Una proposta per l’Ambiente. Da “Laboratorio ALEx”

Conosco l’architetto Terazzan da non molto tempo, ma è come se si conoscessimo da una vita. Molte cose viste e fatte insieme , anche se a distanza. Molte esperienze comuni. Soprattutto un “feeling” immediato che non è facile trovare. E’ perciò con piacere che pubblichiamo queste sue riflessioni. Hanno un titolo importante ” Proposte di lavoro per un governo per l’ambiente  ”  che fa pensare.    Già…solo il fatto che “faccia pensare” (titolo e contenuto) è più che meritorio.   Di questi tempi…  (n.d.plx)

Proposte di lavoro per un governo per l’ambiente

Temi da discutere nell’ambito del “Laboratorio di idee e della economia politica” dell’appena costituita associazione ALEx  (Ambiente Laboratori Economia per). Settimanalmente si tengono riunioni (on web) su tematiche di interesse di iscritti e simpatizzanti all’associazione.  Gradite considerazioni, critiche, richieste di chiarimenti. Inviare a    ” green2046nw@gmail.com  “.

POLITICA ED ECONOMIA

  1. Fare rete con le diverse associazioni green per costituire un soggetto politico unico da mandare al governo. In alternativa aprire una trattativa di dialogo costruttivo con la Federazione dei Verdi-Europa Verde.

  2. Lavorare per un diverso ruolo dell’economia che privilegi l’ecologia e l’ambiente in tutti i settori produttivi.

  3. Lotta a tutte le mafie locali, nazionali e internazionali in tutte le loro forme e interessi.

  4. Controllo sull’attività politico economica nazionale e internazionale, in particolare sugli investimenti nella spesa pubblica e sugli sprechi che da questa possano derivare.

  5. Divieto di praticare la caccia in tutte le sue forme e la costruzione di armi destinate a tale scopo.

  6. Rifiuto totale alla partecipazione della guerra se non per sola necessità difensiva.

  7. Chiusura totale di ogni tipo di vendita di armamenti, soprattutto a quei paesi dove il governo è espressione di un regime dittatoriale e antidemocratico nei confronti del proprio popolo o verso altri popoli.

  8. Partecipazione attiva dei cittadini sulle scelte politiche e decisioni economiche da intraprendere.

 

INDUSTRIA

  1. Detassazione alle aziende che si trasformano investendo in produzioni a impatto zero con l’ambiente.

  2. Produzione transitoria ed utilizzo di materiali plastici solo per produzioni strettamente necessarie (es. in campo medico) e a lungo impiego, in attesa di materiali ecologici sostitutivi. Divieto dell’usa e getta.

  3. Ricerca in ambito universitario ed industriale di materiali plastici diversi di derivazione esclusivamente vegetale e biodegradabile.

 

BIOLOGICO AMBIENTALE

  1. Recupero dei suoli e delle terre da coltivare o da rimboscare attraverso una prima fase censiva.

  2. Conversione biologica nel trattamento dei terreni recuperati, nelle coltivazioni, nella raccolta e nella distribuzione usando tecniche “pulite”.

  3. Abolizione dell’allevamento intensivo in batteria per ogni tipo di animale allevato.

  4. Rimboscamento delle aree verdi pedemontane e montane abbandonate, comprendendo anche le aree urbane.

 

PROTEZIONE DELL’AMBIENTE

Inserimento della figura decisionale del geologo per il controllo dell’attività edilizia ed urbanistica in generale, su tutto il territorio nazionale. Si dovrà cercare un equilibrio idrogeologico “vero” con rilevazioni e proposte per tutte le aree critiche del nostro Paese.

 

  1. Utilizzo di materiali non impattanti con l’ambiente nelle costruzioni, quali legno, terre, malte, pietra e materiali di derivazione vegetale.

  2. Protezione e controllo della fauna selvatica esistente con azioni che prevedano una salvaguardia di tutti gli animali selvatici, il controllo degli stessi valutandone le aree critiche, in particolare in quelle zone molto vicine agli insediamenti umani.

