“Vetrinetta 4”. L’eccellenza imperiosa dell’Alessandria scolpita [righe 31-40]

Palazzo Asperia, poi diventato in maniera curiosa e discussa, “del Monferrato”, ha alternato esposizioni fondamentali e altre centrate ad alcune “neutre” (e magari a qualcuna superflua) non senza discontinuità o chiusure. A maggior ragione quindi va salutata con ammirata adesione questa Alessandria scolpita 1450-1535. Sentimenti a passioni fra gotico e Rinascimento, varata prima di Natale e visitabile ancora per un mese esatto (vivida la raccomandazione di non perdersela: le mostre proposte dove si risiede, si sa, sono le più a rischio di omissione). La straordinaria raccolta in tre sezioni di quasi 50 pitture, sculture e oggetti ha saputo attrarre anche preziosi prestiti extraterritoriali, ma quasi ciascuno dei formidabili pezzi legittimerebbe da solo un viaggio/visita. Eccezionali competenza, passione e felicità d’intuito progettuale sia della direzione del Palazzo che della curatela scientifica della manifestazione con relativo catalogo, ai cui responsabili peraltro la città non per la prima volta è debitrice. La stampa nazionale, valorizzando la felice connessione agli altri luoghi cittadini da visitare, ha giustamente ben riecheggiato l’iniziativa. Che non deve far passare sotto silenzio l’assai felice assetto definitivo della magnifica Alessandria città delle biciclette, ottimamente sistemata al piano superiore. Visita congiunta caldeggiata. Grazie Camera di Commercio…

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