Cambio di passo

Battuta scontata sarebbe dire di ritrovarsi a marciare col passo dell’oca, ma non resisto.

La mia lunga permanenza negli accadimenti storici e di costume di questa “Nazione” (come direbbe la Meloni), fanno di me un bel tomo da sfogliare, non “bella toma”… vi prego.

Ne ho viste davvero tante: dai governi immarcescibili della DC che minuettavano tra loro per brevi periodi scambiandosi il ruolo, dove tutto mutava purché nulla mutasse, e così fino alla svolta di Craxi con ciò che derivò nel seguito di una storia più recente, attraverso la quale siamo giunti fin qui, da Berlusconi alla novità dei Cinque Stelle, da Renzi a Conte, da Draghi a Meloni… ma voglio soffermarmi sulla sensazione di disorientamento per l’incognita di un cambiamento i cui segnali erano prevedibili ma rimossi, una dormiente attesa di un epilogo diverso di cui temere le conseguenze. E’ come se quasi quotidianamente, a piccoli ritocchi sul filo delle leggi a guardia della democrazia, si voglia perseguire un progetto autoritario con i conseguenti limiti alla libertà individuale e collettiva.

Qualche esempio.

Si può non essere concordi sulla pratica dell’utero in affitto adottata da coppie omogenitoriali, che in pratica il figli se li comprano, ma averne bloccato la registrazione alla nascita, relegandoli in un limbo di cui non hanno colpa, porrebbe l’Italia accanto a Polonia e Ungheria, una triade reazionaria adusa a restringere l’ambito dei diritti rispetto agli altri paesi europei. La ministra Roccella, che ne porta lo stendardo (malamente e stupidamente contestata alla Fiera del Libro), inquieta per l’atteggiamento granitico di chi si ritiene infallibile e impermeabile a qualsiasi argomentazione. Un tempo, senza tentennamento, mi avrebbe mandata al rogo.

Più preoccupante è la brezza che tira in merito alla tentazione di cambiare la Costituzione. Per ora è come una nube greve che incombe sulle nostre teste, unita all’intenzione di rimaneggiare ancora una volta la legge elettorale, quel “Rosatellum” di cui la Sinistra (si fa per dire…) s’è adornata, dando una pessima prova di sé.

Un altro elemento di preoccupazione è la percezione di inadeguatezza di certi ministri in questi primi mesi di governo,palesemente riscontrata nei loro interventi, nonché le sgrammaticature istituzionali della coppia Del Mastro Donzelli sul caso Cospito ,al momento dati per scomparsi. A rubare la scena ci prova, come di consueto, l’ineffabile Salvini col ponte sullo Stretto, una fissazione periodica dei governi delle Destre: vorrei dirgli che questo progetto irrealizzato ha una storia antica che risale ai Romani e che negli anni venti dello scorso secolo persino un mio zio, tra gli altri,presentò uno dei primi studi di realizzazione.

La Rai: ogni volta si ripete la storia delle epurazioni, con poco discernimento riguardo agli ascolti e alla professionalità, anche nei programmi di intrattenimento. Aleggia il timore delle teste pensanti che, in quanto tali, continueranno a pensare con l’opportunità, rispetto al passato, di accedere alle reti private che potranno garantire in parte la pluralità dell’informazione.

E la povera Elly? Un po’ sfortunata, direi.

Dopo l’incauto servizio modaiolo su Vogue, malamente suggerito da qualche addetto all’immagine (o da qualche sabotatore sotto traccia), in un momento in cui tanti Italiani mettono insieme la fame con la sete, capita quasi in contemporanea il disastro dell’esondazione in Romagna, un fiorente territorio, modello di civiltà, messo in ginocchio da un evento atmosferico di dimensioni mai viste: interi territori sommersi,case divenute inabitabili, frane … e un’economia che deve ripartire da zero.

Mentre Giorgia imperversava nelle zone alluvionate in tenuta da lavoro, stivaloni di gomma compresi (mancava la pala però), tutta sorrisi, baci e abbracci con la popolazione,cercando un po’ di riscatto dai giorni di Cutro, tu ti aggiravi accasciata in una tenuta penitenziale verde militare. Spero per te che quel covo di vipere che alligna nel PD, apparentemente quieto in attesa della prossima mossa, possa rigenerarsi : intanto è rientrato Pier Luigi con i suoi sodali e questa è una novità positiva.

Berlusconi … dopo quasi trent’anni era diventata una parentela acquisita alla quale, con diverse accezioni, gli Italiani si erano adattati.

Sic transit gloria mundi”.

Marina Elettra Maranetto

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