GlossariETTO – Lessico economico (essenziale) ai tempi del virus

GlossariETTO

Lessico economico (essenziale) ai tempi del virus

“operaio L’operaio conosce trecento parole, il padrone mille …

tutti … per questo lui è il padrone!”

Dario Fo, Premio Nobel per la letteratura,

Le commedie di Dario Fo, Einaudi: Torino 1975.

“Poni il tuo dito su ogni voce,

chiedi cosa significa.”

B. Brecth, Poesie, Elogio dell’imparare, Einaudi, Torino 1999

Ammortamento, costo fittizio, accantonamento di una quota parte del valore di un bene strumentale volto a distribuire nel corso del tempo il costo del bene stesso, imputandone una quota all’esercizio corrente. Nella contabilità nazionale indica la correzione che viene apportata al valore del prodotto interno lordo per tenere conto del fatto che nei prezzi utilizzati per calcolare il valore di quest’ultimo è incluso un elemento di costo, l’ammortamento appunto, che non corrisponde ad alcun apporto specifico di reddito da parte dei fattori produttivi.

Aspettative (degli investitori), sono le previsioni delle imprese, basate all’esperienza passata, sulle intuizioni e sulla diversa propensione al rischio, circa le prospettive future del mercato che influiscono sull’entità del “reddito prospettivo dell’investimento”, vale a dire sui rendimenti netti attesi che si attendono da una decisione di investimento.

Avanzo primario, indica l’eccedenza delle entrate del bilancio dello stato al netto delle uscite correnti, non inclusive degli interessi sul debito pubblico.

Avanzo commerciale, indica l’eccedenza delle esportazioni di un paese rispetto alle sue importazioni.

Banca Centrale Europea (BCE), istituita il 1 giugno 1998, è la banca di emissione dell’euro, la moneta unica dell’Unione Europea.

Beni intermedi, beni e servizi che le imprese acquistano da altre imprese per esigenze legate alla produzione dei propri beni e sevizi. Concorrono a formare la produzione lorda vendibile, ma non il Prodotto interno lordo.

Bilancia dei pagamenti, è lo schema contabile nel quale vengono sintetizzate tutte le transazioni che intercorrono tra i residenti di un paese (ma anche di un’area monetaria, come l’Unione Europea) e i residenti di tutti gli altri paesi (il resto del mondo). Si suddivide in tre sezioni: la bilancia delle partite correnti, la bilancia dei movimenti di capitali, e la bilancia dei movimenti monetari, nella quale sono registrate in contropartita tutte le transazioni che compaiono nelle altre due sezioni della bilancia dei pagamenti. Il saldo della bilancia dei pagamenti è dato dalla somma algebrica tra il saldo delle partite correnti e il saldo dei movimenti di capitali che corrisponderà al saldo dei movimenti monetari. La bilancia dei pagamenti si dice in equilibrio quando il suo saldo è nullo.

Bilancio dello Stato, è il prospetto delle entrate e delle uscite del settore pubblico dell’economia.

Bretton Woods, cittadina statunitense dello Stato dell’Hampshire nella quale, nel 1944, gli esperti di economia e finanza di 44 paesi alleati si accordarono sul sistema di regole e istituzioni volte a garantire il funzionamento degli scambi internazionali.

Cambio, permuta o sostituzione (ad esempio di una moneta cartacea con una o più monete metalliche di pari ammontare).

Capacità produttiva, è la quantità di beni e servizi finali (reddito) che un dato stock di capitale fisso industriale consente di produrre.

Capitale, è uno dei concetti più controversi nella storia del pensiero economico, soprattutto per quanto attiene alla sua misurazione. In generale, si fa distinzione tra il «capitale in senso finanziario» e il «capitale in senso tecnico». Mentre il primo non presenta particolari problemi di misurazione, il secondo presenta non poche difficoltà legate al fatto che il capitale è formato da beni tra di loro eterogenei.

Catching up, è l’espressione utilizzata nel contesto delle teorie della crescita per indicare il processo mediante il quale un paese follower cerca di raggiungere il livello del reddito pro capite del paese leader.

Ciclo economico, fluttuazione regolare e periodica della produzione attorno al suo trend, caratterizzate dall’alternarsi di alcune fasi, di espansione, di rallentamento (o crisi) e di contrazione (o recessione).

Consumi finali delle famiglie, è l’aggregato quantitativamente più importante della domanda aggregata. Rappresentano l’ammontare della spesa complessiva per l’acquisto di beni e servizi finali effettuata dell’operatore «famiglie».

Consumi finali collettivi, è la parte di beni e servizi finali acquistati dall’operatore stato.

