Premessa
doverosa: alla Kermesse di Libera presso Cultura e Sviluppo io non c'ero, per scelta, ho soltanto visto il video. Pertanto le mie sono impressioni di seconda
mano, non la verità, diciamo la
recensione di un film, dal quale a mio avviso Libera esce con le ossa rotte.
Premetto
che ho 70 anni, docente per 23 anni al "Saluzzo" prima alle
magistrali poi al Liceo Linguistico, di lettere, in pensione dopo 40 anni di
servizio; pertanto sono allergico di pelle alle americanate tipo Audit. Ma non c'è un lemma italiano per definirlo ?
Cominciamo
dalle 10 domande, che Libera fece 5 anni fa ai candidati e ai segretari dei
partiti. A mio parere hanno lo spessore
del tipo: Vi impegnate a voler bene alla
mamma, a non parlar male di Garibaldi, a compiangere la casalinga di Voghera, a
rispettare chi ha fatto il militare a Cuneo, ad aiutare le vecchiette ad
attraversare la strada ? ecc.
Alcune
incomprensibili, altre fumose o ripetute, insomma il nulla.
Al
rappresentante di Libera compiaciuto
(!) tutti hanno risposto sì. Se qualcuno
me le manda sono pronto a farne l'analisi testuale, dalla morfosintassi alla
semantica alla fonematica; la mia passione,
a pagamento però, il talento non è sempre gratis.
Dopo 5 anni
la verifica: 10 giornalisti scelti, non
si capisce con quali criteri (mancava ad esempio il rappresentante della radio
della Svizzera italiana, che magari sul caso Eternit avrebbe potuto dire
qualcosa), pongono ciascuno una delle 10 domande (per sorteggio ?) al Sindaco
(come carica per la “Crusca” è maschile,
a prescindere dalla persona).
Il
moderatore mi è sembrato visibilmente impacciato: forse nel fondo sapeva di
gestire il nulla, Chissà.
Il
rappresentante di Libera pareva passato
di lì per caso, ha ripetuto più volte la stessa frase: “come sono contento”, “mi
fa piacere”, ….”mi piace il kinder”. La bambina dell'intervento finale, suppongo
figlia del bravo architetto che ha giocato a pallone con me negli amatori, ha
fatto la Barbie con decoro.
Un merito
va riconosciuto a tutto il film: la buona educazione unanime, dibattito civile,
senza schiamazzi, né offese.
Dicevo i
giornalisti: quello del più importante quotidiano regionale ha detto che non sapeva dire nulla
perché la domanda toccatagli non gli apparteneva; un altro che ha giustamente
citato il caso del responsabile della Commissione edilizia era Fabbio, prima
assolto, poi condannato a 4 anni per mafia, sentenza confermata dalla
Cassazione, senza avere neppure il coraggio di farne il nome; altri hanno
biascicato, sotto tono, anche i più dialettici.
Insomma se fosse stata un'interrogazione a scuola, nessuno avrebbe preso
più di 5 e mezzo, col prof. Carbonero sicuramente di meno. Unico momento
autentico, il ricordo del vescovo Charrier, il quale affermava che un buon
cristiano è prima di tutto un buon cittadino.
Il sindaco
è stato molto efficace nell'illustrare le pastoie della burocrazia, la
pluralità degli organi che devono esprimersi su un argomento, il pericolo
costante di essere denunciati per abuso o omissione di atti d'ufficio. La spada di Damocle appesa sopra i nostri
sindaci, soprattutto quelli delle grandi città.
Conosco la
prof. Rita Rossa da quando era appena uscita dall'adolescenza (Montale): fu mia
notevole allieva al corso di preparazione al concorso magistrale, che infatti
vinse subito. Possiede una solida base
di cultura classica che include la filologia, scrive veloce e benissimo, con
scioltezza, proprietà dei termini, e registro
adeguato. Nell'eloquio, sia
pacato, sia polemico, eccelle.
Dopo che
ebbe vinto il concorso per insegnare alla Superiori italiano e latino,
cimentandosi nello scritto con una difficile canzone di Petrarca (rammento che
gli scritti sono anonimi fin dopo la correzione), la conobbi anche come collega
al "Saluzzo": sempre presente, adorata dalle allieve, umile al punto
da chiedere consigli ai colleghi più anziani, combattiva nel Collegio dei Docenti; un'intellettuale
nata per fare l'insegnante. Mi
piacerebbe, cara Rita, conoscere la tua opinione personale, diciamo privata,
sulla Buona Scuola del superbietto
Renzi, e soprattutto su come sia stata realizzata. Realizzata ?
Chi ha
vinto, chi ha perso? Nessuno, trattandosi di un nonsense (Carroll, Lear,
Jonesco, Beckett, Rodari: scegliete chi volete).
Mi dispiace
per Libera, che ammiro dalla sua
fondazione. L'efficacia dell'elenco
aggiornato delle vittime della mafia (reperibile su “Google”), con solo nome,
età, anno dell'uccisione, motivo, circostanza, così efficace nella sua nuda
indiscutibile verità, dovrebbe essere una lettura frequente per tutti gli italiani.
