Boomerang

Un grande regalo degli aborigeni australiani all’umanità: il boomerang.

Un oggetto che ben lanciato riesce a colpire il bersaglio e poi se ne ritorna tranquillamente nelle mani del lanciatore.

È di una efficienza e di una velocità sbalorditiva, se ben bilanciato.

Proprio in questi giorni, il più grande showman internazionale, Mr. Trump, ha lanciato un poderoso boomerang contro tutti, amici e nemici degli Stati Uniti.

Gli effetti sui mercati borsistici di tutto il mondo sono stati devastanti, si sono perdute molte migliaia di dollari, ma questo non sembra far deflettere il grande showman, il grande illusionista.

Ma è l’aborigeno americano in grado di controllare la situazione? È in grado di far male agli altri senza far male a se stesso?

Questo non si sa.

La situazione attuale mi ricorda per certi versi il congresso di Vienna del 1814-15, quando tutte le potenze europee si riunirono per decidere cosa fare dell’Europa dopo aver sconfitto l’orco corso.

Napoleone si era scontrato con tutta l’Europa e, nonostante le sue virtù militari, era stato sconfitto, e non poteva essere altrimenti.

Oggi, l’America è ancora un grande paese, anzi un grande continente, ma non può permettersi di avere tutti contro, perché la situazione geopolitica è completamente cambiata dal 1948. Allora l’America dominava completamente dal punto di vista politico, economico, militare, con l’aggiunta della bomba atomica.

Oggi non è più così.

C’è un poderoso competitore commerciale, cioè la Cina, in grande sviluppo.

C’è una grande potenza economica, l’Unione Europea, in grado di eguagliarli.

C’è una grande potenza militare, come la Russia, che conta su un enorme arsenale nucleare.

Come se non bastasse, ci sono paesi in grande sviluppo politico ed economico, come l’India, il Brasile ed un Medio Oriente ricco di petrolio e grande operatore finanziario.

Mr. Trump si confronta con tutti questi competitori, ha delle visioni piuttosto utopiche ed arcaiche, non si capisce bene cosa voglia, anche se l’uomo è sicuramente un furbacchione.

Comunque, non è escluso che il boomerang da lui lanciato contro tutto e contro tutti il 2 Aprile 2025, non gli ritorni nella mano, ma lo colpisca al capo, con effetti drammatici per la sua persona e per gli Stati Uniti.

Rinsavirà o stramazzerà al suolo per sempre?

Viator

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