a Cabanette e poi a Cantalupo. Basterebbero piccoli interventi per modificare la situazione attuale. Il Piemonte, oltre tutto, è fra gli ultimi in iTalia come immatricolazione di auto elettriche. Anche questo è un fatto assurdo.

A livello europeo al 2035 non si potranno più acquistare auto a trazione “fossile”. Con la conseguente eliminazione al 2038 di tutto i motori a scoppio e diesel salle strade.

Forse sarà più facile puntare sul trasporto pubblico. Già oggi le grandi città sono ultraintasate ed è giocoforza ricorrere ad una trazione elettrica. Oltre tutto in presenza di incentivi importanti. E’ noto che a Milano è possibile viaggiare su treni interni tram e autobus con abbonamenti estremamente convenienti. Un quarto di quanto era la spesa solo cinque anni fa. Cìè una proposta di Europa Verde che arriva a concedere il trasporto gratuito a tutti gli under 35… A parer mio persino esagerato.

Così termina l’intervista. Non esprimiamo giudizi in merito, se non rinnovando i ringraziamenti a chi ci ha inviato le risposte. La motivazione della scelta di Oliva (dopo aver dato spazio a Rossa, Fornaro e Borioli) è legata al suo tentativo di provare ad argomentare le scelte, quasi tutte entusiasticamente positive ma…a questo punto da verificare sul campo.

Questa la parte finale delle affermazioni stimolo”…

Impegni dei Verdi locali sottoscritti per “Università e transizione digitale”                                                 

23) Istituire indirizzi universitari interamente dedicati alle scienze “eco” ed alle rinnovabili. Promuovere la formazione professionale verso i green jobs, creando una cultura di impresa Operator-Centric. In questa modalità, il lavoratore non dovrà più esser visto come mero gregario, ma come portatore di idee.

24) Promuovere presso, e con, gli ordini professionali l’applicazione del know-how universitario alle scienze rinnovabili. Istituire corsi e facoltà di giornalismo ambientale per una diffusione massiccia e rapida delle ecotecnologie rinnovabili e del risparmio energetico.

25) Promuovere la digitalizzazione e la fibra, consentire a tutti indipendentemente dal censo l’accesso ai computer e alla rete, creare una rete WiFi pubblica e gratuita per tutti. Sviluppare lo smart working anche per ripopolare anche i borghi italiani. Garantire l’uso della video conferenza e delle decisioni con assemblee anche da remoto per tutte le occasioni in cui è legalmente possibile. La riduzione degli spostamenti della fase Covid deve essere mantenuta nella giusta misura e valorizzata come scelta economicamente e ambientalmente utile.

Impegni per la Salute                                                                                                 

26) Ventilazione e depurazione dell’aria come strumenti importanti per mitigare il rischio Covid-19 negli ambienti chiusi, a partire da scuole, ospedali, uffici pubblici, e per azzerare l’inquinamento da C02 nei luoghi affollati come aule e sale pubbliche.

Impegni per la Green economy                                                                                   

27) Rivedere tutte le modalità di produzione agricola tradizionale, mettendo al bando tutti i prodotti dichiaratamente nocivi ma, di fatto, autorizzati e passando a metodi dolci di operatività agricola (incentivo del biologico in tutte le sue forme, della “permacoltura” ecc.)

28) Mettere al centro delle nuove programmazioni tecnico-industriali in chiave “green” tutto quanto ritenuto utile per il corretto uso del territorio, per interventi idrogeologtici utili e complessivi (che non si limitino al dragaggio e ad interventi “spot”

29) Ripensare tutto il ciclo dei rifiuti, di qualsiasi tipo essi siano partendo dall’ideazione e dalla costruzione dei prodotti che dovranno essere certificati anche, e soprattutto, per il loro completo recupero o smaltimento sicuro.