Consumi finali nazionali, nella contabilità nazionale indicano i consumi finali dei residenti.

Contabilità nazionale, è il sistema dei conti, uniformato a livello europeo, utilizzato dall’ISTAT per misurare e descrivere in maniera sistematica il processo di produzione, distribuzione e utilizzo del reddito in un certo periodo di tempo.

Contributi sociali, rappresentano quella parte di retribuzione, in parte a carico delle imprese e in parte a carico dei lavoratori, versata dalle imprese agli enti previdenziali per far fronte alle assicurazioni obbligatorie, di vecchiaia, di invalidità, o per infortuni e malattie.

Convergenza, nel contesto delle teorie della crescita economica, è l’ipotesi secondo la quale, nel lungo periodo, le differenze tra i livelli del reddito pro capite dei diversi paesi tenderebbero a ridursi nel corso del tempo.

Crescita, variazione di una qualche variabile economica, come ad esempio, la «crescita demografica» e la «crescita economica».

Debito pubblico, è il cumulo dei disavanzi pregressi nei conti dello stato.

Deficit o disavanzo, con riferimento al bilancio pubblico indica l’eccedenza della spesa pubblica sulle entrate dello stato. Rappresenta il flusso netto di accrescimento del debito pubblico.

Deflatore implicito del reddito, è un indice (un contatore) il cui valore è dato dal rapporto tra il reddito a prezzi correnti e il reddito a prezzi costanti. La sua variazione percentuale da un periodo all’altro è una stima del tasso d’inflazione.

Deflazione (o disinflazione), riduzione dell’inflazione.

Disavanzo commerciale, è l’eccedenza del valore delle importazioni su quello delle esportazioni.

Disavanzo primario, indica l’eccedenza delle uscite correnti (non inclusive degli interessi sul debito pubblico) del bilancio dello stato rispetto alle entrate correnti.

Disoccupazione, perdita o mancanza di occupazione. A seconda della causa, la teoria economica fa distinzione tra diversi tipi di disoccupazione. Così, si avrà disoccupazione involontaria quando nel sistema economico la domanda effettiva risulta inferiore alla piena capacità produttiva. Si parla invece di disoccupazione tecnologica, se la sua causa va ricercata nella introduzione nel processo produttivo di innovazioni risparmiatrici di lavoro.

Divario assoluto, è la differenza tra i livelli del reddito pro capite di due paesi dei quali uno è considerato come leader (quello con il livello più elevato) ed un altro come follower (quello con il livello più basso). Il divario relativo, è invece il divario assoluto rapportato al livello del reddito pro capite del paese considerato come leader.

Domanda aggregata, indica la spesa complessiva per l’acquisto di beni e servizi da parte degli utilizzatori finali.

Domanda effettiva, secondo Keynes è il punto di incontro tra la curva dell’offerta aggregata e quella della domanda aggregata. Poiché la produzione richiede che sia predisposta con un certo anticipo la capacità produttiva necessaria, non è affatto detto che la domanda complessiva di beni e servizi finali rivolta alle imprese corrisponda esattamente alle previsioni.

Domanda di moneta (o liquidità), è la quantità di moneta trattenuta presso di sé dagli operatori economici sotto forma di fondi liquidi. La domanda di moneta si suddivide in domanda per il motivo delle transazioni, domanda di moneta per motivi precauzionali (entrambi questi due tipi di domanda di moneta dipendono dal reddito), e domanda di moneta per il motivi speculativi che dipende invece dal tasso d’interesse.

Economia sommersa, è quella parte di produzione nazionale (e quindi di reddito) che sfugge alle rilevazioni dell’Istituto centrale di statistica e che quindi non viene conteggiata nei dati della contabilità nazionale.

Entrate correnti (del bilancio) dello stato, è l’insieme degli introiti derivanti dal sistema di tassazione. Comprendono prevalentemente le imposte dirette, quelle indirette e i contributi sociali.

Esportazioni, in generale, rappresentano il valore del flusso dei beni e dei servizi di produzione nazionale acquistati dall’operatore estero. Nella funzione di comportamento delle esportazioni reali (vale a dire con riferimento esclusivamente alle quantità di beni esportate) si assume che queste ultime dipendano principalmente dalla ragione di scambio e dal livello del reddito del resto del mondo.

Euro, è la moneta unica, introdotta come moneta bancaria il 1 gennaio 1999, ed entrata in circolazione come moneta vera e propria il 1 gennaio del 2002, adottata da quindici dei 27 paesi dell’Unione Europea.

