“Occorre una risposta forte e democratica a coloro che denigrano l’impegno politico personale, che ritengono di avere la verità in tasca senza studiare, approfondire, sudare su documenti e mozioni. Soprattutto devono essere emarginati quelli del “una tessera dei Verdi non si nega a nessuno” perchè così facendo, si pensa solo a raccattare qualche soldo e, forse voti, ma non si crea nulla di stabile. E la lotta antinucleare ci insegna proprio questo: “Si opera non per ostacolare o distruggere percorsi energetici comunque discutibili, …. si opera per una energia più pulita, senza scorie e senza danni collaterali per natura e salute. E…ditemi se è poco”
(tratto dal discorso di Massimo Scalia tenuto in via Assietta 13 a Torino il 5 gennaio 1985 in piena campagna antinucleare)
…
Stiamo ancora chiedendoci come è stato possibile avere oggi, nel 2025, qualcuno (l’attuale coportavoce di Europa Verde Piemonte) che, di fatto (1), per tre volte, quindi per quasi dieci anni, è riuscito a farsi eleggere alla massima rappresentanza “green” regionale, prima con Tiziana Mossa, poi con Mariella Grisa e, infine, con Arianna Nardon, ora coportavoce – parte femminile – di EV Piemonte.
Niente di che. Si può tutto e sicuramente a termini di regolamento ciò è possibile ma è il significato che conta. E lo possiamo dire perchè, con Mauro Cattaneo e Marcello Libener (più altri tra Gigi Poggio), quando è toccato a noi rappresentare il movimento “verde” nelle istituzioni, lo abbiamo fatto con dedizione, passione e, soprattutto, sapendo che si era “prestati” alla politica attiva. Tanto è vero che, tutti e tutte, abbiamo rispettato la giusta rotazione a metà mandato.
Ma parliamo della preistoria della politica, quella immediatamente successiva alla crisi generale dei partiti di inizio anni Novanta, per cui, come scrive spesso l’amico Piero bottino “potremmo sbagliarci“. Ciò che però non ammettiamo è che non si risponda alle PEC inviate da iscritti regolarmente registrati (è successo più volte nel 2022 e nel 2023 e anche in questi ultimi mesi) sia ai livelli locali che nazionali e, soprattutto, che non si informino gli iscritti di eventuali ritardi o difficoltà rispetto alle registrazioni delle tessere stesse. Quasi come se ci fosse l’intenzione di arrivare a congressi e assemblee importanti con un po’ di zavorra in meno. Ecco….il termine “zavorra” è quello giusto. Proprio quello a cui faceva riferimento il già senatore dei Verdi Massimo Scalia (2) nel lontano 1985, quando condivise con noi “attivisti per una energia migliore, più competitiva, non pericolosa per ambiente e salute” , snervanti sit-in presso il Consiglio Regionale piemontese in via Alfieri a Torino o, direttamente in aula consiliare regionale, per quanto era possibile, con le regole di allora.
E’ per questo che si è iniziato l’Editoriale con un suo pezzo, insieme “ricordo carissimo” ed auspicio per un futuro più “green”.
Si sta discutendo molto poco, infatti, della scelta fatta dall’amico Bonelli e dalla dirigenza di questi ultimi anni di diventare “una cosa unica” con Sinistra Italiana, anche perchè i risultati sembrano dare ragione ad Angelo e ai suoi collegati più stretti. Ma, a parer nostro, sarebbe utile una riflessione, anche mantenendo rapporti stretti con forze marcatamente figlie della “vecchia sinistra” o anche con altre meno “definite” come FFF Friday for Future o Extinction Rebellion oppure, ancora, l’ampia area Radicale presente sotto molti aspetti o, perchè no, quella “lavorista” più vicina alle sigle sindacali classiche e non. Un mondo tutto da esplorare e da considerare “insieme” , non da delegare ad un gruppo dirigente ristretto e chiuso nelle “segrete stanze”.