Un sistema burocratico da riformare dalle fondamenta 

30) Nel nostro Paese l’organizzazione  della burocrazia  è il problema principale. Spetta alla politica cambiare le regole, i comportamenti, superare le criticità del sistema. Senza quella volontà non è possibile determinare alcuna trasformazione. Avere una macchina dello Stato e delle sue articolazioni sul territorio che funzioni, sia efficiente e performante è la priorità per questo Paese.

Riforme possibili e improcrastinabili 

31) Non si tratta solo della Pubblica Amministrazione Centrale (PAC) ma anche di quella locale (PAL). In modo particolare va rivista la fluidità di passaggi fra centri politico operativi e periferie comunali.

E poi ancora….La grande opportunità del PNRR (1)                                       

32) Le opportunità del Pnrr si sostanziano nella possibilità di portare il Paese su una traiettoria di crescita alta per gli standard italiani, indicativamente del 2% annuo, raggiungendo e superando velocemente i livelli del 2019, prima dell’esplosione del Covid. Il rischio, semplicemente, è di non farcela, vuoi per l’imponenza del debito pubblico, vuoi per altre variabili non economiche in senso stretto. La politica è un elemento decisivo nella pianificazione. Alcuni interventi, quindi appaiono imprescindibili. I campi non sono pochi. Senza la pretesa di essere esaustivo, non si può più rinviare una seria riforma della burocrazia che velocizzi i procedimenti senza perdere efficienza. Poi ci sono la lentezza della giustizia, da sempre una spina nel fianco nel sistema Italia, l’ammodernamento del settore pubblico, le infrastrutture. .

La grande opportunità del PNRR (2)                                       

33) I fondi previsti dalla Next Generation Eu per il nostro Paese sono in parte a fondo perduto e in parte sono un prestito anche se a condizioni molto agevolate. Questa seconda trance di trasferimenti potrebbe aggiungersi all’attuale debito pubblico e pesare ancor di più sulle future generazioni. Il fatto che il prestito sia così agevolato ci fa risparmiare molto in termini di tassi d’interesse. Ma è sempre un debito che deve essere restituito anche se gli orizzonti temporali sono lunghi. I progetti contemplati nelle missioni previste dal PNRR devono essere realizzati, devono diventare attuativi entro il 2026, insomma bisogna velocizzare e semplificare i processi per permettere al nostro Paese di cambiare, soprattutto di crescere e per farlo bisogna investire . La crescita inevitabilmente  provocherà una sensibile contrazione del rapporto tra debito pubblico e Prodotto Interno Lordo (PIL)  che nel 2021 si è attestato al 154,8%. Abbiamo una grandissima e unica, nella nostra storia, opportunità per trasformare l’Italia. Se dovessimo fallire o sprecare questa occasione, le future generazione ne faranno le spese.

Agrifood e prodotti Bio                                                                 

34) promuovere “Italian food” ecosostenibile, biologico, diversificato, recuperando le aree ‘marginali’ (p.es., transizione da allevamenti e colture industriali a una nuova zootecnia di qualità, anche per prevenire future epidemie/pandemie; incentivazione agro-bio-food in aree agricole interne abbandonate o in via di abbandono).

Impegni per le “Città verdi”

35) Sottrarre le periferie e le aree industriali periurbane alla cementificazione selvaggia che sta divorando 2 metri quadri di territorio italiano al secondo; costruire solo sul costruito, ripristinare edifici abbandonati; valorizzare i centri storici, promuovere l’Urban Nature (p.es., un piano per il verde urbano per tutti i comuni, unitamente alla realizzazione di foreste urbane nelle grandi città e un piano per la revisione di leggi urbanistiche e incentivi alla ristrutturazione delle periferie urbane).

Turismo sostenibile

36)  Rilancio dell’offerta turistica sostenibile blu e verde del nostro paese, con offerte ecologiche e innovative che promuovano l’immagine dell’Italia come paese di cultura e bellezza (p.es., un piano per l’estensione temporale del turismo, distribuendolo su 12 mesi all’anno, anche con piani per il godimento delle ferie nel pubblico impiego e accordi con il mondo della scuola).

