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Ius Sola

Marina Elettra Maranetto

Trattasi di diritto acquisito per scelta, talvolta imposto dalle circostanze, ma non si può avere tutto dalla vita.

Consente l’ozio creativo in soggetti predisposti e la padronanza del tempo. E’ tuttora un’aspirazione di genere: donne stanche, trafelate, ristrette entro confini angusti e dunque private del loro “Ius” ad uno spazio proprio.
Così pensavo stamane nel mio pigro inizio di giornata, gli orologi capovolti per essere umiliati, un occhio al passato… ma subito svanisce la sensazione di troppo vuoto in luogo del troppo pieno di corpi che s’aggirano per casa: queruli, ingombranti, disordinati, esigenti.
“Ius Sola”, un diritto aborrito da compagni assassini divenuto ricorrente nella cronaca da creare assuefazione e pericolosa emulazione.
Ritenermi una reduce fortunata per aver applicato con pervicacia tale diritto, rischiara l’umore mettendo in fuga qualche nostalgico rimpianto. E nel concentrarmi su ciò che rechi egocentrico piacere, mi ritrovo abbigliata in un’immagine “ultimo bagliore d’un crepuscolo” effimera, certo, ma confortante. E domani?

E’ sempre un altro giorno.

“ Il Solazzo”

elogio della solitudine

Chi uso a fluttuanti pensieri

per ingegno o sublime ironia

sa coglier diletto, oggi come ieri,

mai elucubrando cupa filosofia

e gaiamente usa il tempo menare

in compagnia di sé, serena o baldanzosa,

lasciando all’altrui nel truogolo nuotare

per prender ciò che vien con anima briosa…

delle carte della vita sa far mazzo

e quel che pei meschini è solitudine

per tal persona traduces’in solazzo

10/08/2017 15:14:03

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