Siamo duri e crudi nelle affermazioni ma l’impressione è proprio quella. Esattamente noi di CittaFutura abbiamo salutato con interesse la ricomparsa “con forza e coraggio” di una componente “green” molto utile al miglioramente dell’attività politica locale, ovviamente in ambito di centrosinistra, più o meno organico. L’abbiamo detto e scritto più volte… ricevendo però diffidenze e definizioni di competenze e aree di influenza che non invogliano certo a fare un salto di qualità. Di questo ce ne rammarichiamo e, soprattutto, ci preoccupiamo per il continuo turn/over che (dal loro glorioso inizio nei primi anni Ottanta) ha sempre caratterizzato la presenza in politica attiva del movimento “verde”. Sono migliaia (non centinaia, davvero migliaia, purtroppo) le cittadine e i cittadini che si sono impegnate/i per una parte della loro vita nell’agone “green” per trovarsi spiazzate/i da qualche arrivista di turno, che non da’ sufficienti informazioni, non rispetta gli iscritti, non comunica (o comunica parzialmente)…. Davvero un comportamento imbarazzante, che forse potremmo trovare “normale” in altre compagini politiche ma che non è ammissibile in ambito “green”.
Pasquale Cavaliere a fine anni Novanta dello scorso secolo, ricordando una frase simile di Alexander langer, era solito ripetere che “ci siamo voluti troppo bene, ci abbiamo creduto troppo...” ma. evidentemente, quello in cui credevamo non era patrimonio comune di tutte / tutti, perchè – molto prosaicamente – quando bisogna fare i conti con la realtà “ognuno tira l’acqua al suo mulino”.
Noi non siamo fra questi e, mantenendo comunque l’iscrizione ad Europa Verde, sperando che “essere iscritti” serva a qualcosa, promuoviamo con piacere chi fa della comunicazione, dell’informazione sul territorio, della presenza puntuale sul campo i suoi punti cardinali. Questa proposta “green” la presentiamo con umiltà e spirito di servizio, sperando che serva a ravvedere chi vede nemici ovunque, anche a casa sua.
(1). Il riferimento va all’attuale coportavoce Mauro Trombin, prima tesoriere unico regionale, poi per due volte coportavoce diretto. Ripetiamo…nella speranza di una maggiore apertura e di minor timore di chi potrebbe essere di aiuto per tutto il movimento e non motivo di “rottura” o “perdita di tempo”.
(2) Massimo Scalia è in fotografia in compagnia del già ministro “green” Edo Ronchi (in home page)
…
Movimento Green
(proposta pubblicata nei media principali e all’attenzione di tutte/tutti gli ambientalisti/ecologisti responsabili del loro compito e ben consci delle complessità del mondo odierno)
Principi e Organizzazioni territoriali
TITOLO 1 PRINCIPI
Art.1: Dichiarazione sui principi ispiratori
1) La Terra è il luogo dove la vita si esprime in tutte le sue forme, il luogo dove la razza umana ha l’obbligo di salvaguardare e difendere ogni sua forma vivente e di tutelare gli equilibri ambientali e sociali che uniscono tra loro gli umani gli altri animali, la natura e le buone opere.
2) MOVIMENTO GREEN, di seguito nominato anche “Movimento” è formato dall’insieme di Associazioni Ecologiste, Naturaliste , Animaliste, Pacifiste, Antinucleariste, e singoli cittadini la cui massima espressione si fonde nella Nonviolenza, individua nel Movimento Green, l’aggregazione politica, coerente con la proprie scelte di vita attiva.
La scelta di essere Movimento accoglie con maggiore incisività:
- a) la capacità di uno sviluppo culturale e politico nella società e nelle istituzioni con l’obbiettivo cardine di favorire il ripristino degli equilibri dell’ecosistema terrestre.
- b) l’azione politica contro le discriminazioni sociali, razzismo, violazione dei diritti umani.
- c) Una maggior consapevolezza culturale in favore della solidarietà, l’accoglienza e l’inclusione.
- d) la salvaguardia della Natura in tutte le sue declinazioni.
- e) Foreste, brughiere e mari trattengono la CO2 e aiutano a combattere il riscaldamento globale. Dobbiamo quindi dare loro spazio e tutelarli. Dobbiamo permettere alla natura di espandersi nuovamente. La nostra natura è in grado di autoregolarsi, per questo vogliamo rinaturalizzare i territori ed ampliare le zone di protezione
3) Il nostro mondo oggi in rotta di collisione tra l’attuale sistema economico dominante, basato sulla crescita illimitata e lo stato dei sistemi ambientali e sociali del mondo, giunti a livelli critici molto preoccupanti.
