«L’85% delle giornaliste che lavorano come dipendenti dei media (in quotidiani, tv e agenzie, esclusi i periodici) dichiara di aver subito molestie, il 63% negli ultimi cinque anni. Questi i dati emersi dall’indagine della FNSI condotta da Kairos Ricerche. La forma più diffusa di molestie (80,7%) battute a sfondo sessuale e sguardi inopportuni, poi, per il 34,9%, abbracci, baci o contatti non voluti. Quasi il 20% dice di aver ricevuto richieste sessuali mentre cercava lavoro, il 13,8% per un avanzamento di carriera».
Fin qui le agenzie. Chi riporta, ormai troppo sensibilizzato all’aria che tira per cacciarsi nei guai, e del pari rassegnato al fatto che di questi tempi il Comune Buon Senso paia essersi ritirato in deserti inaccessibili, pur restando curioso su come abbia fatto la restante, modesta percentuale a scamparla, non riesce però a trattenersi almeno da qualche domanda preliminare, che spera tanto neutra quanto chiarificatrice. 1^) perché la committenza dell’indispensabile accertamento a Kairos Ricerche ha inteso escludere i periodici? 2^) con quale criterio una donna decide se lo sguardo -maschile, s’immagina, ma non è detto…- che riceve risulti o meno “inopportuno”? [Non è che la soluzione consigliabile sia quella musulmana?].
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