Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo, ben sapendo dell’interesse che un argomento di questo genere suscita in lettori affezionali e “transitori”. I numeri sono spiegati con precisione, anche la discrepanza fra il Piano Economico Finanziario 2023/2026 (a cura dell’Agenzia per la Mobilità) che prevedeva meno di cento dipendenti e l’attuale “rosa” composta di 120 addetti ai vari servizi. Una discrepanza che, alla lunga non è stata più sostenibile. Diverse le richieste del partito dei “Cinque Stelle” dal capire le motivazioni dei numeri in esubero, frutto di operazioni forzate nei tempi passati, alla delicatissima questione della tutela con strumenti finanziari adeguati (a carico del Comune) finalizzati a sostenere le famiglie di chi si troverà in esubero. Una terza domanda, invece, la facciamo noi…”Ma non era possibile arrivarci prima ad una gestione di parcheggi, stalli, viabilità, trasporti pubblici senza arrivare a questa crisi?”. Leggiamo intanto il Comunicato.
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Licenziamenti AMAG Mobilità: 36 lavoratori a rischio, 84 in servizio… ma quanti ne servono davvero per garantire il TPL urbano?
Con l’avvio della procedura di licenziamento collettivo da parte di AMAG Mobilità, 36 lavoratori – di cui 18 impiegati nel servizio parcheggi, 14 nello scuolabus e 6 nel trasporto disabili – rischiano di perdere il proprio impiego. Una situazione che desta forte preoccupazione, non solo per le ricadute occupazionali, ma anche per le evidenti incongruenze che emergono dall’analisi dei numeri.
Secondo quanto riportato dall’azienda, l’interruzione dei tre servizi da parte del Comune sarebbe all’origine degli esuberi. Ma la realtà, analizzando i dati, appare più complessa.
Attualmente, AMAG Mobilità conta un organico di 120 dipendenti. Sottraendo i 36 lavoratori coinvolti nella procedura di licenziamento, restano in servizio 84 unità. Tuttavia, il Piano Economico Finanziario 2023-2026, redatto dall’Agenzia per la Mobilità in riferimento al contratto di servizio per il Trasporto Pubblico Locale urbano, stima un fabbisogno di 95 unità full-time (57 conducenti e 38 addetti). L’azienda, invece, dichiara la necessità di impiegare 114 dipendenti nel contratto di servizio.
Una semplice operazione matematica evidenzia una possibile carenza di personale per garantire il funzionamento regolare del TPL urbano. A fronte di un’esigenza di 95 unità, l’organico restante risulterebbe sottodimensionato. In questo contesto, è lecito interrogarsi: gli esuberi dichiarati corrispondono a reali riduzioni di personale non più necessario, oppure si tratta di figure professionalmente ancora fondamentali, che andrebbero piuttosto riallocate?
Riteniamo imprescindibile fare piena chiarezza su questi numeri, affinché non siano i lavoratori a pagare il prezzo di valutazioni discutibili o scelte gestionali non trasparenti.
È essenziale che AMAG Mobilità impieghi in modo efficace tutto il personale realmente necessario a garantire il servizio pubblico e che il Comune di Alessandria, in parallelo, continui a farsi carico della ricollocazione delle professionalità impiegate nei servizi oggetto di riorganizzazione, nel rispetto delle tutele occupazionali.
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Segreteria cittadina “Movimento5Stelle”. movimento5stelle2050.al@gmail.com
Segreteria cittadina :
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