- La conoscenza scientifica che abbiamo acquisito ci dimostra, in maniera chiarissima che le basi fondamentali dei sistemi naturali della Terra (stato del sistema climatico, ciclo dell’acqua, dei suoli, degli oceani, della biodiversità, dei grandi cicli biogeochimici del carbonio ) hanno consentito l’evoluzione della nostra specie e il suo elevato grado di civiltà.
- Queste basi fondamentali per la vita sulla terra, sono stati profondamente modificati, sono tutte “malate”, con forte rischio vitale, dalle conseguenze sconosciute, la cui umanità non è in grado di fronteggiare.
- La Natura ci chiama ad agire, con rapidità, coraggio e determinazione per un nuovo stile di vita.
- Investiamo tutto per un’economia del prendersi cura, un’economia della condivisione, del rispetto e della salvaguardia dei beni comuni, senza una Natura sana non possiamo avere aria per respirare, acqua per bere, cibo per mangiare, nonché il processo della fotosintesi che fornisce l’energia per essere vivi.
- Una sfida che deve e può essere condotta a tutti i livelli, infatti, segnali formali non mancano, proprio agli inizi del 2022 il Parlamento italiano ha approvato due inserimenti molto importanti nella nostra Costituzione:
- l’articolo 9, dove è stato aggiunto ai principi fondamentali della Repubblica italiana, quello relativo alla “ tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”.
- l’articolo 41, prevede che l’iniziativa economica del nostro paese non possa svolgersi “in modo da recare danno alla salute e all’ambiente” e deve perciò essere indirizzata e coordinata a “fini ambientali” oltre ai già previsti fini sociali.
- Sessanta milioni di italiani, per soddisfare tutti i bisogni, necessitano di una energia in termini di sussistenza pari a 5,3 Italie, consumiamo troppo e sprechiamo di più, inoltre sono presenti profonde disuguaglianze, infatti: I Dati Istat ci dicono che, nel 2022 in Italia 2,18 milioni di famiglie sono in stato di povertà assoluta, in aumento rispetto a 1,9 milioni del 2021, che complessivamente riguardano 5,6 milioni di individui, di cui 1,4 milioni sono bambini.
- La Distruzione ambientale e l’ingiustizia sociale sono due temi centrali che condizionano fortemente il nostro futuro e necessitano di una fenomenale inversione di rotta, ma la transizione ecologica purtroppo viaggia molto lentamente con poche azioni sistemiche concrete. Dobbiamo accelerare.
- Il mese di giugno 2024 è stato il più caldo di sempre, i limiti che ci eravamo imposti alla COP21 di Parigi di 1,5°C rispetto all’era preindustriale sono stati superati, il motivo è semplice abbiamo continuato ad immettere in atmosfera CO2 in abbondanza, fregandocene delle conseguenze catastrofiche che subiamo e subiremo ancora di più chissà per quanto tempo, se non ci imponiamo delle regole ferree oggi.
- A tal proposito preme sottolineare che:
Degli 8 miliardi di abitanti del Pianeta, il 10% possiede i tre quarti della ricchezza che generano a sua volta il 48% delle emissioni di gas serra. La restante popolazione mondiale gestisce una piccolissima parte della ricchezza che non permette di fronteggiare gli eDetti dei cambiamenti climatici, subendo siccità, guerre e migrazione dai loro paesi di origine.
Ci troviamo nel bel mezzo di un’emergenza in scala planetaria che noi stessi abbiamo creato.
- Una civiltà meravigliosa, estremamente creativa, stimolante, ma confusa che dovrà intraprendere straordinarie trasformazioni in prossimi decenni.
Dobbiamo:
- porre fine alla povertà estrema per miliardi di persone.
- arrestare la crescita della disuguaglianza.
- avviare una transizione energetica da fonti rinnovabili.
- avvalorare ogni forma di alimentazione sana con cibo sano.
- ridurre la crescita demografica globale applicando la formula del benessere sociale attraverso compensazioni di “citizen fund”.
- ridurre i consumi in tutte le sue declinazioni, sviluppando azioni sistemiche di economia circolare ad ogni livello produttivo.
- superare le divisioni, lo sfruttamento neocoloniale e finanziario, le disuguaglianze storiche e la sfiducia tra le nazioni per affrontare le emergenze sul lungo termine.
