Ce ne eravamo già accorti e ne abbiamo avuto una riprova…”Bella Ciao” canzone che incarna il meglio dell’antifascismo militante, che ricorda il sacrificio di molti italiani e non che ebbero il coraggio di organizzarsi, affrontare a viso aperto “Repubblichini” e Nazisti delle SS, della Gestapo e delle varie truppe tedesche dislocate in Italia (non a caso definiti “invasori” nel testo di “Bella Ciao”), dà fastidio…irrita al solo accenno di tre/quattro note caratteristiche, ben conosciute da tutti i democratici. Ma perchè tanto livore? Perchè una canzone porta a reazioni assolutamente criminali come quelle che hanno causato a Roberto Giordanelli una decina di giorni di prognosi riservata. Un trillo di un telefono, un refrain che favorisce un momento di spensieratezza collettiva, forse anche “didascalica” con Roberto a spiegare, in qualche modo, ai ragazzini che quella canzone ha un valore particolare e che il solo “ricordarla” rinforza lo spirito antifascista autentico che dovrebbe essere in ognuno di noi.
Ma pare non sia così. A qualcuno questa canzone, così come tutte le altre canzoni dei partigiani, di qualunque colore fossero, uniti nel comune intento di cancellare gli orrori del fascismo e gli errori gravi che ci portarono ad una guerra disastrosa, non piace. E non piace perchè si rende conto che la strada per il potere di destra , quello che sdogana tutto e vuole riabilitare il “Ventennio” non è ancora sgombra. Anzi, dalle reazioni che ci sono state (anche a livello parlamentare con prese di posizione di Federico Fornaro e della sen. Pirro per i Cinque Stelle, tra gli altri) si è ottenuto l’effetto opposto. La solidarietà a Roberto Giordanelli ha un significato ben maggiore della vicinanza in presenza di una aggressione grave, vuol dire compattezza, voglia di riorganizzarsi, di saper rispondere alle domande di oggi con lo spirito dei Resistenti, quasi un incitamento alla reazione e alla partecipazione. Infatti, lo sminuire la gravità dell’atto, derubricandolo a un generico fatto di cronaca, oltre a non corrispondere a verità, ne eliminerebbe tutto il significato politico, caratterizzato dall’odio cieco per una ideologia e per tutti coloro i quali la rappresentano. Qui di seguito alcune prese di posizione, fra le centinaia registrate in questi giorni, a cui si associa la Redazione di “Città Futura” con tutta l’associazione di riferimento. All’amico Roberto tutto l’affetto e il sostegno possibile. Tanti anni di comune interesse e partecipazione all’agone politico ci porteranno sicuramente a qualcosa di più di queste poche righe e…pertanto attendiamo con piacere Roberto in Redazione, graditissimo ospite che, più che ripetere la sua triste vicenda, ci porterà quello spirito combattivo e, comunque, sempre concreto e responsabile, che gli conosciamo.
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COMUNICATO STAMPA. CGIL ALESSANDRIA
La CGIL Camera del Lavoro provinciale di Alessandria, appresa la notizia di una aggressione di matrice fascista avvenuta in Alessandria, esprime la propria solidarietà a Roberto Giordanelli, vittima di un atto di violenza
intollerabile e allarmante per la natura squadristica dello stesso.
Il fatto che un atto del genere sia accaduto in un locale pubblico del centro cittadino ci permette di auspicare che venga fatta chiarezza sull’identità di chi ha assalito Roberto e che lo Stato possa agire di conseguenza.
Non vogliamo pensare nemmeno per un momento che si possano ripetere dinamiche di violenza “politica” che devono essere archiviate definitivamente insieme a gli anni più cupi del secolo scorso.
Alessandria, 4 aprile 2025
La Segreteria della Camera
del Lavoro Cgil Alessandria
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Egregio Direttore,
Noi di Nuova Unione Popolare, avendo appreso la notizia, volevamo esprimere tutta la nostra più sincera solidarietà a Roberto Giordanelli per il meschino atto di violenza del quale è stato vittima nei giorni scorsi.
