SAGGI

La “maledetta” primavera del 2025

“Maledetta primavera”, cantava a San Remo Loretta Goggi nel 1981. Ma c’è una primavera più maledetta di questa del 2025? Qui non è questione di un perduto amore come per quella Loretta là, anche se […]

ALESSANDRIA

Sistema ferroviario a pezzi. Federalismo a rischio

Le considerazioni dei consiglieri regionali Coluccio e Ravetti, alla fine di una appassionata e documentatissima relazione dell’ing. Angelo Marinoni, così come gli interventi dei rappresentanti del Comune di Alessandria (Gotta e Serra) ci hanno sinceramente […]

POLITICA

Quando votare è una cosa seria

Se si potesse tornare indietro di qualche secolo, la politica dovrebbe imparare dalla Chiesa come selezionare i propri leader. Fra i tanti malanni che affliggono le nostre democrazie, il più grave è il sistema di […]

POLITICA

L’eredità del Papa

Per molti versi Francesco è stato un Papa singolare. Non si tratta solo del fatto che provenisse da un mondo diverso dall’Europa che era la tipica terra della nascita dei papi che lo avevano preceduto. […]

POLITICA

Il vittimismo dei gangster

Le vittime esistono da sempre. Se la storia è stata, come diceva Hegel, il “grande macello”; se la violenza, le sopraffazioni e gli abusi hanno accompagnato il percorso dei secoli, c’è da sempre chi ne […]

DOCUMENTAZIONE

Ricordando Gianni Ferraris

Gianni Ferraris (12 agosto 1951- 10 maggio 2025) è mancato questa mattina. Era stato un collaboratore di Città Futura e poi di alcuni blog e giornali pugliesi. Ha scritto alcuni saggi per il “Quaderno di […]

BLOG & OPINIONI

I tre Michelangeli

Certo, si vola alto, molto alto, ma d’altronde “tanto nomini nullum par elogium”. Ripartiamo dal basso e vediamo un piccolo bambino biondo crinito che, accompagnato dai suoi genitori, entra in una chiesa di Roma. Il […]

VIGNETTE

EDITORIALI

Solvay. Come uscirne in modo degno.

Secondo appuntamento con “Fare scienza di Comunità in materia di Ambiente, Lavoro, Salute   (quattro incontri su storia, ricadute sociali, giuridiche, mediche e ambientali della contaminazione da PFAS) (1)   Se ricordate…. questo dell’ “incipit” è […]

EDITORIALI

Perché celebrare la Resistenza è importante

Sono passati ottant’anni e non è ancora morto: il fascismo è oggi più vivo che mai. E non è solo Mussolini, protagonista di romanzi e film come non sarebbe stato immaginabile un tempo, ma è […]

SBERLEFFI

L'acqua non si vende. L'acqua è pubblica.

Quesito per amministratori

Enunciato:  come arrivare ad una conclusione che demolisce la volontà espressa della maggioranza degli italiani in un Referendum. invece di un consorzio si costituisce una Società per Azioni per la gestione acqua nell’ATO6 i gestori […]

BLOG & OPINIONI

Uno storico non storico

Una volta, nei vecchi tempi, si usava dire: “Historia magistra vitae”. Il che è perfettamente vero, ma bisogna che chi la interpreta sia un personaggio di peso, uno che sa di cosa parla. Ci sono […]

POLITICA

Un ricordo di Guglielmo Cavalli

Da “la Repubblica” del 21 aprile 2025, cronaca di Torino, un bel racconto dell’avvocato Fulvio Gianaria che ricorda un viaggio in Argentina e Uruguay compiuto insieme a Guglielmo Cavalli e promosso da Amnesty International. Ricordo […]

ALESSANDRIA

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Editoriali

  • Mario Draghi alla riscossa

    Torneremo a investire in Europa, in modo massiccio e responsabile. Affronteremo gli interessi consolidati che oggi ostacolano il nostro cammino verso un futuro basato sull’innovazione piuttosto che sul privilegio. E proteggeremo e preserveremo la nostra libertà.» In Portogallo, davanti a capi di Stato europei, Mario Draghi ha stabilito una nuova diagnosi e fissato una rotta. Pubblichiamo il suo appello di Coimbra. A Coimbra, una delle più antiche città universitarie del continente, nel Convento di San Francesco dove si è tenuta oggi l’edizione 2025 del Vertice COTEC, davanti alle massime autorità iberiche e a rappresentanti del mondo economico che conta, Mario Draghi si è impegnato in un discorso particolarmente ficcante e preoccupato.  Oltre agli appelli a investimenti massicci e a un debito comune (entrambe questioni a lui care), l’ex banchiere centrale chiede un’accelerazione della deregulation, uno shock che dovrebbe portare all’abolizione dei privilegi e delle rendite di posizione per sbloccare finalmente la crescita europea di fronte alla minaccia russa e alla rottura trumpista. Questo appello inizia con un monito: “sebbene forte e fondata su un potente mercato unico, l’Unione è anche uno degli attori più esposti alla guerra commerciale, data la sua apertura al mondo. Anche se riuscisse a trovare un [...]

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