- realizzare una trasformazione sistemica della società, nello spazio di decenni e non di secoli.
4) In Italia l’assenza di una strategia energetica, ha espresso equivoci aspetti sul mancato posizionamento nella transizione energetica.
- La politica deve assolutamente scindere il prezzo dell’energia quella prodotta da centrali elettriche inquinanti (gas, carbone, petrolio), dall’energia elettrica generata da impianti solari, eolici e idroelettrici.
Il fabbisogno energetico in forte crescita con il prezzo dell’energia dipendente dalle fluttuazioni del Gas legato a problematiche geopolitiche non agevola la transizione ecologica .
Il costo instabile dell’energia non consente sicuramente lo sviluppo e la crescita della mobilità elettrica sia essa condivisa che privata.
- Il parco auto circolante su strada in Italia con 52,7 milioni di autoveicoli. Secondo solo al Lussemburgo, di cui il 99% è costituito ancora da motori endotermici.
A seguito di politiche scettiche sull’applicazione di una CarbonTax, e degli alti costi delle auto elettriche, conseguenza di scelte politiche energetiche discriminatorie nei confronti delle fonti rinnovabili, rende la transizione ecologica e la neutralità climatica del 2050 un obbiettivo difficile da raggiungere.
A tal proposito, ricordiamo che, l’Italia è sotto procedura di infrazione per mancato rispetto delle direttive europee sulla qualità dell’aria, infatti, l’immissione in atmosfera delle particelle sottili PM2,5 nelle città ,risulta essere la concausa scatenante della morte precoce per problemi alle vie respiratorie per 50 mila italiani ogni anno.
- Il Movimento , si impegna a promuovere politiche che conducono alla necessaria riduzione della circolazione delle auto private incentivando una mobilità ecologica delle persone e delle merci.
- Il Movimento si impegna a promuovere iniziative politiche per il ripristino delle ferrovie sospese, e la costruzione di nuove, è favorevole ad una gestione nazionale del trasporto ferroviario regionale.
Prerogative cardine delle politiche Green del Movimento. la disincentivazione dell’uso dell’auto privata, privilegiando un servizio pubblico efficiente su ferro , elettrico /idrogeno, cadenzato negli orari e desiderabile economicamente.
Si fa inoltre presente che
- Il Movimento, è contrario all’autonomia diDerenziata delle Regioni, e ritiene risolutivo per il ripristino di una sanità pubblica eDiciente e rispettosa della dignità delle persone una gestione non più regionale, ma dello Stato.
- . Il Movimento, è contrario all’inserimento del nucleare e del gas nella tassonomia europea, in Italia ben due referendum hanno scelto di dire no alle centrali nucleari.
- Il Movimento è’ contrario alla realizzazione di “mini centrali atomiche da 300 MW” per sopperire alla carenza energetica.
Ricordiamoci che:
- “La Sindrome di Nimby” è già un problema l’individuazione del deposito nazionale delle scorie nucleari, immaginiamo cosa potesse succedere in Italia se ogni città, ogni azienda energivora decidesse di installare una di queste centrali.
Siamo Ovviamente contrari alla realizzazione di impianti di stoccaggio della CO2 nel sottosuolo e alla trasformazione del metano liquido, cosiddetti “rigassificatori” al largo delle nostre coste (Ravenna, Piombino, Savona), Investimenti strutturali che alimentano ancor di più l’uso di fonti energetiche provenienti da fonti fossili, ci allontana sempre di più dalla transizione ecologica del Green Deal europeo .
- Lo sviluppo delle Comunità Energetiche deve essere ampliato inserendo a sistema anche soggetti fornitori nati in data antecedente la data dell’entrata in vigore del decreto ministeriale del 31 marzo 2023.
- La produzione di energia dal sole, dal vento e dall’acqua, sono fonte gratuita di energia, ma un “nemico” duro da sconfiggere rappresentato dalle lobby del petrolio e dai governi che li sostengono, ne rallentano lo sviluppo, che non può essere frenato da inutili perdite di tempo legalizzati a colpi di maggioranza parlamentare.
- Movimento Green si impegna a promuovere ogni aspetto politico, culturale e sociale per lo sviluppo di energie rinnovabili a prescindere dai luoghi, non abbiamo più tempo per discriminare un territorio piuttosto che un altro, il buon senso e la razionalità deve prevalere in tale scelta.
