Un cenno doveroso a questa pratica assai diffusa. E’ premeditato l’atto iniziale
che determina l’incontro che è, al contrario, puramente casuale.
Il mezzo è costituito da telefono cellulare o da Internet.
E’ l’imprevisto a intervenire per decidere poi intuitivamente in base alla voce, al tono della risposta, al modo in cui viene gestita la situazione, se inviare successivi sms, detti anche “messaggini” se si vuole usare un termine obsoleto. Il difetto è costituito dalla dimensione dello schermo, poco adatto alla lettura per chi ha problemi di visione, e dal rischio d’impoverire il linguaggio al punto da riportare la capacità espressiva all’epoca delle caverne.
La navigazione su Internet consente invece di fluttuare nelle infinite connessioni della rete fino ad approdare ad un navigatore solitario. Compensa la solitudine, esercita la scrittura sulle tastiere, rivaluta la fase del corteggiamento, trasforma il timido in un temerario.
Non ci sono limiti costituiti dall’aspetto fisico o dall’età: le donne non più giovani possono trasformarsi in Diane chattatrici e abbandonare, protette dall’anonimato, il grigio abito indossato quotidianamente nel rispetto dei canoni imposti. Allo stesso modo gli uomini si esercitano nell’arte della provocazione per diventare seducenti, al di là di qualsiasi difetto che impedisca loro di sfidare, nella realtà, l’implacabile giudizio femminile.
L’incontro virtuale è una finzione che sviluppa l’attitudine al gioco e alla fantasia, se gestito occasionalmente da soggetti sani. Se sfocia in un rapporto stabile, rischia di distogliere la persona dalle attività e dagli affetti concreti e consueti.
Alcuni sono arrivati al punto di riuscire a prender sonno soltanto con lo smartphone sotto il cuscino, altri con il mouse nella mano, per l’illusione rassicurante di sentirsi legati al filo caldo della loro volatile passione. Questo atto feticistico può ricollegarsi ad altri meno desueti, tra cui avvolgersi in indumenti lasciati da persone assenti, simulando un illusorio contatto sostenuto dall’immaginazione di un abbraccio e dall’ebbrezza del ricordo lontano di un profumo.
L’incontro virtuale termina per volontà, per decesso di uno dei partner o per l’insensata decisione di materializzarlo, pervenendo a delusione immediata o futura, quando un altro contatto porterà l’uno o l’altra ad essere coinvolto ancora nella rete informatica di una nuova passione virtuale… ma anche per virus del computer, infezione degenerativa in continua evoluzione diffusa da certi untori detti hackers.
Qualcuno sospetta che questi loschi individui siano utilizzati segretamente da qualche multinazionale del settore per produrre sempre nuovi antidoti, compactati in apposite confezioni da banco.
AMORE SCIARPICO
Amor non dichiarato,
ma in sogno accarezzato,
rivelasi una sera
di fredda luce nera.
Con amorevol gesto
Ei cinge il collo lesto
di Lei che volge il guardo
scoccando, muto, il dardo.
Nel solitario letto
un caldo abbraccio stretto
di vellutata trama
inebria ognor la dama:
dal morbido Kashmir,
qual magico elisir,
affiora repentino
l’olezzo mascolino
che porta Lei nel vello
a immaginar duello
di schermaglia amorosa
qual novella sposa.
Di pecora il filato
produce questo stato:
da epicureo piacere
a “epecoreo” godere
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