Sabato 8 Febbraio 2025 con qualche mese di ritardo, c’è stata una bella iniziativa dei lavoratori di AMAG Ambiente s.p.a, per la ricorrenza dei 50 anni dalla costituzione di AMIU, dal titolo “50 anni al servizio dei cittadini” dal 1974 ad oggi – Ieri…Oggi…Domani… con l’incontro dei lavoratori con i sindaci del comune di Alessandria, i presidenti e i direttori che negli anni si sono succeduti. E’ stata una serata di ricordi con un po’ di nostalgia.
Nell’incontro, nel mio intervento ho ricordato il ruolo dei lavoratori AMIU per il dopo alluvione del 1994 e della collaborazione con il Dr Cosimo Vincenzo Macrì all’epoca Viceprefetto di Alessandria, che era stato molto attivo e presente durante l’alluvione e in particolare per l’attuazione degli interventi per il ripristino della funzionalità delle fognature di Alessandria, determinando l’arrivo in Alessandria da tutta l’Italia di 50 mezzi spurgo per le fognature intasate di fango e rifiuti vari. Per il dopo alluvione il ruolo del personale AMIU è stato molto intenso con turni e carichi di lavoro pesanti e con un totale assenze vicino allo zero per infortuni e malattie. Il personale dell’AMIU ha svolto un encomiabile lavoro ampiamente e unanimemente riconosciuto.
Il periodo dal 1987 al 1996 nel quale sono stato direttore di AMIU è stato interessante e complesso, provo a riassumerlo. Dal 1987 al 1996 i lavoratori AMIU erano dai 110 ai 125, tutti assunti con contratti a tempo indeterminato. L’unico dipendente a tempo determinato era per statuto e normativa il direttore che aveva un contratto triennale rinnovabile. Inoltre la normativa nazionale stabiliva che la rappresentanza legale delle aziende municipalizzate non era del presidente ma del direttore dell’azienda con tutte le responsabilità e conseguenze. In quel periodo il riferimento nazionale delle aziende municipalizzate era la Federambiente con Rubes Triva presidente che aveva operato con costanza per rendere fattibile la proposta che è ancora molto attuale oggi, inerente all’esigenza dell’autonomia finanziaria delle aziende. Infatti la principale fonte di finanziamento era la tassa rifiuti che veniva stabilita e incassata dai comuni. La proposta di Federambiente era quella che dopo l’approvazione dei piani economici e delle tariffe da parte dei comuni il compito dell’incasso doveva essere svolto dalle aziende pubbliche di servizio.
Durane la mia attività di direttore avevo rapporti costanti con il comune di Alessandria, che aveva la proprietà dell’azienda, per i flussi di cassa era il cliente principale, approvava i bilanci aziendali ed era a conoscenza delle delibere aziendali che venivano inviate al comune e inoltre poteva partecipare con un proprio rappresentante alle riunioni della commissione amministratrice dell’AMIU. Il trasferimento degli introiti della tassa rifiuti ad AMIU doveva avvenire con regolarità per non mandare in “sofferenza” AMIU con conseguenti oneri aggiuntivi nel bilancio, oneri che sarebbero poi confluiti sui costi di erogazione del servizio e sul bilancio aziendale. Il mio compito e ruolo nell’interesse dell’azienda era anche quello di far rispettare i tempi di finanziamento delle attività . Penso di aver sempre fatto rispettare i tempi per il pagamento dei servizi prestati attraverso il trasferimento dei flussi della tassa rifiuti, questo senza remore per la mia posizione contrattuale di assunzione a tempo determinato. Devo dire che in quegli anni con il ruolo positivo dei presidenti e dei membri delle commissioni di ammininistrazione dell’AMIU, i termini di pagamento del comune di Alessandria e degli altri pochi comuni per i quali prestavamo i servizi ambientali, sono sempre stati puntuali con risultati e bilanci dell’AMIU positivi. L’azienda non ha mai dovuto pagare interessi passivi per sostenere le spese correnti di erogazione dei servizi.
Dato che AMIU dipendeva economicamente dal servizio prestato alle utenze domestiche e non domestiche che pagavano la tassa rifiuti, nella mia attività i contatti con l’ufficio tributi di Alessandria sono sempre stati assidui e di reciproca collaborazione. Infatti per le categorie di “tassazione” di tutte le utenze ma in particolare per le utenze non domestiche, la quantità dei rifiuti prodotti costituiva un significativo indicatore che veniva monitorato anche con analisi merceologiche dei rifiuti, analisi che attuavamo con il supporto dell’IPLA della Regione Piemonte. In quel periodo il regolamento comunale della tassa rifiuti stabiliva che per le grandi utenze, se i rifiuti prodotti in rapporto alle dimensioni dell’utenza superavano determinati quantitativi, monitorati con servizi dedicati, occorreva rideterminare l’importo economico del servizio prestato.
Negli anni 80′ nei piazzali dei cimiteri dei sobborghi di Alessandria era collocata una benna – contenitore di 6 mc – dove i cittadini e non solo potevano portare liberamente i rifiuti urbani. Tale servizio ho provveduto ad eliminarlo con molte critiche da parte degli utenti e di alcuni Consiglieri del Comune di Alessandria. La spiegazione che i cimiteri non potevano diventare luoghi di conferimento incontrollato dei rifiuti aveva comunque evitato il ripristino del servizio. In quegli anni l’azienda ha realizzato la banca dei materiali riciclabili, incentivando i conferimenti dei materiali riciclabili in particolare carta e cartone, con la consegna agli utenti del servizio, di materiali ottenuti dal riciclo della carta. Inoltre con l’acquisizione del terreno confinante l’AMIU, è stata realizzata con un finanziamento pubblico l’area ancora attualmente adibita al servizio dei conferimenti di materiali riciclabili. Mantenere la competitività dell’azienda era un impegno connesso al contenimento degli oneri che i cittadini di Alessandria pagavano con la tassa rifiuti e in ambito provinciale AMIU è stata la prima azienda che ha ulteriormente meccanizzato con il “monooperatore” il servizio di svuotamento dei contenitori dei rifiuti.
Passando da via Monteverde dove e’ rimasta la sede di AMAG Ambiente vedo con piacere che gli alberi piantumati nel secolo scorso, sono cresciuti e sono prosperosi, mi auguro che lo stesso avvenga per il futuro dell’azienda, nell’interesse: di Alessandria, dei comuni del consorzio di bacino Alessandrino e in ultimo ma non meno importante per il personale occupato, il tutto a vantaggio di un servizio ambientale che minimizzi le quantità di rifiuto indifferenziato da smaltire e che valorizzi adeguatamente i conferimenti e le raccolte differenziate per realizzare un’economia circolare.
Rinaldi Anselmo
direttore AMIU di Alessandria dal 1987 al 1996
12 Febbraio 2025
Commenta per primo