Francesca Albanese. “Premio Nobel” subito.

Il presidente Pagliarulo dell’ANPI ha giustamente stigmatizzato una situazione kafkiana al limite dell’avvertimento mafioso  (qui al fondo in forma completa). Tale, infatti, è la particolare condizione che sta vivendo la dottoressa Albanese, attaccata in modo virulento (e non è la prima volta) dal peggio dell’establishment americano. Si è arrivati addirittura a pensare a “sanzioni adeguate per quanto si è permessa di fare questa Signora“. Quest’ultimo tono, sprezzante e superficiale come sono i discorsi da saloon dopo tre bicchieri di whisky, ha caratterizzato le ultime prese di posizione dello stesso presidente Trump in vista dell’ennesima visita di Benjamin  Netanyahu (Primo ministro di Israele). Ma chi è l’oggetto di tanto interesse?

Durante la guerra tra Israele e Hamas del 2023, Albanese ha chiesto un cessate il fuoco immediato, avvertendo che “i palestinesi corrono il grave pericolo di una pulizia etnica di massa“.[7] Ha inoltre affermato che la comunità internazionale deve “prevenire e proteggere le popolazioni dai crimini atroci” e che “anche la responsabilità per i crimini internazionali commessi dalle forze di occupazione israeliane e da Hamas deve essere immediatamente perseguita“.[7] Il 26 marzo 2024, dopo aver pubblicato un rapporto dal titolo “Anatomia di un genocidio”,[8] Albanese ha riferito al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite che sulle azioni di Israele a Gaza c’erano “fondati motivi” per parlare di genocidio.[9]

Completò i suoi studi universitari in giurisprudenza presso l’Università di Pisa e il master con specializzazione sui diritti umani presso la School of Oriental and African Studies dell’Università di Londra. Inoltre dal 2020 sta svolgendo un dottorato di ricerca in diritto internazionale dei rifugiati presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Amsterdam.[3][10]

Dopo una borsa di studio presso l’Istituto per lo studio delle migrazioni internazionali dell’Università di Georgetown di Washington, è diventata consulente senior sulla migrazione e gli sfollamenti forzati presso la ONG Arab Renaissance for Democracy and Development (ARDD)[3] e ricercatrice presso l’Istituto Internazionale di Studi Sociali dell’Università Erasmus di Rotterdam.[11] Presso l’ARDD è stata cofondatrice della “Rete globale sulla questione palestinese”.[3] Nel 2020 lei e Lex Takkenberg hanno pubblicato una seconda edizione del manuale Palestine Refugees in International Law presso la Oxford University Press.[12][13]

La dott.ssa Albanese ha lavorato per un decennio come esperta di diritti umani per le Nazioni Unite, tra cui l’Alto Commissariato per i Diritti Umani e l’Agenzia di Soccorso per i Rifugiati Palestinesi in Medio Oriente.[14] Durante questo periodo, ha anche fornito consulenza ai governi nazionali e ai protagonisti della società civile in Medio Oriente, Nordafrica e Pacifico sui diritti umani, sulla loro attuazione e sulle norme, in particolare per quanto riguarda i gruppi vulnerabili come rifugiati e migranti. Ha lavorato come docente a contratto di diritto internazionale presso università europee e arabe (ad esempio presso l’Issam Fares Institute dell’Università americana di Beirut) e partecipa a conferenze come esperta del conflitto israelo-palestinese.[3]

Una persona, pertanto, non solo di grande cultura ma con un bagaglio di conoscenze dirette, frutto di suoi viaggi in loco e di conoscenze un po’ in tutto il mondo, che ne fanno di fatto un testimone di alto livello. Una persona in grado di giudicare l’operato dei vari governi rispetto ai principi basilari del Diritto Internazionale, con la possibilità di fare proposte concrete, anche in merito ad un possibile futuro di pace.

Tanto è vero che nel maggio del 2022 è stata nominata Relatore Speciale sulla Situazione dei Diritti Umani nei Territori Palestinesi Occupati dal 1967 per un mandato di tre anni, succedendo al canadese Michael Lynk. È la seconda persona italiana dopo Giorgio Giacomelli, nonché la prima donna, a ricoprire questo incarico.[15]Il 18 ottobre 2022, nel suo primo rapporto, la  Albanese ha chiesto agli Stati membri delle Nazioni Unite di sviluppare un piano “per porre fine a ulteriori occupazioni di terre da parte del movimento degli insediamenti israeliani e del regime di apartheid“.[16] Il rapporto concludeva: “Le violazioni descritte in questo rapporto dimostrano la natura dell’occupazione israeliana, un regime deliberatamente possessivo, segregazionista e repressivo progettato per impedire la realizzazione del diritto del popolo palestinese all’  autodeterminazione”.[17Sono le motivazioni che hanno portato la Corte dell’Aia all’incriminazione di Netaniahu, con l’invito esplicito ad arrestarlo nel caso si fosse recato in Stati appartenenti alle nazioni Unite. 

