Ferrovie: i disagi continuano

Art. 216.
….…
I ponti bisognevoli pel loro genere di costruzione di periodiche parziali rinnovazioni saranno combinati in modo che le medesime possano eseguirsi senza sospendere l’esercizio ordinario delle ferrovie pubbliche.
Legge – 20/03/1865, n. 2248

Tempi duri per i cittadini che si servono delle ferrovie. I giornali riportano con frequenza le lamentele dei pendolari. La caratteristica che accomuna la quasi totalità delle proteste è che i disservizi sono conseguenza di lavori infrastrutturali. Per quanto interessa la nostra Provincia i lavori riguardano varie linee: sulla Acqui Genova i lavori, e relativi disservizi, nel periodo estivo sono ormai una consuetudine; sulla tratta Alessandria Valenza (linee per Casale/Chivasso-Mortara/Novara-Pavia) ormai da molti mesi è in servizio un solo binario con conseguenti limitazioni al percorso di alcuni treni; dall’8 ottobre al 20 novembre è in atto la sospensione della circolazione dei treni fra Spinetta (Alessandria) e Tortona e i treni viaggiatori sono sostituiti da bus o deviati su percorsi alternativi[1].

In aggiunta a quanto elencato, anche se ufficialmente non comunicato sul sito di Trenitalia, pare che tra fine novembre e i primi di dicembre venga sospesa, per una decina di giorni, la circolazione dei treni fra Alessandria e Torino per lavori nella stazione di Asti. Non occorre essere degli esperti per valutare i disagi per i numerosissimi viaggiatori che si spostano fra Alessandria e Torino, disagi aggravati anche dal fatto che, perdurando i lavori fra Alessandria e Valenza, è problematico deviare i treni sul percorso alternativo via Casale o Novara.

Visto la esigenza di effettuare i lavori le interruzioni, i disagi sono inevitabili? Non è detto, solo alcuni lavori non possono essere eseguiti senza prolungate interruzioni della circolazione dei treni.

L’articolo della legge 2248 del 1865, in epigrafe, ci chiarisce che, per i nostri avi, mantenere la continuità del servizio era il principio prevalente, tanto da imporre che la progettazione delle opere prevedesse la modalità di esecuzione dei lavori di manutenzione senza interrompere la circolazione, mentre attualmente prevale il principio di facilitare l’esecuzione dei lavori anche se il livello del servizio reso si abbassa ad un livello non accettabile. Ai cittadini non resta che sperare che questa nuova interpretazione del concetto di “servizio pubblico” porti almeno ad una riduzione dei costi che possa compensare i disagi prodotti.

Evidentemente nelle procedure che portano alle scelte delle modalità di esecuzione dei lavori che comportano ricadute sulla qualità, non sono previste (ed imposte) garanzie a tutela degli utenti, e  questo succede per disinteresse e/o incompetenza dei rappresentanti eletti dei cittadini.

Lavori di complessità analoga a quella che portano attualmente ad interrompere per lungo tempo la circolazione dei treni, sono stati eseguiti in passato con modalità meno impattanti. D’altra parte c’è qualcuno che possa immaginare che qualora i lavori legati al terzo valico, o opere analoghe, interessino un autostrada ci sia un interruzione della circolazione stradale di cosi lunga durata? Le modalità di esecuzione dei lavori saranno studiate in modo da arrecare il minimo disturbo possibile alla circolazione sull’autostrada, a dimostrazione della scarsa considerazione in cui è tenuto il trasporto ferroviario al di la dei proclami elettorali.

Senza ricopiare la legge 2248 del 1865, per mantenerne lo spirito basterebbe che il Governo nei vari contratti di programma inserisse una qualche clausola sulla esigenza di limitare l’impatto dei lavori sulla circolazione e sulla opportunità che, nel caso i disagi siano inevitabili, visto che  le Regioni pagano, i rappresentanti eletti dei cittadini si assumano, con organizzazioni idonee, la responsabilità di approvarli preventivamente. Attualmente si ha l’impressione che i politici si limitino a proclami che hanno il chiaro intento di ingraziarsi i pendolari per cercare di accaparrarsi qualche voto, ma cambiamenti di rotta non si vedono.

Nicola Parodi

*[2]

  1. Linea Milano-Pavia-Voghera-Alessandria/Asti, modifiche alla circolazione -In vigore dal: 08/10/2022 al: 20/11/2022
    Dall’8 ottobre al 20 novembre 2022, per lavori di potenziamento infrastrutturale, la circolazione dei treni è sospesa tra le stazioni di Spinetta e Tortona .https://www.trenitalia.com/it/treni_regionali/piemonte/lavori_e_modifichealservizio.html
  2. http://www.cittafutura.al.it/sito/treni-ritardi-inevitabili/http://www.cittafutura.al.it/sito/alessandria-i-pochi-treni/http://www.cittafutura.al.it/sito/nulla-si-crea-nulla-si-distrugge/

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