Resistenza ai tempi del coronavirus

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato pervenuto dal Circolo Legambiente Val Lemme

RESISTENZA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

Ringraziamo Alessandra per averci invitato, per conto di Valli Unite, a contribuire alle riflessioni che accompagneranno la data del 25 aprile. Il nostro circolo si trova proprio in mezzo ai monti che hanno visto le nostre madri, i nostri padri e nonni combattere per la libertà e la democrazia.
Il nostro territorio ha pagato un prezzo molto alto di giovani vite e di intelligenze perdute in una lotta crudele e fisica.
Le generazioni che si sono succedute hanno potuto godere, spesso in maniera inconsapevole, dei grandi progressi in termini di convivenza civile e rispetto dei diritti fondamentali riconosciuti a tutti gli esseri umani: diritti sanciti dalla Costituzione repubblicana, scaturita dalla Resistenza.
Ma non dobbiamo dimenticare che ogni generazione ha la sua battaglia da fare e i suoi nemici da combattere. Se allora alcuni cittadini nutrivano il bisogno di opporsi agli Stati totalitari e alle loro tossiche ideologie ora tante persone resistono contro i poteri del grande capitale privato che tentano di scardinare i principi fondamentali e democratici che sono alla base della convivenza civile.
Nel nostro piccolo, anche il nostro circolo fa la sua parte: come il colibrì della celebre leggenda, la nostra associazione ha unito le forze contro chi voleva sottrare ai cittadini della Val Lemme il diritto di accesso a un’acqua buona e pulita.
Si è impegnata e si impegna a formare e a informare la cittadinanza sui diritti violati da chi finanzia e sostiene opere faraoniche, inutili e devastanti per il territorio come il Terzo Valico.
Nei limiti delle competenze e delle capacità dei suoi associati, il circolo ha fatto la sua parte nella difesa del territorio e nel denunciare gli assalti al Bene comune, ponendosi come riferimento il testo della Costituzione della Repubblica.
Per noi dunque:
Resistere significa mantenere la promessa che implicitamente facciamo ogni volta che commemoriamo i Partigiani caduti sui nostri monti: promettiamo loro di usare bene le libertà che ci hanno donato con il loro sacrificio, promettiamo di attuare quotidianamente la Costituzione e quegli undici principi fondamentali che definiscono l’impalcatura democratica della Repubblica in cui viviamo (articolo 1)
Resistere significa rifiutarsi di barattare il Territorio per false prospettive di uno sviluppo, che rimane tale solo sulle carte di progetti che nella realtà devastano il territorio e offendono la memoria di luoghi sacri (articolo 9)
Resistere significa denunciare chi tradisce il ruolo dell’Amministrazione pubblica e specula sulla memoria dei Partigiani per oscuri interessi politici, economici e di profitto (articolo 97)
Resistere significa rimboccarsi le maniche e riappropriarsi dell’Unione Europea e dei suoi simboli: lo dobbiamo alle nostre madri, ai nostri padri e nonni che hanno sognato e lottato perché il continente conoscesse la pace duratura (articolo 11)
Resistere significa informarsi, studiare, partecipare alla vita sociale del Paese, anche attraverso il volontariato attivo e l’adempimento dei propri doveri di cittadini  e la nostra piccola realtà ne è la realizzazione concreta (articolo 2)
E infine, per noi resistere significa anche  
non chiedersi se una battaglia è vincente ma se è giusta 

Buon 25 aprile dal 
 
Circolo Legambiente Val Lemme

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