Risorse blu

37) Incentivare la Blue Growth e la Blue Economy, ovvero l’economia del mare e la pesca eco-sostenibile, con la creazione di una carta vocazionale dei mari italiani in grado di promuovere l’economia sostenibile del mare alla luce del decennio UN 2021-2030 “Ocean science for a sustainable development” (p.es., transizione ecologica della pesca, valorizzazione del Cluster Nazionale – Blue Italian Growth, proibizione del deep-sea mining nel Mediterraneo).

Ricerca e Formazione

38) Rilancio della ricerca pubblica e privata sostenuta dal contributo di Enti Pubblici di Ricerca ed Università per aumentare cultura e competitività del Paese. Insegnamento dei principi dell’ecologia e degli obiettivi di sviluppo sostenibile nella scuola dell’obbligo (p.es., Piano straordinario per promuovere le brevettazioni e il trasferimento tecnologico con collaborazione tra Enti Pubblici di Ricerca-Università e Imprese per soluzioni innovative volte alla riduzione dell’inquinamento; piano per la formazione degli insegnanti sui temi della ecologia e sostenibilità ambientale; modifica dei piani di studio).

Impegni di Europa Verde per la “Creazione di network ecocompatibili”

39) Promuovere lo sviluppo di Green e Blue technologies in grado di valorizzare le industrie e il mondo produttivo in chiave sostenibile e per lo sviluppo di politiche ambientali. Creazione di strutture, infrastrutture e network tra parti sociali, imprenditoriali, gruppi industriali, ricerca e territorio per lo sviluppo di strategie e pratiche per la promozione dello sviluppo sostenibile e del benessere sociale e della salute attraverso l’approccio ‘One Health’ (p.es., incentivazione dell’industria 4.0 su attività industriali eco-compatibili e sull’economia circolare, commuting a impatto zero, alimentazione mediterranea, piano per lo sport cittadino).

Infine quel che si impegnano a fare i Verdi (Europa Verde, per ora – anche se con l’aggiunta Sinistra Italiana)… Li attenderemo sul campo.

…………….

👉⚠️‼️Facciamo rivivere le nostre città!‼️⚠️👈

🚌Incremento del trasporto pubblico e della mobilità dolce per abbattere l’inquinamento e riportare le città a misura di persona.

🏃‍♀️Investire nello sport e nell’educazione per incrementare il livello del rispetto senza dimenticare la sanità, rafforzando il Sistema Sanitario Nazionale.

🔋Accelerare la produzione di energia rinnovabile eliminando la dipendenza dai combustibili fossili.

🟰Garantire pari opportunità e parità di genere.

♻️Attuare una vera “economia circolare” attraverso una politica di rifiuti zero, ricordando che il settore del riciclo fornirà opportunità economicamente vantaggiose e nuovi posti di lavoro.

🌈Un impegno costante e risoluto per la pace e la sicurezza globale.

👓Il programma completo di Alleanza Verdi Sinistra:
https://verdisinistra.it/programma/

 

👉⚠️‼️Facciamo rivivere le nostre città!‼️⚠️👈

🚌Incremento del trasporto pubblico e della mobilità dolce per abbattere l’inquinamento e riportare le città a misura di persona.

🏃‍♀️Investire nello sport e nell’educazione per incrementare il livello del rispetto senza dimenticare la sanità, rafforzando il Sistema Sanitario Nazionale.

🔋Accelerare la produzione di energia rinnovabile eliminando la dipendenza dai combustibili fossili.

🟰Garantire pari opportunità e parità di genere.

♻️Attuare una vera “economia circolare” attraverso una politica di rifiuti zero, ricordando che il settore del riciclo fornirà opportunità economicamente vantaggiose e nuovi posti di lavoro.

🌈Un impegno costante e risoluto per la pace e la sicurezza globale.