Eurosistema, è l’entità che svolge le funzioni di banca centrale nella zona di circolazione dell’euro (Eurozona). Comprende attualmente la Banca centra europea e le banche nazionali dei quindici paesi che hanno adottato l’euro quale moneta unica.

Eurostat, è l’istituzione alla quale è demandato il compito di raccogliere, omogeneizzare e diffondere i dati statistici riguardanti i paesi dell’Unione Europea.

Eurozona, è l’area dei quindici paesi che hanno adottato l’euro quale moneta unica.

Fattore di crescita, è il numero che mette in relazione il valore iniziale di una variabile ed il valore finale che la stessa assumerà dopo un certo intervallo di tempo. Il suo valore è dato dalla somma dell’unità e del tasso proporzionale di crescita di una variabile, il tutto elevato all’esponente tempo.

Fattore di sconto, è il reciproco del fattore di crescita, indicato anche come «fattore di attualizzazione», che consente di calcolare, nell’intervallo di tempo considerato, il valore iniziale di una variabile a partire da un dato valore finale, noto il tasso proporzionale di crescita.

Fondo monetario internazionale (FMI), nata dagli accordi di Bretton Woods del 1944, è l’istituzione alla quale è stato demandato il compito di favorire la stabilità monetaria e finanziaria internazionale.

Forze di lavoro, secondo la definizione adottata dall’ISTAT nell’indagine trimestrale sulle forze di lavoro, rappresenta la disponibilità complessiva di lavoro del sistema economico. Essa comprende sia gli occupati (vale a dire le persone con più di 15 anni che hanno dichiarato di possedere un’occupazione, oppure avendo svolto un orario di lavoro effettivo inferiore a quello abituale, di essere sottoccupati), sia le persone in cerca di occupazione (ossia tutti coloro che hanno perduto una precedente occupazione, nonché tutti coloro che sono in cerca di una prima occupazione).

Gap di produzione, nella teoria macrostatica keynesiana è la distanza che separa il reddito di equilibrio dal reddito potenziale.

Globalizzazione, è il processo di integrazione delle economie a livello mondiale.

Importazioni, rappresentano il valore del flusso netto dei beni e servizi acquistati all’estero dagli operatori nazionali. Nella funzione di comportamento delle importazioni reali (vale a dire con riferimento esclusivamente alle quantità di beni importate) si assume che queste ultime dipendano principalmente dalla ragione di scambio e dal livello del reddito interno del sistema economico considerato.

Imposte dirette, sono quelle che gravano sui redditi e/o sulle proprietà delle persone fisiche o giuridiche.

Imposte indirette, sono quelle che gravano sulla produzione (accise), sul consumo (imposta sul valore aggiunto) o sui passaggi di proprietà dei beni registrati o su altri cespiti durevoli. L’ammontare delle imposte che gravano sulla produzione al netto dei contributi erogati alle imprese prendono il nome di imposte indirette nette.

Indice del costo della vita, è la desueta denominazione dell’indice generale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.

Indice generale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, è l’indice, costruito dall’ISTAT a partire da un certo paniere di beni in cui sono rappresentate otto classi di beni di consumo, che viene utilizzato per misurare la variazione nel tempo dei prezzi al dettaglio dei generi di consumo delle famiglie di operai e impiegati.

Indice armonizzato dei prezzi al consumo (IAPC), è l’indice dei prezzi calcolato dall’Eurostat che viene utilizzato dalla BCE per calcolare il tasso d’inflazione sulla base del quale viene implementata la politica monetaria nell’euro-zona. Trattasi di un indice armonizzato per tutti i paesi della UE, vale a dire una media dei tassi d’inflazione dei singoli paesi ponderata in base al peso economico che ciascun paese riveste sul totale.

Indice generale dei prezzi, è il termine generico con cui viene indicato l’indice utilizzato per esprimere il tasso (annuo medio) di inflazione.

Indici a catena annuali, è una metodologia, introdotta solo recentemente dell’ISTAT, che consente di effettuare delle stime più accurate della crescita economica. Essa consiste nell’aggiornamento annuale del sistema di ponderazione utilizzato nel calcolo degli indici dei prezzi al fine di ottenere delle stime più precise delle variazioni di volume degli aggregati da utilizzarsi nelle comparazioni intertemporali.