5) Il Movimento ritiene ingiuste ed antidemocratiche le leggi che individuano nel dissenso e nella disobbedienza civile la soluzione per soDocare la protesta democratica di un Paese civile; pertanto, promuove azioni politiche e democratiche per l’abolizione della legge n. 199 del 30 dicembre 2022, (anti-rave) e la legge n. 6 del 22 gennaio 2024, ossia la cosiddetta (legge eco-vandali o eco proteste)
6) Il Movimento, nella propria azione politica, applica il principio della nonviolenza rifiutando ogni forma di violenza diretta o indiretta è contro le guerre, contro l’abuso d’uDicio e alle leggi che ne vorrebbero il declassamento, contro ogni sopruso di ogni essere sia animale che vegetale, contrario all’uso delle armi, e riconosce nell’ONU la massima autorità mondiale per regolare gli equilibri politici, economici e ambientali del pianeta.
7) Il Movimento si impegna a promuovere attività culturali sociali e lavorative per lo sviluppo di una agricoltura biologica, si impegna ad aviare iniziative e proposte di legge per il benessere degli altri animali, avviando una serie di progetti atti a ridurre l’utilizzo degli allevamenti intensivi, veri e propri lager che oDendono la natura umana per il dolore aDlitto agli altri esseri senzienti.
8) Il Movimento è contro la vivisezione ed è favorevole ad una ricerca scientifica senza “animali da laboratorio”, contro la caccia e contro la pesca industriale, contro ogni forma di spettacolo e tradizioni che usano animali non umani .
9) Il Movimento applica il principio della parità di genere ove sia possibile, tale modello sarà applicato nelle rappresentanze istituzionali e tra gli organi direttivi del Movimento, individua nel principio di sussidiarietà il modello ideale del buon governo.
10) Il Movimento sostiene l’integrazione dei popoli migranti creando corridoi umanitari sicuri, opportunità di inserimento nelle società occidentali con il lavoro e benessere sociale nel rispetto delle leggi europee. Si impegna con la realizzazione di progetti a contribuire nella cooperazione internazionale per lo sviluppo dell’economia nei paesi di provenienza nel rispetto dei principi e dei valori di cui il Movimento è portatore .
11) Il Movimento ritiene che le Comunità Green territoriali, siano la base del dialogo per una crescita del Movimento, una politica che dal basso viene proiettata verso le istituzioni.
12) Il Movimento promuove la formazione di gruppi culturali e politici territoriali in cui la vita quotidiana, impregnata dagli ideali a cui il movimento si ispira, sviluppando un nuovo paradigma e stile di vita.
Dal condominio al quartiere, dai piccoli Comuni alla Città, da gruppi di famiglie agli Eco Borghi, insieme, uniti per un modello di vita ecologista.
Articolo 2: Adesione al Movimento Green
Il Movimento è formato da singoli cittadine e cittadini di qualsiasi etnia, cittadinanza e religione nonché da Associazioni locali, nazionali ed europee ,
Le Associazioni aderenti sono rappresentati da due rappresentanti di genere diverso
L’iscrizione al Movimento, implica la piena accettazione dei Principi e dei valori a cui si ispira il Movimento .
L’iscritto ha diritto di partecipare all’attività del Movimento manifestando liberamente la propria opinione e la propria critica sugli argomenti in discussione ad ogni livello, ha altresì il diritto di voto, nelle sedi e secondo le modalità previste.
La quota associativa è intrasmissibile, ed è fissata per i giovani da 16 a 26 anni nella somma di 10,00 euro, 25,00 euro per i singoli cittadini , e 50,00 euro per le Associazioni, scade il 31 dicembre di ogni anno.
Il Movimento riconosce a chiunque entri in relazione con esso il diritto al rispetto della vita privata e alla protezione dei dati personali che lo riguardano in conformità ai principi del codice della privacy, come previsto e disciplinato dal d.lgs. 196/2003 e successive modifiche, alle norme ad esso collegate nonché ai provvedimenti dell’autorità garante.
Gli iscritti possono costituire Forum tematici, finalizzati all’elaborazione e alla proposta programmatica e aperti alla partecipazione di simpatizzanti.
Gli Iscritti possono decidere per motivi di lavoro, studio, o altro, di aderire ad una comunità provinciale diversa dal luogo di residenza.
