Comunicato CNAPI Legambiente AL e Comitato di Vigilanza sul Nucleare

COMITATO DI VIGILANZA SUL NUCLEARE LEGAMBIENTE OVADESE VALLI ORBA E STURA

A seguito delle pressioni dei comitati e delle associazioni ambientaliste

«Nucleare: finalmente è stata pubblicata la CNAPI.

Ora verificheremo con le popolazioni interessate se i criteri siano stati applicati correttamente»

Che i siti di Saluggia, di Trino e molti altri, come Bosco Marengo e Tortona, in cui da decenni sono “temporaneamente” stoccate le scorie radioattive italiane non siano idonei ad ospitarle… è noto da tempo. Perlomeno: è noto alle associazioni ambientaliste e ai comitati, soprattutto nel Vercellese e in provincia di Alessandria, che da decenni premono affinché il nostro Paese individui un luogo “meno inidoneo” in cui immagazzinarle.

Anche il “Programma Nazionale di gestione delle scorie radioattive” è noto e pubblicato da tempo. Cinque anni fa la Sogin – la società di Stato che ha il compito di gestire l’«eredità nucleare» italiana – aveva ricevuto l’incarico di predisporre la CNAPI, la Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee in cui costruire il Deposito, sulla base di criteri scientifici redatti da Ispra.

La Carta era pronta da tempo: ma siccome continuava ad essere secretata e a prender polvere nei cassetti dei Ministeri, alla fine del 2020 le associazioni e i comitati ambientalisti dei territori di Vercelli e di Alessandria hanno intensificato le pressioni sui Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico affinché dessero il nulla osta alla pubblicazione. Non altrettanto impegno c’è stato da parte delle Amministrazioni comunali, sicuramente più interessate a farsi erogare dallo Stato le “compensazioni” che a sollecitare l’attuazione del Programma.

Ieri, 5 gennaio 2021, la Carta è stata finalmente pubblicata. Le aree individuate sono 67, e il Programma prevede ora alcuni mesi di consultazione dei territori. Siamo quindi solo all’inizio dell’iter, ma un primo passo è stato fatto.

Si apre ora una fase importante: nei prossimi quattro mesi associazioni e cittadini potranno valutare le aree individuate, capire perché sono state scelte, proporre osservazioni e partecipare quindi alla prevista consultazione pubblica.

E di lavoro nell’alessandrino ce ne sarà parecchio, visto l’inspiegabilmente elevato numero di siti individuati.

In questa fase le nostre associazioni saranno attente a verificare rigorosamente, insieme alle popolazioni interessate, che i criteri che hanno portato alla individuazione di questi siti potenzialmente idonei siano stati applicati correttamente, con la consapevolezza che prioritariamente il nucleare da Saluggia e Trino debba andar via al più presto, con l’esperienza di chi ha visto il Piemonte essere costretto ad ospitare quello che di fatto è oggi il deposito nazionale per il nucleare, e con la determinazione di impedire che ciò possa costituire un comodo presupposto per realizzare qui il deposito nazionale ufficiale.

6 gennaio 2021

per informazioni: legambienteovadese@gmail.com

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