Inflazione, è la perdita di potere d’acquisto di una moneta che consegue da un continuo aumento del livello generale dei prezzi. Si fa distinzione tra «inflazione congiunturale», che si ha quando si confronta il valore dell’indice mensile (o trimestrale) rispetto al corrispondente valore del mese (o trimestre) precedente e «inflazione tendenziale», che si ha invece quando si confronta il valore dell’indice mensile (o quello trimestrale) rispetto al corrispondente valore dell’anno precedente. Con riguardo alle cause del fenomeno, si fa poi distinzione tra l’«inflazione da domanda», vale a dire l’aumento dei prezzi indotto dall’avvicinarsi ad una situazione di pieno impiego, l’«inflazione da costi», ossia l’aumento dei prezzi indotto dall’aumento di una o più componenti di costo e l’«inflazione da eccesso di offerta di moneta», che si ha quando la quantità di moneta in circolazione cresce ad un tasso superiore rispetto al tasso di crescita del reddito.

Interesse, è il prezzo del denaro preso a prestito.

Investimenti fissi lordi, nella contabilità nazionale indicano la spesa sostenuta dall’operatore «imprese» per l’acquisto di beni strumentali (unitamente all’ammontare delle scorte sia di beni di consumo che di beni strumentali) volta ad accrescere la capacità produttiva. Gli investimenti fissi netti, sono gli investimenti fissi lordi al netto degli ammortamenti.

Investimenti finanziari, compravendita di stock finanziari. Indicano l’impiego di fondi liquidi (assets) in attività finanziarie redditizie.

Istituto Centrale di Statistica (ISTAT), è l’istituzione alla quale è demandato il compito di provvedere alla rilevazione, l’elaborazione e la diffusione dei dati riguardanti i vari aspetti della vita economica e sociale del paese.

Liquidità, vedi domanda di moneta.

Livello generale dei prezzi, vedi indice generale dei prezzi.

Macroeconomia, studia delle caratteristiche e il comportamento degli operatori di spesa che vengono utilizzati per descrivere un sistema economico a livello aggregato.

Mercato monetario, vengono indicate con questa espressione le relazioni che intercorrono tra la domanda di moneta, l’offerta di moneta e il tasso di interesse.

Mercato reale, indica le relazioni che descrivono il mercato dei beni, vale a dire le relazioni che intercorrono tra l’offerta aggregata (il reddito reale), la domanda aggregata e le rispettive componenti.

Microeconomia, si occupa delle scelte individuali e del benessere sociale. Essa consiste nello studio delle caratteristiche e del comportamento degli agenti economici, della formazione dei prezzi dei singoli beni, delle caratteristiche e del funzionamento dei singoli mercati e di come questi ultimi interagiscono sul benessere sociale.

Modello, rappresentazione sintetica, a mezzo di simboli e di relazioni tra simboli di un particolare aspetto della realtà economica.

Moltiplicatore keynesiano del reddito, è quel numero (maggiore di uno) che misura l’impatto sul reddito di equilibrio di una variazione delle componenti autonome della domanda. Nel contesto dell’equilibrio macroeconomico generale di tipo keynesiano si fa distinzione poi tra il «moltiplicatore fiscale» e «moltiplicatore monetario». Il primo, mette in relazione la variazione del reddito di equilibrio con una variazione delle componenti autonome della domanda; il secondo, misura invece la variazione del reddito del reddito di equilibrio che consegue da un mutamento dell’offerta di moneta.

Moneta (offerta di), è l’ammontare dello stock di moneta in circolazione in un sistema economico in un determinato momento. Essa è formata dalla moneta circolante e dai depositi bancari e, sotto certe ipotesi, è proporzionale al valore della base monetaria. L’offerta di moneta viene indicata con tre diversi tipi di aggregati: M1, che è l’aggregato monetario ristretto, che include il circolante e i depositi a vista; M2, che è l’aggregato monetario intermedio, che comprende M1 e i depositi a termine; M3, che é l’aggregato monetario ampio scelto dalla BCE per esprimere l’offerta di moneta a livello dell’Unione Monetaria Europea, comprende l’aggregato M2 e gli strumenti negoziabili o accettazioni bancarie.

Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), è l’organizzazione sorta a Parigi nel 1961 per contribuire al perseguimento di un elevato sviluppo economico e all’espansione del commercio mondiale che comprende gran parte dei paesi occidentali.

Offerta aggregata, è la quantità di veni e servizi finali messa a disposizione dall’operatore «imprese» all’operatore «famiglie». E’ un sinonimo di Prodotto interno lordo (Pil).

Parità di potere d’acquisto, è un’unità di conto, costruita in base ad un complesso sistema di prezzi riferito a certe categorie di beni e servizi acquistabili in sistemi economici diversi, che elimina le differenze tra i sistemi dei prezzi e consente di effettuare comparazioni tra i livelli del reddito pro capite senza incorrere nell’errore imputabile al diverso potere d’acquisto della moneta.

