Babbo Natale per il 2013 ha portato un bel regalo a tutti i
Molaresi: la presentazione di un progetto da parte di una ditta di Pinerolo per
la costruzione di una centralina idroelettrica nei pressi della frazione di
Olbicella.Quest’opera prevede lo sbarramento di presa al di sopra
dell’abitato di Olbicella a monte della confluenza con il torrente Olbicella,
l’interramento di una tubazione del diametro di
1,7 metri per circa 3,5 chilometri lungo il percorso dell’Orba attraversandolo
per ben quattro volte e il posizionamento della turbina sotto la cascina
Gaioni. Non ci dilunghiamo più di tanto sui dettagli di questo devastante
progetto ma rimaniamo a disposizione di chiunque volesse visionarlo nei minimi
particolari.
Questo tratto di fiume è ancora incontaminato ed è meta nel
periodo estivo per numerosi bagnanti. La realizzazione del progetto in
questione comporterebbe la compromissione di tutto l’ecosistema creatosi in
migliaia di anni e il prosciugamento quasi totale del tratto compreso tra la
centralina e l’opera di presa.
A questo punto ci poniamo alcune domande che meriterebbero
una risposta da parte degli organi competenti. Come è stato possibile che
questa società abbia prodotto un progetto così dettagliato che sicuramente avrà
comportato numerosi sopraluoghi e rilievi topografici in loco senza che nessuno
si sia accorto di nulla? Perché la provincia concede con estrema facilità le
autorizzazioni a società private (che hanno il solo scopo di fare profitto) per
lo sfruttamento di un bene pubblico come è l’acqua? Perché tale ente non si
preoccupa minimamente dei danni che questo comporta alle popolazioni locali
che, dati i tempi di crisi, hanno come
unica potenzialità di sviluppo la valorizzazione delle bellezze naturali del territorio?
Perché nelle centraline simili già funzionanti nessuno controlla che vengano
rispettate le prescrizioni imposte in fase di progetto? (a conferma di ciò, vi
invitiamo a leggere l’articolo comparso sul settimanale “L’ANCORA” del
12/01/2014 nelle pagine dell’Acquese a firma del Comitato per l’Erro)
Noi come minoranza comunale, ci siamo sempre battuti con
tutte le nostre forze per la salvaguardia e la valorizzazione della valle.
Siamo nati come movimento e comitato promotore per il referendum contro l’area
industriale di S. Giuseppe. I cittadini di Molare su questo argomento hanno
risposto in maniera encomiabile e il tempo ci ha dato ragione (vedi P.I.P.
Rebba). Se si fossero investiti soldi
pubblici in quell’area sarebbe stato l’ennesimo spreco perpetrato ai danni dei
Molaresi ( la triste storia OKTAGON fabbricato che ora versa in uno stato di
vergognoso abbandono ne è un esempio). Abbiamo contrastato e contribuito a
bloccare in corso d’opera con tutti i mezzi legali che avevamo a disposizione
il progetto di messa in sicurezza della vecchia diga di Bric Zerbino, altro
vergognoso spreco di soldi pubblici, mentre il Comune e la Provincia avevano
espresso parere favorevole ai suddetti lavori. Sulla centralina di Molare siamo
riusciti con una nostra mozione a spaccare la maggioranza e mandare in
minoranza il Sindaco ed ora abbiamo chiesto un consiglio comunale straordinario
e urgente per discutere dello scellerato progetto di Olbicella.
Alcuni politici locali e provinciali si sono sciacquati la bocca per anni con parole come “utilizzo
plurimo delle acque dell’Orba”. Ora abbiamo finalmente capito cosa intendevano
cioè la distruzione e il saccheggio della nostra valle a vantaggio di imprese
private. Grazie di cuore, continuate così. Intanto la provinciale per Olbicella
sembra non più una strada degna di questo nome, ma bensì grazie all’incuria una
pista della Parigi Dakar.
I
consiglieri di minoranza di “VIVERE MOLARE”