  3. Il divieto all’uso, qualora se ne riconoscesse il danno, di tutti quei sistemi di trasmissione ad onde elettromagnetiche (es. 5G).

  4. Recupero di tutte le ex aree pubbliche o industriali dismesse prevedendo un loro recupero ambientale.

  5. Divieto assoluto di utilizzo di concimi, pesticidi e antiparassitari di origine chimica non naturale, sia nelle colture agricole come nel vivaistico.

 

ENERGIA

  1. Massiccia diffusione del recupero energetico solo attraverso l’incentivazione di fonti rinnovabili per avere la possibilità di disporre di maggiore energia elettrica “pulita”.

  2. Utilizzo diffuso di pale eoliche, cellule fotovoltaiche e pannelli solari, biomasse, utilizzo degli impianti idroelettrici esistenti e di nuova formazione (fiumi e laghi, maree) e geotermici.

  3. Massima diffusione delle cellule fotovoltaiche incentivando la possibilità di sfruttare tutte le coperture civili e industriali esistenti del nostro Paese, senza coprire aree potenzialmente agricole.

  4. Creazione di impianti di accumulazione energetica distribuiti uniformemente sul territorio nazionale.

  5. Studio e ricerca per l’applicazione dell’idrogeno soprattutto per sostituire il fossile nell’impiego della aviazione civile.

  6. Incentivare l’uso di carburanti di origine vegetale per la trazione agricola o comunque non inquinanti.

 

MIGRANTI E POPOLI

  1. Dare una nuova accoglienza ai migranti e che offra loro un diverso inserimento sociale e ne riconosca la dignità, che non sia quindi solo segregazione e contenimento com’è attualmente, ma neanche carità. Si possa invece trovare un accordo serio con l’Europa affinché venga studiato un sistema programmatico dell’accoglienza diviso per fasi. Una prima fase potrebbe riguardare l’omogeneizzazione educativa guidata all’approccio culturale con i paesi europei ospitanti. Una seconda fase potrebbe riguardare la scelta condivisa tra le parti sulla destinazione del Paese accogliente, valutandone le offerte e la reali possibilità sulle richieste. Nella terza fase valutarne l’inserimento nel tessuto produttivo, sociale ed educativo del paese prescelto.

  2. Abbandonare politiche di sfruttamento indiscriminato delle risorse dei paesi terzi da parte delle multinazionali occidentali, ma trattando con questi Paesi un modo commerciale equo solidale e socialmente utile che metta al primo posto la crescita autonoma e democratica dei loro popoli.

 

SANITA’ E SCUOLA

  1. Rafforzamento del sistema sanitario nazionale in una funzione sempre più pubblica e sociale, facendo crescere strutture e personale, aumentando i fondi necessari, ma con una ferma e puntuale attenzione agli sprechi e alle appropriazioni indebite da parte di soggetti terzi.

  2. Crescita della cultura scolastica con maggiori investimenti sul sapere, soprattutto privilegiando la scienza, con una particolare attenzione a quella ecologico ambientale, ma anche nell’ambito umanistico e di cittadinanza attiva.

  3. Ammodernamento e messa in sicurezza di tutti gli edifici atti allo scopo. Edilizia sanitaria e scolastica, censimento di tutto l’esistente e del suo stato attuale.

 

SOCIALE

  1. Mobilità urbana più efficiente, organizzata e “pulita”.

  2. Edilizia popolare e convenzionata con affitti equo solidali o a riscatto realizzata o ristrutturata secondo i criteri dell’architettura ecologica.

  3. Individuazione di aree già edificate da recuperare o trasformare secondo parametri ambientali attenti al benessere delle persone e della natura.

  4. Recupero del patrimonio storico architettonico dal XVII° al XX° secolo utilizzando tecnologie e materiali di recupero bioecologiche.

 

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