Patto di stabilità e crescita, è il patto, siglato ad Amsterdam nel giugno 1997, che prevede l’armonizzazione dei conti pubblici dei paesi dell’euro-zona. Con esso, i paesi membri della UE che hanno adottato l’euro quale moneta unica si impegnano a perseguire l’obiettivo di mantenere in equilibrio i rispettivi bilanci pubblici, vale a dire in cui il rapporto deficit/pil non ecceda il 3% e il debito pubblico non ecceda il 60% del pil.

Politica economica, è la disciplina che, a partire delle indicazioni fornite dalle teorie della microeconomia e quelle della macroeconomia, studia l’opportunità e il merito di un intervento pubblico correttivo del sistema economico.

Politica fiscale, è l’impatto che la gestione delle entrate e delle uscite del settore pubblico (e quindi del bilancio dello Stato) ha sul reddito.

Politica monetaria, consiste nel tentativo operato da una banca centrale di controllare la base monetaria (e per questa via l’offerta di moneta) al fine di influire o sull’attività economica (il reddito) o di influire sulla stabilità di una moneta, sia sul piano interno (l’inflazione) che su quello estero (la svalutazione).

Politica monetaria della BCE, ha come obiettivo primario il mantenimento della stabilità dei prezzi. Essa consiste nel controllo della base monetaria (mediante interventi diretti e indiretti) volto ad impedire, con una strategia mista di inflation targeting e di monetary targeting, che l’aumento annuo dell’Indice armonizzato dei prezzi al consumo (IAPC) superi il 2%.

Politiche regionali, all’interno dei paesi della UE è l’insieme degli interventi a carattere redistributivo effettuati dagli organismi comunitari al fine di ottenere la convergenza tra i livelli del reddito pro capite, sia tra i paesi dell’unione che al loro interno, nonché la coesione tra i paesi stessi, vale a dire una identità di vedute, in funzione del rafforzamento delle istituzioni comunitarie.

Policy maker, è l’istituzione (o le istituzioni) cui compete la decisione circa l’opportunità e il merito di attuare le misure di intervento con cui si esplica la politica economica.

Potere d’acquisto della moneta, è la capacità della moneta di acquistare una certa quantità di beni e servizi.

Preferenza per la liquidità, si veda Teoria della preferenza della liquidità.

Povertà estrema, con questa espressione si intende, nelle pubblicazioni della Banca Mondiale e dell’FMI, la popolazione che vive al disotto della cosiddetta linea di povertà, fissata in un reddito pro capite inferiore a due dollari al giorno.

Prezzi correnti, sono i prezzi delle categorie di beni che concorrono a formare il prodotto interno lordo riferiti all’anno corrente, vale a dire all’anno in cui esso viene calcolato. Si parla invece di prezzi costanti, con riguardo ai prezzi delle categorie di beni che concorrono a formare il prodotto interno lordo riferiti ad un particolare anno (considerato come anno base) diverso da quello in cui viene calcolato il Pil.

Prezzi relativi, è il rapporto tra i prezzi di due beni o di due fattori produttivi.

Principio della domanda effettiva, è il processo di aggiustamento dell’offerta aggregata sul valore della domanda aggregata attraverso la variazione delle scorte (e quindi attraverso le variazioni della quantità prodotta).

Prodotto interno lordo (Pil), è il flusso dei beni e dei servizi finali messi a disposizione dal sistema produttivo in un determinato periodo di tempo. Concorrono a formare il pil i consumi finali delle famiglie, i consumi finali collettivi, gli investimenti fissi lordi, la variazione delle scorte e le esportazioni nette.

Prodotto interno netto (Pin), è il prodotto interno lordo al netto degli ammortamenti.

Produzione lorda vendibile, è la produzione totale (ossia il fatturato lordo complessivo) inclusiva sia dei beni finali sia dei beni intermedi.

Produttività del lavoro (o prodotto per addetto), è un indicatore della produttività del lavoro. Indica la quantità di beni e servizi finali prodotta in media da ciascun lavoratore.

Progresso tecnologico, è il flusso delle innovazioni che, con riferimento al periodo di tempo considerato, va ad accrescere lo stock delle conoscenze tecnologiche. A seconda che le innovazioni siano o meno indotte dall’attività produttiva, si fa distinzione tra progresso tecnico «endogeno» oppure «esogeno»; inoltre, a seconda che le innovazioni accrescano la disponibilità dei fattori produttivi oppure siano incorporate nei beni strumentali, si fa distinzione tra progresso tecnico «diffuso» oppure «incorporato»; infine, se le innovazioni godono della proprietà di lasciare inalterato il grado dell’intensità di capitale si ha progresso tecnico «neutrale nel senso di Hicks», viceversa, se lasciano inalterato il coefficiente capitale/prodotto si ha progresso tecnico «neutrale nel senso di Harrod».

