Già, sono solo 14 i voti conteggiati, quelli che mi riguardano, nella lista dei Verdi che – in questa tornata elettorale – non raggiunge l’uno per cento e solo con le liste collegate riesce a superare la soglia del punto percentuale. E’ la lista con più “non alessandrini” e si vede: ben 18 candidati restano a zero punti. Ci sono due ricorsi firmati dai due rappresentanti di lista perché ci sono 102 schede nulle che vedono in qualche modo coinvolti i Verdi, ma poco conta. Il dato è quello. Nonostante ciò l’obiettivo è raggiunto: quello di riavviare un percorso che sembrava essersi perso nei meandri della politica più trita e che, invece, riprende forza. Il no secco alle discariche e alla TAV, la  segnalazione dell’insufficienza delle opere idrauliche a salvaguardia della città, la richiesta di un autentico piano urbano della mobilità sostenibile, l’attuazione di un piano rifiuti basato sul “porta a porta”, sono i tratti salienti della proposta verde locale. Idee chiare, prese di posizione nette, schiena dritta. Agli altri scelte diverse, nel pieno rispetto reciproco, a noi la possibilità di una identificazione con una storia e con contenuti non negoziabili.

Detto questo, passiamo ai dati che contano davvero.

La “rete rossiana”, il “fare squadra” che ha unito diverse sigle del centro sinistra alessandrino intorno alla figura del Sindaco Rita Rossa , fa il pieno. Va ben oltre le più rosee aspettative e smentisce coloro i quali (come l’ incauto giornalista del “Sole 24 H”) avevano previsto ben altro esito. “Rete rossiana” l’ho definita, perché di questo si tratta. Una serie di collegamenti fra i gangli più vitali della città che, a partire dalla seconda parte degli anni Novanta dello scorso secolo, sono all’origine del “gruppo coeso” che ha caratterizzato la recentissima campagna elettorale e, prima ancora, tutta l’ultima consiliatura. Se muoverà bene le sue pedine, specie con i “quartopolisti” e gli “ivaldiani” avrà ottime possibilità di vittoria. (*)

Antagonista, tutt’altro che fuori gioco, almeno per questa prima fase del confronto, il prof. Cuttica di Revigliasco. Il risultato ottenuto, anche per lui e per la sua coalizione, è più che lusinghiero e si piazza a circa mille voti di distanza (poco meno di due lunghezze effettive) dal Sindaco uscente. Questo, al pari dell’altro (disturbato da liste di successo quale quella del “Quarto Polo”), è un risultato di rilievo che permetterà a Cuttica di Revigliasco di provare a contendere con qualche possibilità il palmarès finale. Il mio augurio personale non è “vinca il migliore” ma, per poter continuare un confronto serio sulle cose e sui programmi – anche se da posizioni a volte differenti – “vinca Rita Rossa e la sua coalizione”. Sappiamo chi abbiamo davanti, ne conosciamo bene la storia, ne verifichiamo giornalmente i risultati e, soprattutto, permetterebbe a chi non è completamente convinto delle scelte dell’attuale maggioranza, la continuazione di un dialogo/confronto che ci appassiona e ci coinvolge (il “noi” riguarda evidentemente l’insieme del Gruppo dei Promotori della Lista Verde e non solo me). Cinque anni di “vacatio”, con – al massimo – la continuazione stanca di quanto già impostato dalla Giunta uscente non mi interessano (come non mi interessano eventuali momenti di scontro su questo o quell’argomento, dato per scontata la differenza con le posizioni dei “sovranisti”-“leghisti”-“forzitalioti”), la discussione va fatta sulle scelte migliori per la città e queste, a giudicare dalle intenzioni, stanno dalla parte dei “rossiani”. Ad maiora (anzi…a domenica 25 giugno).

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(*) – Il Gruppo Promotori Lista Verde di Alessandria, si è espressa per la tornata di ballottaggio del 25  giugno prossimo, sia per Acqui che per Alessandria, con la seguente affermazione: “si raccomanda la partecipazione al voto, sostenendo i candidati NON del centro-destra”.