"Amianto". Le valutazioni europee
La Commissione UE risponde a interrogazione M5S su
amianto in Clara e Buona: rifiuti con amianto vanno correttamente trattati,
imballati o ricoperti...
M5S: “Sindaco evita unica scelta responsabile possibile:
bloccare i conferimenti per sempre”
...
La Commissione Europea ha risposto all'interrogazione
presentata dall'europarlamentare del M5S Tiziana Beghin in merito agli altissimi
livelli di amianto e di altre sostanze nocive riscontrate nelle acque
sotterranee e nei terreni del sito Clara e Buona, usato per i conferimenti
degli scavi del Terzo Valico. Nelle lettera di risposta viene sottolineato
che: “L'articolo 8 della direttiva 87/217/CEE dispone che, quando sono
scaricati rifiuti contenenti fibre o polveri di amianto in discariche autorizzate
a tal fine, detti rifiuti siano adeguatamente trattati, imballati o ricoperti,
tenendo conto delle condizioni locali, per evitare la dispersione
nell'ambiente di particelle di amianto”. Misure certamente non rispettate ad
Alessandria, per prima cosa perché il sito Clara e Buona non ha le
caratteristiche per la gestione di queste micidiali sostanze e di
conseguenza non sono a disposizione nemmeno gli strumenti per trattarle, con
enormi rischi di contaminazione ambientale.
“La risposta della Commissione Europea alla mia
interrogazione parlamentare non lascia dubbi: se si getta dell'amianto in
discarica, lo si deve fare nel rispetto della normativa europea. Cosa che
evidentemente in questo caso non è avvenuta, ma ovviamente chi ne fa le
spese sono sempre i cittadini – afferma l'europarlamentareTiziana Beghin -
Questa è solo l'ultima delle irregolarità legate al Terzo Valico ed
avvallate a turno da destra e sinistra. L'unico modo per uscire da questo
tunnel si chiama MoVimento 5 Stelle”.
“Non bloccando in via definitiva i conferimenti, il Sindaco
di Alessandria ha preso una posizione ben precisa: alimentare il perdurare
di una situazione di irregolarità, evitando di fare l'unica scelta responsabile
possibile – aggiunge il candidato sindaco M5S per Alessandria, Michelangelo
Serra - La cosa più grave è che questo modus operandi toglie ogni
dubbio su quale sia l'ordine di priorità per l'attuale Amministrazione: gli
impegni economici vengono sempre prima della salute dei cittadini”.
“Su una questione così importante manca un serio confronto
con le comunità locali, previsto da accordi e Legge Obiettivo. Inoltre –
aggiunge Serra - trincerarsi dietro la scusa della lontananza
dell’Osservatorio ambientale del Terzo Valico ha sempre meno senso. Il fatto
che il trasferimento ad Alessandria sia stato deciso ma mai attuato,
infatti, evidenzia ancora di più la debolezza di questa città nei confronti
delle scelte che la riguardano”.
“Il sindaco ha l'ultima parola sulle decisioni che
influiscono sulla salute dei cittadini – sottolinea Andrea Cammalleri, Capogruppo
del M5S al Comune di Alessandria - Dovrebbe imporsi applicando il
principio di precauzione ed emettere l'ordinanza di sospensione di utilizzo
delle cave alessandrine. Non si può più aspettare, la posta in gioco è
troppo alta”
…..
Le valutazioni europee
IT - P-001823/2017 Risposta di Karmenu Vella a nome della Commissione
(19.4.2017)
L'amianto non è classificato come parametro nella direttiva
98/83/CE. La Commissione non è pertanto in
grado di rilevare una violazione di detta normativa. Tuttavia, conformemente a
tale direttiva, gli Stati membri devono prendere tutte le misure per garantire
che l'acqua potabile non presenti rischi per la salute umana. Di conseguenza,
spetta allo Stato membro decidere in merito alle azioni da adottare, tenendo
conto del principio di precauzione, se rilevante.
La Commissione sta riesaminando la direttiva 98/83/CE.
Secondo il documento preliminare di consultazione dell'Organizzazione mondiale
della sanità, l'amianto ha priorità secondaria
per l'inserimento in un nuovo elenco dei parametri di tale direttiva, a causa
della sua rilevanza per la salute se ingerito.
L'articolo 8 della direttiva 87/217/CEE dispone che, quando sono scaricati
rifiuti contenenti fibre o polveri di amianto in discariche autorizzate a tal
fine, detti rifiuti siano adeguatamente trattati, imballati o ricoperti,
tenendo conto delle condizioni locali, per evitare la dispersione nell'ambiente
di particelle di amianto.
L'esaustiva legislazione dell'Unione in vigore come la
direttiva 2008/98/CE e la direttiva 1999/31/CE mira a garantire lo smaltimento in
sicurezza di rifiuti chimici tossici, quali i rifiuti di amianto. Se attuata
correttamente, tale normativa dovrebbe garantire che i rifiuti siano
adeguatamente gestiti, senza rischi per la salute umana o danni all'ambiente. L'articolo
13 della direttiva 2008/98/CE indica esplicitamente che gli Stati membri
prendono le misure necessarie per garantire che la gestione dei rifiuti sia
effettuata senza creare rischi per l'acqua, l'aria, il suolo, la flora o la
fauna.