Quindi, dei termini classici per indicare una cosa molto semplice, la contraddizione nei termini.
Perché questa espressione? Bisogna tornare un po’ indietro nel tempo e precisamente agli anni ‘40 del secolo scorso.
Guerra, guerra civile ed in particolare quel periodo che va dal Settembre 1943 all’Aprile 1945, in cui si crea la resistenza agli invasori nazisti ed ai loro lacchè vetero-fascisti.
La fine della guerra decreta la vittoria di una parte politica, la sconfitta o meglio la scomparsa totale dell’avversario.
Ma, tipica italianata, tale scomparsa non avviene, anzi, dopo pochi anni questa Destra estrema riappare, non come zombie, ma viva e vegeta, in alcuni movimenti politici ben riconoscibili, come il MSI.
Piccolo, grande problema: la Repubblica Italiana nasce come una fenice dalle ceneri precedenti e ha una sua struttura istituzionale ed una costituzione che nega tout court il fascismo.
Allora è evidente ad un osservatore esterno, uno straniero che ne sa di geopolitica, che c’è una contradictio in terminis.
Quando la Meloni si presenta in pompa magna a Bruxelles o Strasburgo, ricorda con tutta evidenza un tappetto sul tappeto rosso delle cerimonie ed è costretta a rappresentare forzatamente un’Italia che in realtà non può riconoscere.
L’altra Meloni, quella che strombazza e starnazza nei suoi comizi, è quella evidentemente più vera, più sincera, ma al tempo stesso, anche in questo caso, c’è qualcosa che non va; infatti come può starnazzare ai suoi e al tempo stesso rappresentare, come Premier, la Repubblica Italiana?
C’è una evidente dicotomia, che è difficilmente componibile fra una Meloni ufficiale e falsata ed una Meloni ufficiosa e verace.
Come certi personaggi della commedia dell’arte, adotta questo sistema a due maschere, poiché è l’unico che permette di convivere con gli altri europei e al tempo stesso di non perdere la faccia con i propri adepti.
Secondo me, dovrebbero entrare in campo dei valori etici, che però molto probabilmente a certi personaggi politici risultano del tutto estranei ed incomprensibili.
Ma per un buon studioso di logica e di filosofia, la contraddizione rimane, bruciante.
Viator
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