“Per gestire l’Acqua pubblica, il Comune di Alessandria sceglie i privati?” Un comunicato stampa rovente.

“Ghiaccio bollente” si cantava un tempo con un ossimoro azzeccato o, se volete “acqua infuocata”, ricordando un passo famoso del “Milione” di Marco Polo riferito al naftone in affioramento nella Persia del nord…  Per Alessandria e per i Comuni (molti) collegati al capoluogo “de la palea” per più sottoscrizioni AMAG si potrebbe andare a riesumare un “rapettiano” “Ua’ c’at bru:si” riferito ad un cavo elettrico abbandonato in una lanca del Tanaro ma ancora potente come scossa. Una “acqua elettrica ” che “brucia” al solo contatto e che, se maneggiata a lungo, porterà a sicura morte, con tanto di necrosi della parte lesa. Bene… un po’ la stessa cosa sta succedendo alla nostra cara AMAG “municipalizzata acqua e gas” che tanto ha fatto e salvato in questi anni di gestione ballerina del bilancio comunale alessandrino.  “Tranquilli che a ripianare ci pensa il servizio Acqua dell’Amag” una vera ancora di salvezza a fronte dei milioni sperperati nelle varie ATA (Azienda Teatrale Alessandrina), ATM (Azienda trasporti Municipale) e, di fatto, anche lin AMIU, ripresa per i capelli da una AMAG Ambiente che non ha ancora ben spiegato di cosa vuol viviere in futuro. Oltre a spese di ogni tipo, progetti pagati profumatamente e mai realizzati, errori nelle progettazioni di ponti e strade, musei riaperti a singhiozzo e incredibili “mostre di bambole” che ci hanno permesso di avere più volte l’onore (?) della cronaca nazionale. Ora, però, le cose si complicano davvero e pare (“pare”) che a complicare le cose ci si sia messo addirittura il Sindaco in prima persona con Giunta e tutte le forze a sostenerlo. Ciò che si evince dal duro comunicato stampa qui sotto riprodotto non lascia scampo. Se entro il 15 del mese (praticamente domani) non si arriverà ad una definizione chiara di quel che dovrà essere l’AMAG gestore dell’acqua pubblica, si perderanno consistenti finanziamenti del mitico PNRR e tutto quello che era già stato deciso verrà cancellato con un solo netto colpo di spugna. Non ci credete?… leggete il comunicato e se qualcuno  ha qualcosa da aggiungere lo dica/scriva ora o…”taccia per sempre”.  

Per gestire l’Acqua pubblica,
il Comune di Alessandria sceglie i privati?
Il Consiglio Comunale deve decidere il 15 aprile

Le associazioni ed i comitati alessandrini invitano la Città di Alessandria a non tergiversare, ostacolando le decisioni di tutti i Comuni di aderire alla costituenda società consortile Acqua Pubblica Alessandrina: decisioni prese a dicembre in Conferenza d’Ambito, con voto favorevole anche del sindaco Abonante.
A quasi tre lustri dal referendum con cui gli italiani, a schiacciante maggioranza dei votanti (in provincia di Alessandria: oltre il 93%), si sono espressi a favore della gestione pubblica del servizio idrico, in Piemonte il quadro si sta delineando e in quasi tutti gli Ambiti il servizio è stato affidato a società pubbliche.
Per l’ATO6 (Alessandrino) il 30 dicembre scorso la Conferenza d’Ambito ha votato pressoché all’unanimità (due sole astensioni) l’affidamento del servizio ad un soggetto pubblico, la società consortile Acqua Pubblica Alessandrina.
I soggetti pubblici che attualmente gestiscono il servizio nelle rispettive aree (AMAG Reti Idriche, Comuni Riuniti Belforte Monferrato, Valle Orba Depurazione) devono costituire la società consortile entro il prossimo 30 aprile, termine fissato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dall’autorità di regolazione Arera per il perfezionamento degli atti costitutivi.
Ma, mentre i Comuni che afferiscono ai gestori Valle Orba e Comuni Riuniti hanno già deliberato o stanno deliberando l’adesione, la Città di Alessandria – controllante della società AMAG Reti Idriche – ancora non lo ha fatto, ed alcune forze politiche di maggioranza, contraddicendo l’impegno preso dal sindaco con il voto nella  conferenza dell’Ato6, ritengono che questo modello di società consortile totalmente pubblica non sia la strada giusta, mentre invece è l’unica strada percorribile anche per sbloccare i finanziamenti PNRR la cui erogazione è oggi sospesa, a lavori in corso, proprio in attesa della costituzione di un soggetto pubblico.
Tutto dipende quindi dal Comune di Alessandria.
Le associazioni ed i comitati auspicano che il Consiglio comunale alessandrino deliberi l’adesione alla società Consortile nella prossima seduta convocata il 15 aprile, in modo da poter immediatamente procedere con i necessari adempimenti entro il 30 aprile e, in linea con l’esito del referendum del 2011, dotare l’Ambito alessandrino di un gestore unico pubblico per il servizio idrico, avviando un percorso trasparente e condiviso con i cittadini, i comitati e le associazioni da sempre protagonisti sul tema ACQUA PUBBLICA.

Alessandria 9 aprile 2025

Acqua Bene Comune Alessandria – Comitato Vivere in Fraschetta – Legambiente Ovadese Valli Orba e Stura OdV ETS – Legambiente Vallemme – Medicina Democratica – Pro Natura Alessandria

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