C O M U N I C A T O S T A M P A
E.A.A. Genova
C’era una volta un’azienda a Genova nata nel 1971 da un gruppo di ingegneri progettisti con la passione per l’elettronica di potenza e l’automazione. L’azienda negli anni è cresciuta con una gestione di tipo familiare e con una cinquantina di dipendenti che sono cresciuti a livello professionale con l’azienda, fino a farla diventare una realtà importante , certificata e accreditata nel settore. Si chiama E.A.A. Nel 2015 viene ceduta dalla storica proprietà a nuovi imprenditori, che si presentano come Antonella Scaglia, amministratore delegato IMQ , ingegnere con molte idee e proposte per migliorare e traghettare l’azienda verso lidi futuri più solidi …
Peccato che dopo aver nominato come Amministratori un Sig. Giovanni ZAMBIANCHI , senza esperienza nel settore, ed il Sig. Mario Mazzarello, agli incontri è sempre venuta la Signora Antonella SCAGLIA che ha cominciato a dichiarare difficoltà finanziarie ed esuberi. Un primo anno di CIGS che doveva servire al rilancio, ma nella realtà le cose hanno iniziato a peggiorare, ritardi nelle consegne dovute a mal organizzazione e ritardi nell’approvvigionamento dei materiali, clienti persi, accentramento di tutta la realtà a nel comune di Lerma ( frazione Mascatagliata) con relativo viaggio da parte di tutte le persone residenti a Genova…
Ma niente da fare, dopo un anno ancora esuberi e allora la FIOM CGIL di Alessandria e Genova che rappresentano i lavoratori propone i contratti di solidarietà al fine di evitare i licenziamenti ed aiutare l’azienda a rilanciarsi: parole ai tavoli tante, prospettive di miglioramento di acquisizione clienti, di nuovi prodotti, ma nei fatti iniziano a slittare sempre più gli stipendi, si comincia a non versare più i contributi all’INPS e a Cometa (la previdenza integrativa) e si comincia a minacciare di portare i libri in Tribunale. Chiediamo quali siano le vere intenzioni della proprietà, ma ad oggi non c’è la benché minima chiarezza, i lavoratori vengono chiamati uno a uno chiedendo se sono disponibili ad uscire dall’azienda senza incentivi, né ricollocazione…l’età media è intorno ai 45 50 anni…… Il Sindacato continua chiedere quali siano le reali intenzioni della nuova proprietà…ma nulla di chiaro all’orizzonte. Mentre succede tutto ciò l’azienda fa alcune nuove assunzioni…chiaramente chi ha la professionalità più alta si guarda intorno e riesce ad andarsene e come sempre rimangono i più deboli in balia di questa situazione. La proprietà aveva annunciato che il 18 di aprile avrebbe comunicato direttamente ai lavoratori le proprie decisioni, il Sindacato chiede un incontro prima di tale data c/o Confindustria di Genova, l’incontro viene fissato per il giorno 11 e il giorno 9 disdettato per impegni sopraggiunti …ma anche il 18 viene rinviato a data da destinarsi. NON SOLO NON C’E’ RISPETTO PER I LAVORATORI E LA FIOM CGIL CHE LI RAPPRESENTA, MA NON CAPIAMO PROPRIO QUALE SIA IL PROGETTO E L’OBIETTIVO DI CHI HA RILEVATO UN’AZIENDA E NON HA FATTO NULLA PER MIGLIORARLA, ANZI…
I lavoratori, le RSU, la FIOM CGIL a seguito dell’assemblea tenuta il 18 aprile decidono di rivolgersi alle istituzioni, Comune di Lerma e Regioni Piemonte e Liguria per richiedere un intervento da parte loro e proclamano la giornata di sciopero.
FIOM CGIL ALESSANDRIA RSU E.A.A.
Poggio Anna
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