Quote distributive, è la percentuale di reddito (nazionale) che viene distribuito ai fattori produttivi.

Ragione di scambio, è l’indice dei prezzi dei beni esportati in rapporto l’indice dei prezzi dei beni di importazione. Si ha un peggioramento (miglioramento) della ragione di scambio quando i prezzi delle importazioni (delle esportazioni) aumentano più rapidamente di quelli delle esportazioni (delle importazioni).

Redditi da lavoro (dipendente), è la parte del valore aggiunto (ai prezzi base) costituita dalle retribuzioni lorde corrisposte al lavoro dipendente e dai contributi sociali che sono a carico delle imprese.

Reddito, è l’insieme dei redditi, da lavoro e non da lavoro (interessi, profitti, rendite), che vengono distribuiti dalle imprese a tutti coloro che partecipano alla produzione.

Reddito di equilibrio, è il livello dell’offerta aggregata che, alla fine del processo di aggiustamento delle scorte imputabile al principio della domanda effettiva, verrà a coincidere con il valore della domanda aggregata.

Reddito monetario, è il prodotto tra reddito reale e l’indice generale dei prezzi.

Reddito nazionale, è l’insieme di tutti i redditi da lavoro e i redditi non da lavoro (somma che coincide con il valore aggiunto) che viene distribuita da tutte le imprese del sistema produttivo a tutti coloro che partecipano all’attività produttiva.

Reddito potenziale, è il valore del flusso di beni e servizi finali (reddito) che un sistema economico potrebbe porre in essere qualora fosse pienamente utilizzata tutta la dotazione di fattori produttivi disponibile.

Reddito pro capite, è un indicatore di benessere; misura la capacità di spesa media di ciascun abitante di un dato sistema economico in un determinato momento.

Reddito (reale), è il valore della produzione espressa a prezzi costanti.

Resto del mondo, in macroeconomia è quell’operatore di spesa che acquista dalle imprese nazionali beni e servizi (esportazioni) e vende agli altri operatori nazionali beni e servizi (importazioni).

Rendimenti netti attesi (o reddito prospettivo dell’investimento), è il valore attuale dell’insieme dei rendimenti netti attesi da una decisione di acquisto di un bene strumentale.

Retribuzioni lorde, sono date dall’insieme delle retribuzioni nette più le ritenute contributive sul reddito da lavoro, più gli oneri sociali a carico del lavoratore.

Riserva obbligatoria, percentuale minima dei depositi bancari (al momento attorno al 2%) che le singole banche sono tenute a versare obbligatoriamente alla BCE a garanzia dell’eventuale restituzione dei depositi stessi.

Risorse, nella contabilità nazionale indicano la somma del prodotto interno lordo e le importazioni (inclusive della spesa all’estero dei residenti).

Risparmio, nel contesto della teoria macrostatica keynesiana è la parte di reddito nazionale non destinata dall’operatore famiglie all’acquisto di beni di consumo.

Risultato lordo di gestione, è il risultato netto di gestione (in altri termini ciò che resta del valore aggiunto dopo aver corrisposto il pagamento dei redditi da lavoro) comprensivo degli ammortamenti.

Scorte (variazione delle), accantonamento (stock) di una parte della produzione di beni che serve a fronteggiare un eccesso imprevisto di domanda di prodotti da parte del mercato. Contabilmente, le scorte entrano a far parte dell’investimento fisso lordo delle imprese. La variazione delle scorte è il flusso di accrescimento dello stock delle scorte.

Sistema economico, è l’insieme delle parti (gli operatori di spesa e il sistema bancario) che interagiscono tra di loro nel processo di formazione, utilizzo e distribuzione delle attività produttive (e del reddito che ne consegue), dando luogo ad un tutto ben definito rispetto all’ambiente circostante (ad esempio, rispetto al «sistema politico»).

Sistema Europeo delle Banche Centrali (SEBC), è l’istituzione alla quale è demandata la gestione della politica monetaria dell’UE. Compongono il SEBC l’Eurosistema e le banche nazionali dei paesi della UE che non ancora non hanno adottato la moneta unica.

Stabilità dei prezzi, è l’obiettivo primario assegnato alla politica monetaria della BCE. Secondo la banca centrale dell’UE si ha stabilità dei prezzi con un tasso d’inflazione, misurato su base annua dall’indice armonizzato dei prezzi al consumo, inferiore o uguale al 2%.

