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Comune e attualità alessandrina
In margine all'incontro "audit" promosso da LIBERA Alessandria
Elvio Bombonato

Premessa doverosa: alla Kermesse di Libera  presso Cultura e Sviluppo io non c'ero,  per scelta, ho soltanto visto il video.  Pertanto le mie sono impressioni di seconda mano, non la verità,  diciamo la recensione di un film, dal quale a mio avviso Libera esce con le ossa rotte.

Premetto che ho 70 anni, docente per 23 anni al "Saluzzo" prima alle magistrali poi al Liceo Linguistico, di lettere, in pensione dopo 40 anni di servizio; pertanto sono allergico di pelle alle americanate tipo Audit.  Ma non c'è un lemma italiano per definirlo ?

Cominciamo dalle 10 domande, che Libera fece 5 anni fa ai candidati e ai segretari dei partiti.  A mio parere hanno lo spessore del tipo:  Vi impegnate a voler bene alla mamma, a non parlar male di Garibaldi, a compiangere la casalinga di Voghera, a rispettare chi ha fatto il militare a Cuneo, ad aiutare le vecchiette ad attraversare la strada ? ecc. 

Alcune incomprensibili, altre fumose o ripetute, insomma il nulla. 

Al rappresentante di Libera compiaciuto (!) tutti hanno risposto sì.  Se qualcuno me le manda sono pronto a farne l'analisi testuale, dalla morfosintassi alla semantica alla fonematica; la mia passione,  a pagamento però, il talento non è sempre gratis.

Dopo 5 anni la verifica: 10 giornalisti scelti,  non si capisce con quali criteri (mancava ad esempio il rappresentante della radio della Svizzera italiana, che magari sul caso Eternit avrebbe potuto dire qualcosa), pongono ciascuno una delle 10 domande (per sorteggio ?) al Sindaco (come carica per la “Crusca” è maschile, a prescindere dalla persona).

Il moderatore mi è sembrato visibilmente impacciato: forse nel fondo sapeva di gestire il nulla, Chissà.

Il rappresentante di Libera  pareva passato di lì per caso, ha ripetuto più volte la stessa frase: “come sono contento”, “mi fa piacere”, ….”mi piace il kinder”.    La bambina dell'intervento finale, suppongo figlia del bravo architetto che ha giocato a pallone con me negli amatori, ha fatto la Barbie con decoro.

Un merito va riconosciuto a tutto il film: la buona educazione unanime, dibattito civile, senza schiamazzi, né offese.

Dicevo i giornalisti: quello del più importante quotidiano  regionale ha detto che non sapeva dire nulla perché la domanda toccatagli non gli apparteneva; un altro che ha giustamente citato il caso del responsabile della Commissione edilizia era Fabbio, prima assolto, poi condannato a 4 anni per mafia, sentenza confermata dalla Cassazione, senza avere neppure il coraggio di farne il nome; altri hanno biascicato, sotto tono, anche i più dialettici.  Insomma se fosse stata un'interrogazione a scuola, nessuno avrebbe preso più di 5 e mezzo, col prof. Carbonero sicuramente di meno. Unico momento autentico, il ricordo del vescovo Charrier, il quale affermava che un buon cristiano è prima di tutto un buon cittadino.

Il sindaco è stato molto efficace nell'illustrare le pastoie della burocrazia, la pluralità degli organi che devono esprimersi su un argomento, il pericolo costante di essere denunciati per abuso o omissione di atti d'ufficio.  La spada di Damocle appesa sopra i nostri sindaci, soprattutto quelli delle grandi città.

Conosco la prof. Rita Rossa da quando era appena uscita dall'adolescenza (Montale): fu mia notevole allieva al corso di preparazione al concorso magistrale, che infatti vinse subito.  Possiede una solida base di cultura classica che include la filologia, scrive veloce e benissimo, con scioltezza, proprietà dei termini, e registro  adeguato.  Nell'eloquio, sia pacato, sia polemico, eccelle.

Dopo che ebbe vinto il concorso per insegnare alla Superiori italiano e latino, cimentandosi nello scritto con una difficile canzone di Petrarca (rammento che gli scritti sono anonimi fin dopo la correzione), la conobbi anche come collega al "Saluzzo": sempre presente, adorata dalle allieve, umile al punto da chiedere consigli ai colleghi più anziani, combattiva nel Collegio dei Docenti; un'intellettuale nata per fare l'insegnante.  Mi piacerebbe, cara Rita, conoscere la tua opinione personale, diciamo privata, sulla Buona Scuola del superbietto Renzi, e soprattutto su come sia stata realizzata.  Realizzata ?

Chi ha vinto, chi ha perso? Nessuno, trattandosi di un nonsense (Carroll, Lear, Jonesco, Beckett, Rodari: scegliete chi volete).

Mi dispiace per Libera, che ammiro dalla sua fondazione.  L'efficacia dell'elenco aggiornato delle vittime della mafia (reperibile su “Google”), con solo nome, età, anno dell'uccisione, motivo, circostanza, così efficace nella sua nuda indiscutibile verità, dovrebbe essere una lettura frequente  per tutti gli italiani.