Nel frattempo
nel territorio, nel terreno come lo chiamò il rappresentante di Libera, Spinetta e la Fraschetta sono
andate in malora per sempre; la discarica di Sezzadio, la cui falda serve
400mila abitanti del sud Piemonte e della Liguria col percolato (l'acqua della
pioggia passa attraverso i rifiuti, li attraversa e va a inquinare la falda) è
un serio e costante pericolo; lo stesso quella di Predosa. La cascina S. Lorenzo di Mirabello ( di
proprietà della Daneco ….ma il comune di Casale dovrebbe comprarla), posta in
discesa ai bordi del parco naturale del Po, sorto per difendere la fauna e la
flora, con la falda che emerge a 40 centimetri dal suolo, avrebbe dovuto trasformarsi in una discarica per smaltire
l'amianto residuo a Casale e
dintorni. Pare che l'ipotesi sia
tramontata, grazie alle proteste dei cittadini. Ma solo averlo ipotizzato è
demenziale.
elvio bombonato
...
Ne pubblichiamo anche la prima, spontanea, stesura. Un'ulteriore conferma della scarsa rilevanza dell'appuntamento promosso da "Libera".
Ho guardato
con interesse il video dell'incontro di Libera. Della Fraschetta nessun cenno:
eppure Spinetta fa parte del Comune. Non
capisco come si possa non parlare della DANECO e della TRIBUTI SPA. La DANECO è
oggi diventata una multinazionale miliardaria, dopo l'acquisizione del settore
italiano della Waste statunitense, ed è la padrona d'Italia del settore dei
rifiuti. Non muove foglia che Daneco non voglia, attraverso il sistema dei
subappalti. Siamo sicuri che dietro i problemi terribili della discarica di
Sezzadio, di Predosa, della cascina S.Lorenzo di Mirabello non c'entri la
Daneco ? Io non lo so, non ho gli strumenti. La storia della Daneco dei
fratelli Colucci inizia prima della fine del secolo scorso con l'inquinamento
della falde acquifere di Anzio, (vedi il mio articolo pubblicato da Città
Futura, Appunti Alessandrini e Blog di Lava) reato prescritto , e vedi anche il
saggio documentatissimo di Paola Gioglio, da me sponsorizzato, e pubblicato su
tutti i giornali mail cittadini. La Daneco ha 5/6 processi in corso, che
cadranno in prescrizione perché la legge preesistente prevedeva pene ridicole
sui reati ambientali, non c'era neppure l'obbligo di risanamento. La legge
Prodi del 1999, fu lasciata cadere in epoca berlusconiana; finalmente la legge
nuova si pone entro la linea dell'UE.
L'ultima
notizia (salvo smentita, che ci farebbe piacere) è che voglia costruire una
discarica a pochi chilometri dai vigneti dell'Amarone (il 3° vino espostato
negli USA dopo il barolo e il Brunello) a Valpolicella. Produttori
terrorizzati.
La TRIBUTI
SPA, attraverso il sistema dell'accorpamento e discioglimento di numerose
società, cambiamento repentino di dirigenti, di cui è (era ?) socio l'ex
sindaco di Castelletto d'Orba, da cui proveniva la ditta che ha massacrato il
nostro Teatro comunale, mentre la Giunta per 7 giorni ha negato che vi fosse il
polverino d'amianto: tutte le mattine salone pieno con le scolaresche per tre
ore in un ambiente chiuso con l'ossigeno in progressiva diminuzione, le due
serate di Paolo Rossi e del Concorso Pittaluga, finchè un dipendente del teatro
ne ha portato un sacchetto all'ASL: dopo dieci minuti il teatro veniva chiuso.
La bonifica è stata affidata alla stessa ditta che ha provocato il danno,
quando anche il muratore più becero sa che intorno agli impianti di
riscaldamento veniva posto l'amianto, eterno ignifugo ecc. Il mesotelioma pleurico, incurabile, ha
un'incubazione che può durare fino a 40/45 anni. La stessa persona, dirigente dell'unica
partecipata del Comune in attivo, acqua e gas, rimase invischiata, certo contro
la sua volontà, nell'incendio del comune di Castelletto d'Orba del 1999, doloso
secondo i carabinieri che trovarono una
tanica di benzina e tutte le fimestre aperte, che distrusse importanti
documenti riguardanti un affaire di Nettuno.
La TRIBUTI SPA raccoglieva i tributi IMU, ICI, TARI, TASI di 500 comuni
e città italiane, con cospicua percentuale; si dichiatò fallita, 24 comuni
rimasero fuori dai rimborsi, tra cui, ironia della sorte, anche Castelletto
d'Orba (fonte: Sole 24 ore).
Almeno, così si dice; io sono un 70 enne
professore di lettere in pensione, totalmente privo di credibilità giuridica, piuttosto rincoglionito, in cura
dal massimo psichiatra alessandrinoi, sicuramente ho sbagliato e chiedo
preventivamente scusa, e sono
prontissimo a ritrattare, secondo le norme che regolano la stampa. e.b.
...
Reazioni VIA DISQUS
1) origine: "Libera AL" - testo "Audit: voce del verbo AUDIRE. Indicativo presente. Terza persona singolare. Caro prof coraggio! Non se la prenda. Non è una americanata. È solo latino! ;-)"