La centralità della Germania

È strano pensare al fatto che la Germania, responsabile in parte del primo conflitto mondiale e sicuramente responsabile in toto del secondo conflitto, adesso si trova ad un giro di boa in cui può decidere le sorti dell’Europa intera.

La potenza industriale tedesca rappresenta un polo fondamentale in molti settori, non solo, ma ha trainato con sé le economie dell’Italia del nord, della Francia dell’est, e di paesi quali Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia.

La sua forza nel settore della meccanica, della chimica, dell’automobile, è tale che può influenzare positivamente le economie dei paesi circostanti.

Lo sappiamo per certo, è già avvenuto dal 1945 in poi ed il wundershaft, ovvero un miracolo economico tedesco, ha ingenerato quello di mezza Europa.

Come se la Germania volesse farsi perdonare per le due guerre perdute e per i danni causati.

È un momento singolare per la Germania, la destra neonazista sta avanzando dappertutto, ed il nuovo fuhrer è una gelida bionda del nord, che sembra avere molti adepti, fra i quali Elon Musk: l’AFD, il suo partito, potrebbe anche raggiungere il 30% dei voti, quindi bisogna che tutti gli altri partiti, SPD, CDU, liberali e verdi, costruiscano una grande coalizione in grado di tenere sotto controllo questa destra emergente.

Le elezioni di domenica prossima ci diranno se ciò è possibile.

Il ristabilimento di una centralità politica, e quindi economica, in Germania, potrebbe risollevare le sorti dell’Europa intera, attualmente sotto attacco da tutte le parti e specialmente dall’amico/nemico americano.

Trump ha gettato la maschera, dopo tanti decenni di amicizia sbandierata si capisce che è venuto per gli Stati Uniti il momento di occuparsi di altri scenari, il Pacifico contro la Cina, l’Artico contro la Russia e tutti quei settori in cui l’America si sente debole; non c’è più un occhio di riguardo per l’Europa.

L’Europa deve fare da sé, una volta per tutte, e deve considerare gli Stati Uniti un ragguardevole nemico politico ed economico.

Certo, ci saranno da fare delle alleanze a livello globale, ma prima di tutto l’Europa deve rafforzarsi al centro ed il centro è sicuramente la Germania.

Gli altri paesi, Francia, Italia, Spagna, possono contare qualcosa, ma non sono determinanti.

Dispiace dirlo, ma è così, l’Europa senza una forte Germania al centro e senza un Regno Unito di sostegno, è un colosso dai piedi di argilla, facile preda delle mire di conquista staliniane/putiniane, che conosciamo dagli anni ‘50 del secolo scorso.

La Russia non sarà una grande potenza economica, è vero, ma lo è sicuramente per le risorse e per il potenziale atomico, che è enorme.

Se non vogliamo che i soldati cosacchi abbeverino i loro carri armati nel Tevere o nella Senna è importante che l’Europa riconsideri se stessa, faccia quello che è necessario per affrontare efficacemente l’orso russo e, volenti o nolenti, al centro di questo sistema europeo c’è la Germania.

Speriamo che domenica settimana i tedeschi votino bene, non come il secolo scorso, quando improvidi venti di guerra, in due occasioni, hanno distrutto l’Europa.

Viator

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