Nel frattempo nel territorio, nel terreno come lo chiamò il rappresentante di Libera, Spinetta e la Fraschetta sono andate in malora per sempre; la discarica di Sezzadio, la cui falda serve 400mila abitanti del sud Piemonte e della Liguria col percolato (l'acqua della pioggia passa attraverso i rifiuti, li attraversa e va a inquinare la falda) è un serio e costante pericolo; lo stesso quella di Predosa.  La cascina S. Lorenzo di Mirabello ( di proprietà della Daneco ….ma il comune di Casale dovrebbe comprarla), posta in discesa ai bordi del parco naturale del Po, sorto per difendere la fauna e la flora, con la falda che emerge a 40 centimetri dal suolo, avrebbe dovuto  trasformarsi in una discarica per smaltire l'amianto residuo a  Casale e dintorni.  Pare che l'ipotesi sia tramontata, grazie alle proteste dei cittadini. Ma solo averlo ipotizzato è demenziale.

                                                                                                        elvio bombonato

...

Ne pubblichiamo anche la prima, spontanea, stesura. Un'ulteriore conferma della scarsa rilevanza dell'appuntamento promosso da "Libera".

Ho guardato con interesse il video dell'incontro di Libera. Della Fraschetta nessun cenno: eppure Spinetta fa parte del Comune.
  Non capisco come si possa non parlare della DANECO e della TRIBUTI SPA. La DANECO è oggi diventata una multinazionale miliardaria, dopo l'acquisizione del settore italiano della Waste statunitense, ed è la padrona d'Italia del settore dei rifiuti. Non muove foglia che Daneco non voglia, attraverso il sistema dei subappalti. Siamo sicuri che dietro i problemi terribili della discarica di Sezzadio, di Predosa, della cascina S.Lorenzo di Mirabello non c'entri la Daneco ? Io non lo so, non ho gli strumenti. La storia della Daneco dei fratelli Colucci inizia prima della fine del secolo scorso con l'inquinamento della falde acquifere di Anzio, (vedi il mio articolo pubblicato da Città Futura, Appunti Alessandrini e Blog di Lava) reato prescritto , e vedi anche il saggio documentatissimo di Paola Gioglio, da me sponsorizzato, e pubblicato su tutti i giornali mail cittadini. La Daneco ha 5/6 processi in corso, che cadranno in prescrizione perché la legge preesistente prevedeva pene ridicole sui reati ambientali, non c'era neppure l'obbligo di risanamento. La legge Prodi del 1999, fu lasciata cadere in epoca berlusconiana; finalmente la legge nuova si pone entro la linea dell'UE.

L'ultima notizia (salvo smentita, che ci farebbe piacere) è che voglia costruire una discarica a pochi chilometri dai vigneti dell'Amarone (il 3° vino espostato negli USA dopo il barolo e il Brunello) a Valpolicella. Produttori terrorizzati.

La TRIBUTI SPA, attraverso il sistema dell'accorpamento e discioglimento di numerose società, cambiamento repentino di dirigenti, di cui è (era ?) socio l'ex sindaco di Castelletto d'Orba, da cui proveniva la ditta che ha massacrato il nostro Teatro comunale, mentre la Giunta per 7 giorni ha negato che vi fosse il polverino d'amianto: tutte le mattine salone pieno con le scolaresche per tre ore in un ambiente chiuso con l'ossigeno in progressiva diminuzione, le due serate di Paolo Rossi e del Concorso Pittaluga, finchè un dipendente del teatro ne ha portato un sacchetto all'ASL: dopo dieci minuti il teatro veniva chiuso. La bonifica è stata affidata alla stessa ditta che ha provocato il danno, quando anche il muratore più becero sa che intorno agli impianti di riscaldamento veniva posto l'amianto, eterno ignifugo ecc.  Il mesotelioma pleurico, incurabile, ha un'incubazione che può durare fino a 40/45 anni.  La stessa persona, dirigente dell'unica partecipata del Comune in attivo, acqua e gas, rimase invischiata, certo contro la sua volontà, nell'incendio del comune di Castelletto d'Orba del 1999, doloso secondo i carabinieri che trovarono una  tanica di benzina e tutte le fimestre aperte, che distrusse importanti documenti riguardanti un affaire di Nettuno.  

La TRIBUTI SPA raccoglieva i tributi IMU, ICI, TARI, TASI di 500 comuni e città italiane, con cospicua percentuale; si dichiatò fallita, 24 comuni rimasero fuori dai rimborsi, tra cui, ironia della sorte, anche Castelletto d'Orba (fonte: Sole 24 ore).
Almeno, così si dice; io sono un 70 enne professore di lettere in pensione, totalmente privo di credibilità  giuridica, piuttosto rincoglionito, in cura dal massimo psichiatra alessandrinoi, sicuramente ho sbagliato e chiedo preventivamente  scusa, e sono prontissimo a ritrattare, secondo le norme che regolano la stampa.   e.b.

...
Reazioni VIA DISQUS

1) origine: "Libera AL" - testo 
 "Audit: voce del verbo AUDIRE. Indicativo presente. Terza persona singolare. Caro prof coraggio! Non se la prenda. Non è una americanata. È solo latino! ;-)​"

 

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