Il futuro del centro-sinistra
La fine della Merkel e il potere della minoranza
Tommaso Manzillo
Il fallimento, nella tarda serata di
domenica 19 novembre, nelle trattative per la formazione del nuovo governo
tedesco, a causa del retromarcia dei liberali, formazione di minoranza, poco
convinti dal programma di Angela Merkel, uscita come una vincitrice
ridimensionata dalle ultime elezioni, forniscono spunti per alcune riflessioni.
Innanzitutto, quel modello elettorale
tedesco, cui molte forze politiche italiane miravano in vista delle nostre
prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento, presenta delle insidie che
minano la stabilità di governo. Era evidente già dai primi governi a guida
Merkel, basti ricordare la Grande Coalizione. Eppure, credo, non esista un
sistema elettorale perfetto, nemmeno a
livello internazionale, che sia immune da punti critici: basti anche pensare al
modello inglese come a quello americano.
Noi, in venticinque anni dal quel
referendum che abolì il sistema elettorale proporzionale in favore del maggioritario,
abbiamo incontrato grandi difficoltà nel trovare quella legge elettorale che
dia stabilità nel governo, ma, che, nello stesso tempo, sia rispettosa della
volontà popolare espressa in quel referendum. Siamo passati dal modello stilato
dall'attuale Presidente della Repubblica (maggioritario per il 75% con collegi
uninominali), ad un altro (Calderoli) per approdare all'attuale (Rosato),
passando per l'Italicum mai entrato
in vigore. Nemmeno il sistema elettorale scelto per i comuni è immune da punti
critici. Basti vedere il caso delle ultime elezioni al X Municipio di Roma. Chi
ha vinto quella competizione ha persino espresso soddisfazione perchè i
cittadini hanno saputo scegliere. Ma quali cittadini? La minoranza. Il
vincitore ha ottenuto la maggioranza dei voti della minoranza degli elettori,
come in Sicilia.
Il caso di Ostia rischia di ripetersi il
prossimo anno con le elezioni politiche, portando a Palazzo Chigi il vincitore
con il maggior numero di voti espressi dalla minoranza degli elettori. Ma nessuno
si preoccupa! Al potere ci potrebbe essere, così, la democrazia della
minoranza. Già! Perchè se la maggioranza degli italiani preferisce rimanere a
casa o fare altre cose piuttosto che andare a votare, vorrà dire che nemmeno
quel movimento che si era elevato a salvatore della Patria, o chi proclamava la
rottamazione dei politici, è riuscito ad appassionare, a coinvolgere
l'individuo come la massa nella gestione della cosa pubblica. La centralità del
tema sulla legge elettorale ha tanto scaldato gli animi dei politici
interessati da far raffreddare la passione e l'orgoglio di essere italiani. Chi
rimane a casa è certamente deluso anche da questo 'nuovo che avanza', aspettando
un altro condottiero, che oltre ai proclami sappia anche governare, altri avvenimenti
che possano sconvolgere per coinvolgere.
Forse, ha ragione la Merkel:
"Meglio andare a votare che un governo di minoranza".
21/11/2017 13:48:22
17.03.2018
Danilo Bruno
Ieri (il riferimento è al 14 marzo u.s.), a stare alle cronache di stampa, il
ministro allo sviluppo economico e neo-PD Calenda,che era presente a Bari
con Prodi a presentare il libro di Giovannini sull’utopia sostenibile, avrebbe
pronunciato, tra le altre cose, una importante affermazione: “ Serve un...
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14.03.2018
Mauro Fornaro
Qualche riflessione, più
di carattere psicologico che non politologico, sul crollo del PD da parte di un
“vecchio” simpatizzante. Classe dirigente e molti militanti del PD sembrano al
momento essersi arroccati sulla difensiva, sia a seguito degli attacchi
insistenti e insolenti della Lega e del M5S nel...
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13.03.2018
Mauro Calise (*)
Inutile, per il momento, affacciarsi sul crogiuolo
della crisi in corso. Troppe incognite ancora da sciogliere. E, soprattutto,
troppe spavaldissime mosse tattiche che dovranno cedere il passo a più miti consigli
– e consiglieri – strategici. Ma, quale che sarà la soluzione che alla fine
prevarrà,...
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12.03.2018
Egidio Zacheo
C'è smarrimento nel Partito Democratico e
a sinistra. La loro sconfitta è stata bruciante . Ma mentre quella del PD da
molti - diciamolo- era stata prevista da tempo, anche se non nelle proporzioni
verificatesi, una sorpresa generale ha destato quella di " Liberi e
Uguali". Vi è stata una polarizzazione...
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12.03.2018
Goffredo Bettini
"Articolo
proposto dal Cives Pier Luigi Cavalchini"
Abbiamo subito una sconfitta storica. Infatti, se ragioniamo
su un arco temporale ampio, balza agli occhi il rovesciamento di una anomalia
italiana. Negli anni '70 l'anomalia
consisteva nella forza elettorale di una sinistra comunista e socialista...
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10.03.2018
Franco Livorsi
Nel
mio articolo del 28 febbraio ultimo scorso, “L’Italia congelata” - scritto pochi giorni prima delle elezioni
politiche - motivando il mio voto a favore del PD - di cui ero e sono
totalmente convinto - esprimevo tutta la mia preoccupazione per la tenuta della
democrazia liberale e rappresentativa...
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09.03.2018
Filippo Boatti
La disfatta, questa volta finale, della sinistra era
purtroppo prevedibile e inevitabile, inevitabile perché la sinistra non ha
saputo né voluto reagire alla gabbia che le impedisce di sussistere. Certo si
può chiamare in causa una “questione morale” interna alla sinistra. E’ un fatto
vero, il mancato...
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08.03.2018
Alfio Brina
I
vari politologi fanno risalire al comportamento un po’ guascone di Matteo
Renzi, le cause della sconfitta elettorale di questo 4 marzo 2018. Un uomo solo
al comando attorniato da fedelissimi, sicuramente toscani e possibilmente
fiorentini, Poi il modo irriverente, per non dire sguaiato con cui è...
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07.03.2018
Carlo Clericetti (*)
Il seguente articolo comparso sul blog di "repubblica.it" curato da Carlo Clericetti è segnalato (e proposto alla lettura) dal civis Filippo Boatti....Due indagini del dopo-elezioni confermano quello che
chiunque abbia osservato con un po’ di attenzione quello che accade aveva già
capito, e che conferma...
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07.03.2018
Giuseppe Rinaldi
1. Dopo tanto impegno e
tanti sacrifici, il risultato tanto sperato finalmente è arrivato. Finalmente abbiamo perso.[1] E non poteva che
essere così. Siccome siamo stati particolarmente in gamba, abbiamo perso anche
in maniera pesantissima, inequivocabile, con cifre oltre ogni previsione. Da
capogiro....
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Alessandro
Gassman e Marco Giallini sul grande schermo
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Movimenti per la Terra e il Paesaggio annuncia che il Gruppo di Lavoro
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I MARCHESI DEL MONFERRATO NEL 2018
Si è appena concluso un anno particolarmente intenso di
attività,...
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Stephen Jay Gould
Alessandro Ottaviani
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Ediesse 2012
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New York, 10 settembre...
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A conclusione di un intenso lavoro, avviato...
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