Stato delle coscienze tecnologiche, l’insieme delle conoscenze tecnologiche circa il modo di produrre le merci.

Stock di capitale, è il cumulo degli investimenti fissi ancora in attività.

Stock della ricchezza, è il valore dei beni finanziari, mobiliari e immobiliari a disposizione degli operatori economici.

Svalutazione (della moneta), perdita di valore di una moneta rispetto alle altre, in conseguenza di un mutamento del tasso di cambio.

Sviluppo economico, innalzamento permanente del livello di vita collettivo, caratterizzato da mutamenti nella struttura produttiva, che trova riscontro in un tasso di crescita positivo sia del reddito pro capite che del prodotto per addetto. Si parla di teorie dello sviluppo economico con riguardo a tutte quelle teorie che cercano di fornire una spiegazione su ciò che influisce sullo stock della ricchezza (e specularmente sulla povertà) delle nazioni.

Sviluppo sostenibile, è lo sviluppo economico compatibile con l’equilibrio ambientale.

Tasso di cambio (tra due monete), è il prezzo di una valuta in termini di un’altra. Quel tasso di cambio in corrispondenza del quale l’eccesso di domanda di valuta è uguale a zero è detto tasso di cambio «di equilibrio». Il tasso di cambio «nominale», è prezzo al quale una moneta può essere convertita in un’altra; tasso di cambio «reale», esprime invece il prezzo dei beni esteri in termini di beni nazionali. Una variazione in aumento di quest’ultimo indicherà un apprezzamento reale (i beni nazionali diventano meno convenienti) mentre una sua variazione in diminuzione indicherà un deprezzamento reale (ossia il fatto che i beni nazionali diventino più convenienti).

Tasso (proporzionale) di crescita del reddito, in generale, e riferito a qualsiasi variabile, è il rapporto tra la variazione assoluta (nel nostro caso la variazione del reddito) intercorsa nel periodo di riferimento e il valore che la variabile considerata (il reddito) assumeva nel periodo precedente. Nella teoria dinamica di Harrod si fa distinzione tra il tasso di crescita del reddito «effettivo», cioè il tasso proporzionale di crescita dell’offerta aggregata, il tasso di crescita del reddito «garantito», ossia il rapporto tra la propensione al risparmio desiderata e l’ICOR desiderato, e il tasso di crescita «naturale» del reddito, dato dalla somma tra il tasso di crescita del prodotto per addetto e il tasso di crescita della popolazione lavorativa (la popolazione attiva).

Tasso di crescita del prodotto per addetto, è il tasso proporzionale di crescita del rapporto tra la produzione e il numero degli addetti che ne hanno consentito la formazione.E’ (approssimativamente) uguale alla differenza tra il tasso proporzionale di crescita del reddito e il tasso proporzionale di crescita dell’occupazione.

Tasso di crescita del progresso tecnico, è il flusso delle innovazioni intervenute in un certo periodo di tempo (il progresso tecnico) in rapporto allo stato delle conoscenze tecnologiche riferito al periodo precedente.

Tasso (annuo medio) d’inflazione, è la percentuale di crescita di un qualche indice dei prezzi, calcolata con riferimento ad un certo periodo di tempo (solitamente trimestre, o un anno).

Tasso d’interesse nominale, è il rapporto tra l’interesse maturato su una certa somma data in prestito per un determinato periodo di tempo, solitamente l’anno, in rapporto al valore che la somma stessa aveva nel periodo precedente.

Tasso d’interesse reale, è il tasso di interesse nominale depurato dalla componente inflazionistica.

Tasso di disoccupazione, è il rapporto tra numero dei disoccupati e le forze di lavoro.

Teoria, in termini generali, è una formulazione rigorosa e sistematica dei principi di una scienza. Nella macroeconomia statica si fa distinzione tra teorie «da domanda», che mettono l’accento principalmente sul ruolo delle componenti della domanda aggregata nella determinazione del reddito di equilibrio, e teorie «dell’offerta», che mettono l’accento invece sul ruolo assunto dai singoli fattori della produzione e dalla produttività totale dei fattori. Nel contesto della macroeconomia dinamica si fa invece distinzione tra le teorie del ciclo economico», le teorie della crescita, e le teorie dello sviluppo economico.

