Battaglia delle Ardennes, Dicembre 1944.
Durante la controffensiva tedesca, un ufficiale tedesco chiese ad uno americano di arrendersi.
La risposta fu semplice e scarna: “Nuts!”
Intendendo con ciò: “Scemenze, scempiaggini”.
Sono passati quasi ottanta anni, ma di “nuts” in questo paese se ne fanno moltissime ogni giorno.
Incominciamo con la bella vicenda di un ministro della cultura che si fa ignominiosamente beffare da una vistosa signora, che è riuscita a far cadere nel ridicolo il detentore di un dicastero che per un paese come l’Italia è fondamentale.
Nuts sono anche le beghe interne ad una maggioranza, che invece di preoccuparsi dei problemi del paese, si disperde giornalmente in sciocchezze.
Nuts non è assolutamente il debito pubblico dell’Italia, che assomma a 3000 miliardi di Euro, in costante aumento, e che, se consideriamo un PIL nazionale di circa 2000 miliardi, significa che il paese deve sganciare ogni anno quasi 100 miliardi di interessi, Euro più, Euro meno.
Sono cifre spaventose che dovrebbero farci riflettere e che dovrebbero far meditare su un risanamento dell’economia che non è alle viste.
È meglio non parlare di istruzione, sanità e sviluppo quando sembra che le poche risorse disponibili ci siano regalate dall’Europa, spesso vista come una mucca ben popputa,
L’unico vero intento di un governo, sia esso di Destra o di Sinistra, dovrebbe essere quello di assicurare il welfare dei suoi cittadini, che però sembra essere un miraggio che si allontana sempre più.
Tra un po’ ci troveremo a frugarci nelle tasche e vi troveremo, miserevolmente, delle Nuts che in inglese significa pure “noci”.
E così sia.
Viator
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