Durante la guerra tra Israele e Hamas,  Francesca Albanese ha chiesto un cessate il fuoco immediato, avvertendo che “i palestinesi corrono il grave pericolo di una pulizia etnica di massa“.[7] Ha inoltre affermato che la comunità internazionale deve “prevenire e proteggere le popolazioni dai crimini atroci” e che “anche la responsabilità per i crimini internazionali commessi dalle forze di occupazione israeliane e da Hamas deve essere immediatamente perseguita”.[7]

Il 25 marzo 2024, Francesca Albanese ha pubblicato un rapporto dal titolo “Anatomia di un genocidio”:[8] afferma che esistono “fondati motivi” per ritenere che Israele abbia commesso diversi atti di genocidio nella Striscia di Gaza.[9][28]

Gran parte di queste notizie sono state pubblicate sulla pagina in inglese di Wikipedia e  non hanno avuto contestazioni di sorta, per il semplice motivo che corrispondono al lavoro e allo studio di una vita, alla determinazione e alla capacità realizzativa di una persona dalle doti non comuni. E quando ci sono queste “doti non comuni” la si attacca in tutti i modi, la si emargina, se possibile, arrivando anche a cancellarne la memoria. In pratica sta succedendo come se Enrico Fermi primo vero sperimentatore della “pila atomica” con controllo dei fenomeni di fissione, proprio perchè “troppo avanti” fosse messo in un angolo o, semplicemente, sostituito. Soprattutto non se ne deve parlare qui in Itallia, dove l’alleanza atlantica oltre che essere “sacra” è pure strategica. 

La forte presa di posizione dell’ANPI nazionale

Fondamentale, perciò , è quets vibrata protesta, al limite della pubblica denuncia, che ha riguardato i recenti fatti ingiuriosi che hanno toccato l’illustre studiosa, nonchè rappresentante di entità fondamentali dell’ONU. In dettaglio…
“Le sanzioni USA contro Francesca Albanese, relatrice speciale ONU sulla Palestina, sono semplicemente un’infamia, in flagrante violazione dei principi fondamentali del diritto internazionale, e si motivano di fatto perché Albanese ha rivelato che tante compagnie private americane sostengono direttamente o indirettamente l’esercito israeliano traendo profitto dai massacri e dall’occupazione dei territori palestinesi. Con questi provvedimenti ricattatori gli Stati Uniti si isolano sempre di più dal resto del mondo, accompagnati da un gruppo di Paesi occidentali oramai succubi della sindrome di Stoccolma nei confronti di Trump, che si comporta come il padrone del mondo. Francesca Albanese è da tempo bersaglio di una campagna diffamatoria anche con insulti, accuse e pesantissime minacce per la sua attività di testimone di verità. Mentre nel mondo si moltiplicano le manifestazioni di stima e i riconoscimenti nei suoi confronti, il governo italiano si distingue per il suo silenzio. Non una parola né un’azione a difesa di una cittadina italiana che fa il suo dovere fino in fondo e che per questo rappresenta in modo illustre il nostro Paese alle Nazioni Unite. Altro che difesa dell’italianità! Francamente, c’è da vergognarsi.”
✍🏻 Gianfranco Pagliarulo 
Presidente nazionale ANPI
Che aggiungere di più….ben poco…tranne un “Se non se lo merita lei il Premio Nobel per la Pace”…. a chi dovremmo invece darlo … a Trump?