Teorie del ciclo economico, sono le teorie che cercano di fornire una spiegazione alle fluttuazioni dell’attività economica. Così, ad esempio, mentre la teoria del ciclo economico di Joseph Schumpeter (1833-1950) riconduce le cause delle fluttuazioni cicliche all’azione di “distruzione creatrice” delle innovazioni (il progresso tecnico), la teoria di Harrod (1900-1978) riconduce l’instabilità economica all’interazione tra gli effetti del moltiplicatore keynesiano del reddito e quelli dovuti all’acceleratore degli investimenti. Altre teorie riconducono invece le cause delle fluttuazioni economiche al conflitto esistente nel processo di distribuzione del reddito, alla presenza di shock esogeni e di meccanismi di propagazione dell’errore.

Trattato di Maastricht, è l’accordo, denominato Trattato sull’Unione Europea, firmato a Maastricht il 7 febbraio 1992, che ha dato vita al processo di armonizzazione delle economie degli stati membri in vista dell’unificazione europea, della creazione della Banca Centrale Europea e della moneta unica.

Trattati di Roma, sono i trattati firmati dai sei paesi già membri della Comunità del carbone e dell’acciaio (CECA), il Belgio, la Francia, la Germania, l’Italia, il Lussemburgo e i Paesi Bassi, a Roma il 25 marzo 1957, che hanno dato vita alla Comunità economica europea (CEE).

Trend, è la tendenza di lungo periodo nell’evoluzione di una variabile, misurata normalmente dal tasso di crescita della stessa.

Unione Europea (UE), sorta con il Trattato di Maastricht, dalla trasformazione e integrazione del Trattato di Roma istitutivo della Comunità europea, è l’istituzione che raccoglie, al momento, 27 paesi europei.

Uscite correnti (del bilancio) dello stato, sono rappresentate dal flusso degli stipendi e salari dei dipendenti pubblici, dalle spese per i consumi correnti, dai trasferimenti in conto corrente alle famiglie e alle imprese, dai trasferimenti alla UE e altri organismi internazionali, dagli interessi passivi sul debito pubblico.

Utilizzatori finali, sono tutti gli operatori di spesa che acquistano beni o servizi finali.

Valore aggiunto, contabilmente è la differenza tra il fatturato venduto e quello acquistato da un’impresa. Come aggregato della contabilità nazionale è l’insieme di tutti i redditi da lavoro e i redditi non da lavoro che danno luogo al reddito nazionale. Esso misura, al tempo stesso, anche il prodotto nazionale.

Valore attuale, facendo riferimento all’espressione del sentiero temporale di crescitaè il valore finale di una variabile moltiplicato per il reciproco del fattore di crescita.

Variazione delle scorte, flusso netto indesiderato di accrescimento dello stock delle scorte di un’impresa che consegue da un errore di valutazione circa l’entità della domanda attesa al momento della pianificazione della produzione. Un eccesso di domanda si traduce una variazione negativa delle scorte, mentre una variazione positiva, un accumulo di scorte, rappresenta un segnale che la produzione è stata eccessiva.

Variabile, qualsiasi grandezza che può assumere diversi valori all’interno di un insieme. In macroeconomia si fa distinzione tra variabili «endogene», il cui valore è almeno in parte determinato dal valore assunto da un’altra variabile considerata nel modello, e variabili «esogene», quelle variabili cioè il cui valore si suppone noto, e quindi non spiegato, in quella particolare fase di elaborazione di un modello, da alcuna altra variabile considerata nel modello stesso. Si ponga attenzione al fatto che una variabile può essere considerata esogena in un certo contesto ed endogena in un altro. In macrodinamica si fa distinzione poi tra variabili «flusso», il cui valore è determinato con riferimento ad un certo intervallo di tempo, e variabili «stock», il cui valore è determinato solo con riferimento ad un determinato istante nel tempo

Vincolo estero, esprime il fatto che a nessun paese (specie se piccolo) è consentito per lungo tempo di importare beni e servizi in eccesso rispetto alla propria capacità di esportare beni e servizi.

World Bank (Banca Mondiale), istituita nell’ambito della Conferenza di Bretton Woods con lo scopo di finanziare lo sviluppo dei paesi membri e divenuta operativa dal 1945, ha sede a Washington.

World Meteorological Organization (WMO), è l’organizzazione che nel 1988 ha dato vita, assieme all’United Nations Environment Programme (UNEP) delle Nazioni Unite, all’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), l’istituzione alla quale è stato affidato il compito di monitorare le informazioni scientifiche, tecniche e socio-economiche che consentono di valutare i rischi indotti dall’antropizzazione sui mutamenti climatici.

World Trade Organization (WTO), istituito con il Trattato di Marrakech nel 1995 con lo scopo di governare e sviluppare il commercio mondiale, conta attualmente oltre 140 paesi membri.

 

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