👓Il programma completo di Alleanza Verdi Sinistra:
https://verdisinistra.it/programma/

 

Le proposte del mangiare sano riguardano:
stop agli allevamenti intensivi;
🇪🇺adozione delle nuove strategie della Commissione europea “Dal Campo alla Tavola” e “Biodiversità 2030”;
💚stop al consumo di suolo e messa in sicurezza del territorio;
🚜favorire l’agricoltura di precisione e l’agricoltura conservativa;
👊ministero delle politiche alimentari passando da una politica agricola a una “politica alimentare”;
🪪patente del Cibo per garantire il rispetto dei diritti socio-lavorativi e dell’ambiente;
📍Organizzazione Interprofessionale (OI);
✏️forme organizzative delle filiere alimentari biologiche;
🍽️mense pubbliche e private biologiche.👓Scopri il punto 18 del nostro programma:
https://verdisinistra.it/programma-alleanza-verdi-e-sinistra/#18

 

Le proposte per una società che vuole essere libera, democratica, ordinata, solidale:
🧯inserimento dei delitti ambientali previsti dal titolo VI-bis del Codice Penale e il delitto di incendio boschivo tra quelli per cui non scatta l’improcedibilità;
🗑️anagrafe pubblica dei rifiuti urbani speciali;
📠sistemi di coordinamento e condivisione delle banche dati istituzionali e giudiziarie in materia ambientale;
📖legislazione europea in materia di contrasto ai traffici illeciti di rifiuti;
💰fondo di Garanzia per aiutare i Comuni e gli Enti ad affrontare le eventuali spese di bonifica;👓Scopri il punto 17 del nostro programma:
https://verdisinistra.it/programma-alleanza-verdi-e-sinistra/#17

 

🏥Il periodo pandemico ha evidenziato sempre di più quanto sia importante il capitolo salute nella vita delle cittadine e dei cittadini.

Il punto di programma di #AlleanzaVerdiSinistra relativo all'”Italia in salute” è articolato e complesso; di seguito uno dei temi trattati:
⚠️normare l’uso e la produzione di sostanze chimiche pericolose (Pfas);
📌azioni di reazione e protezione sanitaria, ambientale ed economica nei luoghi contaminati o potenzialmente contaminati;
📚azione di controllo e mitigazione di sostanze chimiche pericolose, rifiuti e inquinamento come proposto all’Assemblea Onu a febbraio 2022;
🔬percorrere ogni azione suggerita dall’esperienza tecnico-scientifica affinchè non si provochi più la stessa sofferenza sanitaria, psicologica, sociale ed economica che, ancora oggi, le cittadine ed i cittadini stanno subendo a causa di inquinanti fino ad ora ancora troppo sottovalutati.

Lo sport come strumento di salute e di cittadinanza:
🖊️sostenere i processi di sviluppo di competenze motorie, cognitive, emotive e relazionali;
🏳️‍🌈inserimento negli Statuti delle Associazioni Sportive dei valori del rispetto di sé, degli altri, dell’ambiente, della parità di opportunità, della solidarietà;
♿facilitazioni per l’accesso alla pratica sportiva delle persone con disabilità di tutte le fasce di età.

Benessere psicologico e tutela della salute mentale:
🏫servizio di psicologia scolastica strutturale all’interno dei sistema scolastico;
🏚️valorizzare il territorio come centro di prevenzione e cura della psichiatria;
🚪portale online e offline aperto a tutti per prevenire l’istigazione al suicidio e all’autolesionismo.

👓Scopri il punto 16 del nostro programma:
https://verdisinistra.it/programma-alleanza-verdi-e-sinistra/#16

 

🏥Il periodo pandemico ha evidenziato sempre di più quanto sia importante il capitolo salute nella vita delle cittadine e dei cittadini.

Il punto di programma di #AlleanzaVerdiSinistra relativo all'”Italia in salute” è articolato e complesso; di seguito uno dei temi trattati:
⚠️normare l’uso e la produzione di sostanze chimiche pericolose (Pfas);
📌azioni di reazione e protezione sanitaria, ambientale ed economica nei luoghi contaminati o potenzialmente contaminati;
📚azione di controllo e mitigazione di sostanze chimiche pericolose, rifiuti e inquinamento come proposto all’Assemblea Onu a febbraio 2022;
🔬percorrere ogni azione suggerita dall’esperienza tecnico-scientifica affinchè non si provochi più la stessa sofferenza sanitaria, psicologica, sociale ed economica che, ancora oggi, le cittadine ed i cittadini stanno subendo a causa di inquinanti fino ad ora ancora troppo sottovalutati.

