Shunt Novi

Molto spesso negli anni passati abbiamo visto i commercianti dei piccoli paesi opporsi, a volte riuscendoci, alla costruzione delle circonvallazioni adducendo la motivazione che il mancato transito delle auto nelle strade (spesso stradine) del paese avrebbe fatto diminuire gli affari. Certo qualche caffé in più, magari qualche pranzo, non certo la crescita modello Cina. Nessuno si sogna di colpevolizzare chi, spaventato, difendeva quel magro giro di affari che pero sarebbe stato pagato dalla collettività in disagi, perdite di tempo, inquinamento in misura ben maggiore dei benefici avuti da pochi. Decidere per il meglio era compito dei decisori politici che, a volte, hanno deciso in base a convenienze elettorali.

Stando alle notizie comparse sulla stampa locale (http://www.lastampa.it/2017/12/24/edizioni/alessandria/sbloccati-miliardi-di-lavori-superato-lostacolo-dei-soldi-cos-avremo-il-terzo-valico-yvtDV4LFzckU3KuPnfO3mJ/pagina.html http://www.alessandrianews.it/alessandria/cipe-terzo-valico-154441.html ) il Sindaco di Novi sarà fiero di poter annunciare ai suoi concittadini che il cosiddetto “shunt”, ovvero i 7 km di linea che costituivano la circonvallazione ferroviaria di Novi è stato eliminato. Pur essendoci una parte dei cittadini contrari gli Amministratori hanno pensato che l’eliminazione dello shunt potesse rilanciare lo scalo di Novi San Bovo.

Il Sindaco di Novi vuole il rilancio di San Bovo, il Sindaco di Alessandria va dal Ministro a perorare la causa dello Scalo della città. La “concorrenza” fra Alessandria Smistamento e Novi San Bovo ha radici antiche, i due impianti di smistamento, grazie al fatto che si trovavano in due Compartimenti ferroviari diversi, hanno continuato a convivere fino alle riforme che hanno visto nascere le nuove Imprese Ferroviarie, la sparizione del servizio di trasporto a carro singolo che ha reso inutili gli impianti di smistamento. Gli amministratori mirano al rilancio puntando su logistica/intermodalità ma i risultati sono pari alle attese?

http://www.regione.piemonte.it/pinforma/infrastrutture/357-terzo-valico-parere-positivo-all-eliminazione-dello-shunt.html

Il progetto definitivo prevede una variante di tracciato in sostituzione dello shunt che contempla la realizzazione di due nuove interconnessioni a livelli sfalsati della nuova Linea Terzo Valico dei Giovi con la Linea storica Genova-Torino a Sud di Novi Ligure, in località Barbellotta.

Per l’assessore regionale ai Trasporti la Regione Piemonte ha accolto la richiesta del territorio di rivedere il progetto che prevedeva lo Shunt di Novi Ligure, al fine di consentire un minor consumo di suolo, un risparmio in termini di costi e la possibilità di non escludere lo scalo di San Bovo da ipotesi di sviluppo legate alla logistica, …..

http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2017-08-09/terzo-valico-genova-aggancia-l-europa-150824.shtml?uuid=AEVi3wAC

In direzione Torino, nell’ambito della Torino–Genova, in particolare tra Trofarello e Alessandria, saranno effettuati interventi di velocizzazione il cui inizio è previsto entro l’anno. L’investimento complessivo, che è di 165 milioni di euro, comprende anche gli interventi tra Alessandria e Novi Ligure. In dettaglio, si provvederà a ottimizzare il tracciato dei binari di corsa per l’elevazione della velocità, si rinnoveranno i binari in alcuni tratti di linea, con rinnovamento della massicciata, delle traverse e di parte dei deviatoi. Infine, linea elettrica sarà adeguata alle modifiche di tracciato di binari e scambi. Il tutto per farsi trovare pronti all’appuntamento del 2022.

Regione piemonte piano logistica http://www.regione.piemonte.it/trasporti/dwd/prl_ver_15dic09.pdf

Che il Sindaco di Novi con la convinzione (errata) di aiutare lo sviluppo della sua città (e magari anche per acquisire qualche consenso) avanzi la richiesta preoccupa meno del fatto che l’Assessore regionale che dovrebbe tutelare sia l’interesse dei cittadini di tutta la regione sia la razionalità di un progetto acconsenta a questo tipo di richieste. Quale può essere la ragione? Speriamo non si tratti di accontentare uno dello stesso partito.

Una soluzione al problema sollevato dal Sindaco poteva essere la costruzione oltre che dell’interconnessione con la linea storica, già prevista solo sul binario pari, anche di un interconnessione sul binario dispari oppure (visto che il numero dei treni interessati sarebbe comunque limitato) l’aggiunta di qualche scambio sulla linea veloce realizzando anche un posto di comunicazione (a raso) tra i due binari AV e permettendo ai treni percorrenti in entrambi i sensi l’interconnessione pari di essere ricevuti o inoltrati dall’unico binario dell’interconnessione su entrambi i binari dell’AV.

 

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