Lavoro – 1 Maggio
Interrogazione on.li Fratoianni e Fornaro (Liberi e Uguali) a governo:
A 11 anni dalla strage della Thyssen Krupp di Torino, e dopo 5 gradi di giudizio Perchè non ancora esecutive le pene per i manager tedeschi responsabili del rogo ?
“Vogliamo sapere quali atti ed iniziative il governo italiano abbia assunto in questi primi mesi del 2018 affinché fossero superati tutti i ritardi nell’ esecuzione della sentenza della magistratura italiana sulla strage della Thyssen Krupp di Torino. Perchè è uno scandalo che le autorità tedesche non abbiano ancora reso esecutive le condanne dei manager responsabili del rogo del 2007. “
E’ quanto chiedono, alla vigilia della Festa del Lavoro del Primo Maggio, in un’interrogazione parlamentare di Liberi e Uguali al premier e al ministro della giustizia il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni e il capogruppo dei deputati di Leu Federico Fornaro.
I parlamentari di Leu eletti in Piemonte, ricordano nell’interrogazione tutti i vari passaggi di questa vicenda, da quel 6 dicembre 2007 quando presso lo stabilimento di Torino della Thyssen Krupp , importante azienda tedesca del settore siderurgico, 7 operai morirono ed uno fu ferito durante un incendio avvenuto sulla linea 5 dell’acciaieria;
fin dalle prime indagini della magistratura fu evidente l’inadeguatezza delle misure di prevenzione e di sicurezza presenti. E tutti i vari e complessi passaggi giudiziari nel corso dei 10 anni trascorsi, con i 5 gradi di giudizio della magistratura italiana che hanno evidenziato responsabilità precise nella morte dei lavoratori.
Il 13 maggio del 2016 la Suprema Corte di Cassazione – ricordano infatti Fratoianni e Fornaro – parlando di “loro colpa imponente nel rogo provocato per la totale e consapevole mancanza di adeguate misure di sicurezza” ha confermato le condanne decise dalla Corte d’Assise d’Appello di Torino per i manager sia italiani che tedeschi dell’azienda: 9 anni e 8 mesi per Harald Espenhann, 7 anni e 6 mesi per Daniele Moroni, 7 anni e 2 mesi per Raffaele Salerno, 6 anni e 10 mesi per Gerard Priegnitz e Marco Pucci, 6 anni e 8 mesi per Cosimo Cafueri. Condanne diventate immediatamente esecutive per gli imputati italiani. E il 19 ottobre 2017 la Suprema Corte di Cassazione ha respinto i ricorsi per la riduzione delle condanne. Tuttavia per gli ex manager tedeschi le condanne non sono state ancora rese esecutive dalle autorità della Germania.
Poichè la Repubblica Federale di Germania condivide con il nostro Paese accordi di cooperazione nel settore della giustizia, e condivide lo spazio della Giustizia europea, e poichè nei mesi scorsi fonti del Ministero della Giustizia italiano hanno parlato di ‘costante opera di sensibilizzazione delle autorità tedesche” i, vogliamo sapere se ci sono ulteriori sviluppi – concludono Fratoianni e Fornaro – su una vicenda così umiliante ed offensiva per le famiglie delle vittime, e per l’opinione pubblica del nostro Paese.
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