Lo sport come strumento di salute e di cittadinanza:
🖊️sostenere i processi di sviluppo di competenze motorie, cognitive, emotive e relazionali;
🏳️‍🌈inserimento negli Statuti delle Associazioni Sportive dei valori del rispetto di sé, degli altri, dell’ambiente, della parità di opportunità, della solidarietà;
♿facilitazioni per l’accesso alla pratica sportiva delle persone con disabilità di tutte le fasce di età.

Benessere psicologico e tutela della salute mentale:
🏫servizio di psicologia scolastica strutturale all’interno dei sistema scolastico;
🏚️valorizzare il territorio come centro di prevenzione e cura della psichiatria;
🚪portale online e offline aperto a tutti per prevenire l’istigazione al suicidio e all’autolesionismo.

👓Scopri il punto 16 del nostro programma:
https://verdisinistra.it/programma-alleanza-verdi-e-sinistra/#16

 

⚠️Consideriamo inaccettabile l’aumento della spesa militare a fronte di una riduzione del bilancio dello Stato sull’istruzione.

Una riforma del mondo della scuola attraverso una legge che preveda:
✂️riduzione del numero massimo si alunni per classe e recupero di immobili pubblici;
📈estensione del tempo scuola e dell’obbligo scolastico a 18 anni;
🚌potenziamento del trasporto pubblico (gratuito ed ecologicamente sostenibile);
💰finanziamenti ordinari al sistema dell’istruzione allineati alla media europea (6% del PIL).

👓Scopri il punto 15 del nostro programma:
https://verdisinistra.it/programma-alleanza-verdi-e-sinistra/#15

 

📢Crediamo in una politica dell’accoglienza e dell’integrazione con una piena parità di diritti; è necessario comprendere le cause delle migrazioni, spesso effetto diretto delle diseguaglianze, di guerre, ma anche delle devastazioni climatiche.

Alcune nostre proposte:
🛶canali di migrazione legali e sicuri, abolendo quelle leggi come la Bossi-Fini che costringono all’irregolarità;
📜facilitazione della procedura volta al riconoscimento del diritto di asilo;
✒️iscrizione dei migranti ai centri per l’impiego con stp (straniero temporaneamente presente);
tutela famiglie transnazionali.

👓Scopri il punto 14 del nostro programma:
https://verdisinistra.it/programma-alleanza-verdi-e-sinistra/#14

 

Un faticoso e costante lavoro per la pace con un ripudio fermo di ogni guerra ricordando che l’Unione Europea è uno spazio politico da difendere, approfondire e cambiare.

Alcuni nostri obiettivi:
📍adesione dell’Italia al Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW);
🪙moratoria delle spese aggiuntive previste dal Ministero della Difesa per le nuove spese d’arma;
✒️legge istitutiva dell’Istituto Nazionale di Ricerca e Studio per la Risoluzione Nonviolenta dei Conflitti;
📚Formazione sulla comunicazione nonviolenta e la trasformazione dei conflitti;
piano di riconversione per l’industria bellica italiana;
⚖️ecocidio come quinto reato internazionale soggetto al Tribunale dell’AIA.

Abbiamo bisogno che l’Europa:
🌡️sia all’avanguardia nella lotta al cambiamento climatico;
📌abbia una politica estera e di difesa comune;
✏️sia un forte e autonomo attore di pace, intransigente sul rispetto dei diritti umani.

👓Scopri il punto 13 del nostro programma:
https://verdisinistra.it/programma-alleanza-verdi-e-sinistra/#13

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.1. https://fortesmedia.com/co2-capture-storage-reuse,4,en,2,1,19.html

.2. https://www.river-cleanup.org/en/mission

 

 

 

 

 

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