Campioni

In questo momento lo sport italiano risplende di due stelle di assoluto valore mondiale.

Visto che il tennis è una mia passione ed inoltre lo sport che ho praticato di più, non si può fare a meno di nominare Jannik Sinner, attuale numero uno nelle classifiche mondiali, che in questo ultimo anno ha avuto un’ascesa clamorosa nel mondo del tennis, sino a vincere due slam nel 2024, Australian ed US Open.

Un risultato di tutto rispetto per un ragazzo che viene da una regione estrema dell’Italia, quale l’Alto Adige, che sino a 14 anni non parlava l’italiano e che adesso si destreggia in tutto il mondo facendo base a Montecarlo.

Molti lo mitizzano, ritenendolo superiore ai mitici Pietrangeli e Panatta, altri hanno qualcosa a che dire sul suo presunto uso di dopanti e sul fatto che la sua residenza fiscale è a Montecarlo.

Ma in generale i chiaccheroni della TV si sono impadroniti del personaggio che, partendo da un fisico sgraziato simile ad un fenicottero, ha saputo costruirsi un percorso di vita tutta sua, fidanzandosi (quale scandalo!) con una piacente ragazza russa.

Per i giornalisti tutto fa brodo ed anche questo personaggio, a volte un po’ scontroso, può rappresentare un modo di vender notizie e italianità a buon mercato.

Lui, comunque, se ne sta al vertice del mondo del tennis…

Un altro giovane che dà lustro all’Italia è Pecco Bagnaia, il motociclista campione del mondo, che continua a vincere e convincere su tutti i circuiti.

Serio, forse un po’ grigio nella sua vita privata, con la “brutta” abitudine di farsi accompagnare da fidanzata, sorella e familiari in tutto il mondo, dà un tocco piemontese a questo sport con tutto il suo essere ordinato, programmatore e saggio: si vede anche da come guida…

Poche chiacchere, molti fatti, anche lui attualmente numero uno al mondo, ma sempre pronto a mettersi in gioco.

Il classico bravo ragazzo di una volta.

Ma l’Italia, quella di oggi, si merita questi campioni?

Direi proprio di no, visto che da Roma verso nord e verso sud circola un’aria di provincialismo cronico che ricorda il periodo post-bellico.

Politici, amministratori locali di destra, sinistra, centro, si collocano, a mio avviso, su un livello basso, molto basso e le istituzioni, di cui si parla tanto, non sono rispettate, come nella seconda parte del Novecento.

La belle parole ammantano i fatti reali, è questo il grande problema dell’Italia, a parte qualche eccezione.

I fatti li fanno sui campi da tennis e sui circuiti, Sinner, “il peccatore”,  e Pecco, che rappresentano una solidità rispettata dagli stranieri, mitizzata dai media indigeni e avviluppati in una falsa bandiera tricolore da chi vuol trarne vantaggio.

Viator

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*