A lui va tutto il nostro affetto e tutta la nostra vicinanza, nella speranza che possa riprendersi al più presto dimenticando in fretta questo inspiegabile episodio.
Auspichiamo che le forze dell’ordine possano fare luce su quanto accaduto in breve tempo e punire adeguatamente il vile aggressore.
Ci teniamo a ricordare che il fascismo è una piaga che va debellata con tutta la fermezza e la caparbietà possibili. Gesti sconsiderati e pericolosi come questo non vanno sottovalutati né banalizzati e, di certo, non va scissa la matrice politica in quanto è proprio sulla base di questa ideologia malsana e perversa che episodi come questo hanno luogo ormai anche nella nostra città.
Agli scettici e a coloro portati a semplificare quanto accaduto rammentiamo che diverse leggi e la stessa nostra costituzione condannano l’essere fascista in Italia. Cantare un canto come Bella Ciao o addirittura dichiararsi Comunista invece non infrange alcuna legge né va in contraddizione con la carta costituzionale. Questa è una precisazione tanto banale quanto importante considerato ciò che stiamo leggendo sui social dal giorno in cui è stata resa nota la notizia.
Quindi, la violenza va sempre condannata. Il fascismo anche.
Auguri a Roberto e viva l’Italia antifascista!
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Anche l’onorevole del Partito Democratico, Federico Fornaro, condanna la vile aggressione subita da Roberto Giordanelli per aver cantato “Bella Ciao!“. “Totale solidarietà a Roberto Giordanelli che ha denunciato di aver subito violenze e minacce in pieno centro ad Alessandria per essersi “permesso” di cantare in pubblico “Bella Ciao””.
“L’auspicio è quello che le indagini possano portare rapidamente all’individuazione del responsabile di questo comportamento di chiaro stampo fascista in modo che la giustizia possa fare anch’essa in tempi rapidi il suo corso”.
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Alessandria: Non può rimanere impunita la vergognosa aggressione subita da Roberto Giordanelli. Un atto di violenza vile e inaccettabile, che va condannato senza esitazioni. La giustizia farà certamente il suo corso, ma è fondamentale sottolineare con forza che questi comportamenti criminali devono essere perseguiti e puniti severamente. Non possiamo accettare che soggetti violenti circolino liberamente, mettendo a rischio la sicurezza e la libertà dei cittadini.
Dichiararsi fascista è un reato, non solo per ciò che rappresenta sul piano legale, ma soprattutto per la memoria storica che porta con sé: morte, violenza, oppressione e distruzione. Il fascismo ha segnato le pagine più buie della nostra storia e non può essere in alcun modo tollerato o riabilitato nel contesto di una democrazia matura e civile.
“Bella ciao” è il canto della Resistenza, il simbolo della lotta per la libertà, della dignità umana e della rinascita del nostro Paese. Da quella lotta è nata la nostra Costituzione, fondata su principi di uguaglianza, giustizia e libertà. È grazie a quel sacrificio collettivo che oggi viviamo in una Repubblica democratica.
A Roberto Giordanelli va la nostra più sentita solidarietà. Non solo per l’ingiustizia subita, ma anche per il coraggio di rappresentare quei valori che ancora oggi sono fondamentali. L’aggressione a Roberto è un’offesa a tutti coloro che credono nei valori della democrazia e della Resistenza.
“Ora e sempre Resistenza!” ha dichiarato con fermezza Rita Rossa, capogruppo del Partito Democratico. Un richiamo chiaro e inequivocabile al dovere di vigilare, difendere e ricordare, per evitare che certi fantasmi del passato possano tornare a infestare il nostro presente.
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Nella foto di avvio una delle molte immagini di Roberto Giordanelli riguardanti “La festa della Madre Terra” alla Casa del Romano, sull’Appennino Ligure Piemontese. Appuntamento a cui Giordanelli tiene molto.
Qui sopra alcune immagini di Roberto Giordanelli stesso.
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