Opere

Note

  1. ^ (ENOHCHR | Special Rapporteur on the situation of human rights in the Palestinian territories occupied since 1967, in OHCHR.
  2. ^ Francesca Albanese [FranceskAlbs], Domani farò la mia prima presentazione di #JAccuse in presenza ad #ArianoIrpino,mia città natale. Un privilegio portare la Palestina nel luogo e tra le persone che hanno contribuito alla mia formazione, e parlarne a partire da valori a noi cari: terra, giustizia, libertà. (Tweet), su X, 2 gennaio 2024. URL consultato il 7 gennaio 2024.
  3.  (ENNews & Events – University of Galway, su universityofgalway.ie, 6 novembre 2022.
  4. ^ (EN) Richard Falk, John Dugard e Michael Lynk, Protecting Human Rights in Occupied Palestine: Working Through the United Nations, SCB Distributors, 2023, ISBN 978-1-949762-55-6.
  5. ^ Giampiero Calapà, “Francesca Albanese: Così è pulizia etnica: già ottomila morti come a Srebrenica“, Il Fatto Quotidiano, p.3, 28 ottobre 2023
  6.  (ENScholars of anti-Semitism defend UN Special Rapporteur on Palestine against pro-Israel onslaught, su middleeastmonitor.com, 22 dicembre 2022.
  7.  (EN) Francesca Albanese, UN expert warns of new instance of mass ethnic cleansing of Palestinians, in Office of the United Nations High Commissioner for Human Rights, 14 ottobre 2023. URL consultato il 15 ottobre 2023.
  8.  (ENAnatomy of a Genocide (PDF), su ohcr.org, 25 marzo 2024. URL consultato il 27 marzo 2024.
  9.  (FRGuerre Israël-Hamas, jour 171: une rapporteuse de l’ONU accuse Israël de commettre plusieurs «actes de génocide» dans la bande de Gaza, in Le Monde, 25 marzo 2024. URL consultato il 27 marzo 2024.
  10. ^ (ENCV Francesca Albanese, su unibo.it. URL consultato il 4 luglio 2025.
  11. ^ Umberto De Giovannangeli, “Israele viola il diritto internazionale”, intervista a Francesca Albanese, in Il Riformista, 15 marzo 2023. URL consultato il 10 aprile 2023.
  12. ^ (EN) Jasmin Fritzsche-El-Shewy, Palestinian Refugees in International Law, in International Journal of Refugee Law, vol. 34, 26 dicembre 2022, pp. 157-159.
  13. ^ Francesca P. Albanese e Lex Takkenberg, Palestinian Refugees in International Law, Oxford University Press, ISBN 9780198784050.
  14. ^ (ENFrancesca Albanese (PDF), su ohchr.org, dicembre 2021.
  15. ^ Anna Maria Selini, Francesca Albanese: il mio impegno per i diritti in Palestina, in Altreconomia, 9 giugno 2022. URL consultato il 10 aprile 2023.
  16. ^ (EN) Francesca Albanese, Situation of human rights in the Palestinian territories occupied since 1967* (PDF), in UN, ottobre 2022.
  17. ^ (ENUN report urges plan to ‘end Israeli colonialism, apartheid’, in The New Arab, 19 ottobre 2022.
  18. ^ (ENUN Palestinian rights official’s social media history reveals antisemitic comments, in The Times of Israel, 14 dicembre 2022.
  19. ^ Onu, la Special Rapporteur Francesca Albanese accusata di antisemitismo, in la Repubblica, 15 dicembre 2022. URL consultato il 10 aprile 2023.
  20. ^ Francesca Albanese: “Mai stata antisemita. Le mie critiche riguardano solo l’occupazione israeliana”, in la Repubblica, 20 dicembre 2022. URL consultato il 10 aprile 2023.
  21. ^ (ENMore than 100 rights groups condemn Israel’s smear campaign against UN Special Rapporteur Albanese, in WAFA.
  22. ^ (ENUS Congress members call on UN leadership to remove antisemitic official, in The Times of Israel, 27 febbraio 2023.
  23.  (ENThe campaign against the UN’s human rights official on Palestine, in Al Jazeera, 4 maggio 2023.
  24. ^ (ENIsrael occupation makes Palestinian territories ‘open-air prison’, UN expert says, in Reuters, 11 luglio 2023.
  25. ^ (ENUN told Israel turns Palestinian territory into outdoor prison, in Al Jazeera, 11 luglio 2023.
  26. ^ (ENSummary of the UN Special Rapporteur’s Report on the Widespread and Systematic Deprivation of Liberty in the Occupied Palestinian Territory, su law4palestine.org, 14 luglio 2023.
  27. ^ (ENStory, su news.un.org. URL consultato il 15 ottobre 2023.
  28. ^ (FRGuerre dans la bande de Gaza: sur quoi se base la rapporteuse spéciale de l’ONU pour accuser Israël d'”actes de génocide”?, su Franceinfo, 26 marzo 2024. URL consultato il 28 marzo 2024.
  29. ^ (FRAlbanese: j’ai été menacée dès le début de la préparation de mon rapport sur la guerre à Gaza, in TRT FRANCAIS, 27 marzo 2024. URL consultato il 27 marzo 2024.
  30. ^ (ENA/HRC/59/23: From economy of occupation to economy of genocide – Report of the Special Rapporteur on the situation of human rights in the Palestinian territories occupied since 1967 (Advance edited version), su OHCHR. URL consultato il 10 luglio 2025.
  31. ^ Tom Bateman, US sanctions UN expert Francesca Albanese, critic of Israel’s Gaza offensive, BBC news, 10 luglio 2025.
  32. ^ Il premio Stefano Chiarini a Francesca Albanese, su onuitalia.com, 14 aprile 2023. URL consultato il 31 ottobre 2023.
  33. ^ (ENVanessa Frazier is runner up in UN top diplomats award, su Times of Malta, 24 dicembre 2024. URL consultato il 26 dicembre 2024.
  34. ^ Francesca Albanese wint Dries van Agt-prijs 2025, su rightsforum.org.
  35. ^ 3/4 A proposito, mio marito, economista fenomenale, dal 2012 è funzionario della Banca Mondiale,con cui ha pubblicato un rapporto sui gravi costi economici imposti dall’occupazione israeliana ai Palestinesi in West Bank (Tweet), su XURL consultato il 13 dicembre 2023.

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