(riceviamo e pubblichiamo)(Possedere
il clima entro il 2025)
I primi esperimenti di manipolazione
climatica risalgono agli inizi del 900 con tecniche artificiali semplici come
l’irrorazione delle nubi in modo tale che esse potessero generare pioggia
oppure dissolversi lasciando spazio al sole.
Tecniche poco influenti a livello
globale ma molto nocive ed inquinanti per la biosfera, in quanto, per far sì
che tali azioni siano efficaci, bisogna impiegare elementi metallici elettroconduttivi
come Alluminio, Bario, Stronzio, Quarzo, etc…, tutti dannosi per la vita.
A distanza di anni però qualcosa è
cambiato, la tecnologia si è rivoluzionata e le sostanze impiegate nonché lo
scopo, vengono finanziate per far in modo che non sia più una semplice
operazione autoctona o di piccola area ma, si sono resi conto che la
manipolazione può essere efficace se effettuata a livello globale.
Esiste infatti dal 1992 un progetto del Dipartimento
della Difesa Statunitense, coordinato dalla Marina e dall’Aviazione, denominato
HAARP (High-Frequency Active Auroral Research Program). E’ il cuore vero e
proprio del più vasto – e ben più noto – programma di “Guerre Stellari”,
avviato nei primi anni Ottanta sotto le amministrazioni Reagan-Bush, che ora sta
accelerando la sua corsa drogato da una spesa militare mai vista in precedenza,
giustificata dal solito bipensiero orwelliano: “La guerra è pace”.
La
base principale di HAARP occupa un’estesa area a Gakona, in Alaska, sul cui
terreno è installata una serie di 180 piloni d’alluminio alti 23 metri, su
ognuno dei quali si trovano una coppia di antenne per la banda bassa ed una per
la banda alta, in grado di trasmettere onde ad alta frequenza fino ad una
distanza di 350 km. Queste onde sarebbero indirizzabili verso zone strategiche
del pianeta, sia terrestri che atmosferiche.
La tecnologia renderà disponibile, ai
leader delle principali nazioni, tecniche per condurre operazioni di guerra
segrete, che richiederanno l’impiego di un esiguo numero di forze di sicurezza
[…] Tecniche di modificazione climatica potranno essere impiegate per produrre
prolungati periodi di siccità o tempesta”. Risalgono infatti a quei tempi,
seppur in forma rudimentale, i primi studi relativi alla guerra climatica, come
il Progetto Popeye per estendere la stagione dei monsoni in Vietnam.
Il
documento più interessante è lo studio redatto da sette ufficiali dell’esercito
Usa nell’Agosto del 1996, intitolato: ” Il clima come moltiplicatore di
potenza: averne il controllo nel 2025″, nato da una direttiva del Comandante
delle forze aeree statunitensi, tesa a stimolare un dibattito intellettuale tra
i membri dell’esercito, in cui si afferma: “Nel 2025 le forze aereospaziali Usa
potranno avere il controllo del clima se avranno capitalizzato le nuove
tecnologie sviluppandole nella chiave delle applicazioni di guerra. […].
Ed
è proprio dalla fine degli anni novanta quando, per la prima volta veniva
diffusa l’idea del “Global Warming” o cambiamento climatico causato dall’uomo.
Fu proprio l’avvallo delle Nazioni Unite che diete la possibilità di diffondere
una notizia falsa per far sì che gli Stati Uniti potessero effettuare
esperimenti di manipolazione climatica a scopo militare, causando quello che
oggi possiamo constatare con i nostri occhi: inondazioni, siccità, distruzione
di raccolti, inacidimento dei mari e degli oceani (non dimentichiamo che
l’alluminio provoca inacidimento delle acque), moria delle api, distruzione
totale di ecosistemi terrestri nonché aumento di patologie neurodegenerative
nella popolazione sottoposta ad irrorazione come l’Elzeihmer.
Il
14 gennaio del 1998 l’Unione Europea, attraverso la risoluzione n. B4-0551/95
si espresse contraria alle sperimentazioni di geoingegneria o h.a.a.r.p. e,
precisamente all’articolo 11 ha affermato: considera il sistema militare USA di manipolazione
ionosferica, HAARP, con base in Alaska - che è solo una parte dello sviluppo e
dell'impiego di armi elettromagnetiche ai fini della sicurezza sia interna che
esterna - un esempio della più grave minaccia militare emergente per l'ambiente
globale e la salute umana, dato che esso cerca di manipolare a scopi militari
la sezione della biosfera altamente sensibile ed energetica, mentre tutte le
sue conseguenze non sono chiare; invita inoltre la Commissione, il Consiglio e
gli Stati membri ad esercitare pressioni sui governi degli Stati Uniti, della
Russia e di qualsiasi altro Stato impegnati in tali attività affinché vi
pongano fine e si giunga ad una convenzione globale contro questo tipo di armi;
sulla base anche
della Convenzione Internazionale dell’ONU, meglio nota anche come ENMOD, è il
trattato internazionale che proibisce l’uso militare ed ogni altro utilizzo
ostile delle tecniche di modifiche ambientali. La Convenzione è stata aperta
alla firma il 18 maggio 1977 a Ginevra ed è entrata in vigore il 5 ottobre
1978.
I
governi di tutto il mondo, grazie alle pressioni USA, hanno nascosto per anni
tale progetto criminale, creando anche una vera e propria rete di
disinformazioni e far sì che i popoli del mondo potessero credere alla bufala
del cambiamento climatico causato dall’innalzamento del livello di anidride
carbonica nell’atmosfera.
E’
vera l’affermazione di molti verdi europei ed italiani, siamo al punto di non
ritorno ma, è vero anche che se i popoli potessero far sentire la propria voce
ai politici, certe azioni che oggi si possono considerare veri e propri
“crimini contro l’umanità”, forse una speranza per la nostra terra e la vita
può ancora essere alimentata ed essa può ancora giocare con i destini del
mondo.