Art. 3: le Comunità
La rappresentanza territoriale delle comunità provinciali denominata “Comunità della Provincia di………… del Movimento Green” è costituita da almeno 20 iscritti.
A bis) Le Comunità comunali del Movimento sono costituite con un minimo di dieci iscritti ed eleggono due rappresentanti di genere diverso in qualità di membri effettivi dell’esecutivo provinciale
L’Assemblea degli iscritti provinciale , elegge due portavoce di genere diverso e l’esecutivo provinciale, i candidati a portavoce ed i candidati all’esecutivo che avranno raggiunto il maggior numero di preferenze formeranno il direttivo della Comunità provinciale. esso è formato oltre che dai due portavoce, da un minimo di 10 persone elette durante l’assemblea. L’esecutivo provinciale si rinnova ogni 2 anni.
La Comunità Green provinciale costituita, ha diritto di rappresentanza con i coportavoce e due membri dell’esecutivo eletti in ambito assembleare a rappresentare la Comunità provinciale all’interno dell’esecutivo regionale ed hanno diritto di voto.
L’assemblea provinciale della comunità Green elegge inoltre due rappresentanti di genere diverso ove possibile, in qualità di delegati con diritto di voto al Consiglio Regionale delle comunità Green ed elegge inoltre 4 delegati a rappresentare la Comunità Green provinciale all’assemblea e al Consiglio Nazionale del “Movimento Green”
L’esecutivo della Comunità Green provinciale elegge il tesoriere tra i membri dell’esecutivo e comunica la costituzione dell’associazione denominata Comunità del Movimento Green della provincia di appartenenza all’agenzia delle entrate territoriale.
Il Tesoriere ha il compito di redigere bilanci entro il 30 dicembre.
I fondi provenienti dalle iscrizioni alle Comunità provinciali , donazioni in denaro, e beni mobili , verranno versati su un apposito conto corrente (intestato alla Comunità del Movimento Green provinciale) della Banca Etica o similari territoriale più vicina.
il 60% di tali entrate resta alla Comunità provinciale, il 20% verrà versato alla Comunità regionale ed il restante 20% della Comunità Green Nazionale, donazioni di beni immobili restano in carico alla Comunità provinciale.
Gli Iscritti al Movimento, possono costituire GAS e Comunità Green Agricole biologiche, in cui lo stile di vita, le coltivazioni e l’approvvigionamento dei beni alimentari e non, promuovano i principi in cui il movimento si fonda e sono di diritto rappresentati nell’esecutivo provinciale con due iscritti ove possibile di genere diverso.
Articolo 4: L’Assemblea ed Il Consiglio delle Comunità del Movimento Green regionale:
Il Consiglio regionale è formato di un minimo di 3 Comunità Green provinciali, di cui una rappresenti il capoluogo di Regione. Esso comprende i rappresentanti provinciali all’esecutivo regionale nonché i delegati provinciali al Consiglio regionale. I portavoce Regionali ed il tesoriere saranno eletti tra i candidati presenti all’assemblea del Consiglio regionale costituente, si riunisce almeno una volta al mese su richiesta dei portavoce o di una Comunità provinciale, si rinnova ogni 2 anni.
L’assemblea regionale del Movimento Green Regionale si riunisce almeno tre volte ogni anno, su richiesta dei due portavoce regionali o di almeno due Comunità Green provinciale, è composta dai due portavoce regionale, dai membri del Consiglio regionale e dagli iscritti nella Regione.
L’assemblea ed il Consiglio regionale eleggono in qualità di moderatori coordinatori dei lavori assembleari, due candidati di genere alla presidenza del Consiglio e/o dell’Assemblea regionale del Movimento Green.
L’Assemblea regionale del Movimento Green elegge due delegati all’esecutivo nazionale.
I portavoce regionale ed il tesoriere daranno comunicazione all’agenzia delle entrate territoriale del capoluogo di regione. Della costituita Comunità del Movimento Green regionale
Articolo 5: l’Assemblea nazionale
L’Assemblea nazionale delle Comunità Green si costituisce con almeno 5 regioni costituite, si riunisce almeno 3 volta ogni anno, ed è composta dai Consigli regionali del Movimento Green di ogni Regione, ed un massimo di 4 delegati per ogni Comunità Green provinciale.
