Il governo del cambiamento….

…introduce i condoni e legittima l’evasione, anzichè combatterla.

Maggio e giugno sono i mesi in cui i contribuenti italiani presentano la denuncia dei redditi e versano il dovuto al fisco per l’anno 2017, oltre corrispondere il 40% dello stesso importo per l’anno in corso.

Gli strumenti di controllo predisposti dall’Amministrazione finanziaria, per contrastare la dilagante evasione, assicurano, di solito, maggiori entrate per circa 10 miliardi di euro rispetto alle previsioni dell’anno precedente. Una cifra considerevole, purtroppo ancora distante dall’ammontare complessivo del fenomeno evasivo.

Il neo ministro delle finanze Giovanni Tria, nel discorso tenuto alla cerimonia della Guardia di Finanza, ha dichiarato che l’economia italiana è in ripresa, ma la pressione fiscale resta elevata, pari al 42,5% rispetto al PIL nel 2017, mentre l’evasione fiscale e contributiva risulta pari a 110 miliardi (dati riferiti al 2015). L’Iva è l’imposta più evasa, 35 miliardi che ogni anno sfuggono all’erario. L’evasione annuale su Irap, Ires e Irpef per lavoro autonomo e impresa è stimato in 48,8 miliardi. Esiste poi l’evasione contributiva verso l’Inps e gli enti di previdenza e quella minore verso regioni ed enti locali.

A questo esercito di evasori, Salvini promette un salutare colpo si spugna rottamando le cartelle sotto i 100 mila euro per “ liberare milioni di italiani ostaggi incolpevoli e farli tornare a lavorare e pagare le tasse”. La sanatoria annunciata da Salvini, non si limita, come oggi, alla cancellazione di interessi di mora e sanzioni, ma prevede l’estinzione sino all’85% dell’imposta dovuta.

A questa schiera di potenziali evasori si contrappone, per fortuna, l’esercito dei cittadini onesti. Imprenditori, professionisti, e naturalmente la massa dei lavoratori dipendenti e dei pensionati a reddito fisso. Tutti coloro che continuano a pagare regolarmente tasse e imposte, a rispettare le scadenze. Ligi alle regole anche quando ritengono di essere ingiustamente tartassati.

Cittadini convinti che pagare le tasse sia l’altra faccia della medaglia di una cittadinanza responsabile. Il giusto modo per condividere le spese pubbliche che vanno dalla scuola per i loro figli, alla cura sanitaria ed ospedaliera per tutti, all’assistenza agli anziani e alla sicurezza in generale per l’intera comunità, e ancora, alla viabilità, ai trasporti, all’illuminazione, al verde pubblico e all’ambiente.

Ogni euro sottratto al fisco è un furto contro la collettività.

Alleggerire il sistema fiscale è giusto, ma se non si vuole compromettere la tenuta complessiva dello Stato sociale, le risorse vanno recuperate in direzione della lotta contro gli scandali, gli sprechi e l’evasione fiscale.

Questo “Governo del Cambiamento” in realtà vuole ingraziarsi una parte del proprio elettorato. Salvini, esasperando la campagna di odio contro gli immigrati e Rom, punta alle elezioni anticipate per fare il pieno dei voti. Ma questo non è il tempo per regalie a coloro che si sono comportati in maniera scorretta nei riguardi della collettività. Questo non è cambiamento. E’ pura continuità con i vecchi metodi e sistemi clientelari che proprio i 5 Stelle hanno più volte abiurato.

 

 

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