L’Assemblea elegge due candidati di genere diverso alla presidenza del Movimento Green,
L’Assemblea elegge i due portavoce ed il tesoriere
L’Assemblea nazionale delle Comunità Green può essere convocata dai due portavoce nazionali o da una Comunità Green regionale con almeno 30 giorni di preavviso da comunicare a tutte le Comunità Green regionali e provinciali connessi in rete.
Articolo 6: ECOSOCCORSO
Le iniziative politiche promosse e sostenute da una singola associazione aderente al Movimento Green (manifestazioni, presidi, flash mob, raccolta firme. Ecc.) se richieste ai portavoce provinciali, e approvate dall’esecutivo provinciale, saranno supportate dalla partecipazione più ampia possibile dei singoli iscritti e delle altre associazioni aderenti anche in ambito regionale al Movimento , sotto l’emblema del Movimento Green a supporto dell’Associazione collegata alla Comunità Movimento Green provinciale.
Richieste di Ecosoccorso di ambito nazionale dovranno essere approvate dall’esecutivo nazionale su richiesta dell’esecutivo regionale interessato.
Le Comunità Green tutte dovranno contribuire sulla base della disponibilità economica a disposizione, alle spese sostenute dalla comunità provinciale che ha promosso l’iniziativa con richiesta di Ecosoccorso
Articolo 7: Elezioni amministrative (comunali, provinciali, regionali), politiche nazionali ed europee
Le comunità Green siano esse comunali, provinciali , regionali, possono decidere di partecipare alle competizioni elettorali previo approvazione dei rispettivi Consigli responsabili di competenza, per elezioni amministrative si potranno presentare liste civiche ecologiste con il logo uDiciale del Movimento, integrato dalla scritta “lista civica”, per elezioni politiche nazionali ed europee la scelta è demandata al consiglio nazionale del Movimento.
Gli eletti in ambito amministrativo locale/ provinciale e regionale , nello svolgimento del loro compito istituzionale, renderanno partecipe con cadenza periodica i rispettivi esecutivi di competenza territoriale, se comunali l’esecutivo provinciale, se regionale l’esecutivo regionale.
Gli eletti che percepiranno una indennità superiore a 1.000,00 euro mensili potranno contribuire al sostentamento economico della politica del Movimento, versando una quota pari al 25% dell’indennizzo alla Comunità Movimento Green provinciale a cui l’eletto è iscritto. Tali entrate saranno a loro volta redistribuite secondo il principio esposto nell’articolo 3 comma f.
Articolo 8: Codice etico
Gli iscritti a tutela dell’immagine e dei valori a cui si si spira il Movimento devono:
- mantenere comportamenti nonviolenti all’interno del Movimento, nelle istituzioni, nella dialettica, nei rapporti con gli iscritti ed interlocutori politici di altre realtà politiche.
- Non possono candidarsi in liste di partiti politici o civiche che esprimono contrarietà ai valori e agli ideali del Movimento.
- Commettere reati che ledono i valori del Movimento
- Non possono assumere ruoli di rappresentanza ne politica né istituzionale le persone che per il ruolo svolto nella vita personale, implichi un palese e concreto conflitto d’interesse rispetto ai valori del Movimento.
- I candidati nelle liste civiche devono evitare spreco eccessivo di denaro durante le campagne elettorali, mantenendo una certa sobrietà.
- Gli eletti che hanno ruoli amministrativi (Sindaci, vicesindaci, Sindaci metropolitani, Presidenti di Regione, di Province, Assessori etc.), si impegnano, ad ostacolare qualsiasi forma di reclutamento del personale non basata su principi meritocratici, riconoscimento dei meriti e delle competenze professionali sulla base dei propri curricula; ad evitare spese futili che gravano sul bilancio e, quindi, sulla collettività.
- L’esecutivo provinciale e/o regionale se già costituito, a cui l’iscritto ha aderito, dopo aver espletate le necessarie verifiche sulla violazione dei valori etici, basate anche sul metodo del contradditorio, potrà espellere, togliendogli qualsiasi incarico interno ed esterno al Movimento. Lo stesso; chiunque sia coinvolto in qualsiasi forma di corruzione attiva o passiva e continui ad essere avverso ai nostri valori e alla Natura.
Commenta per primo