“Lasci che il popolo cresca ignorante, altrimenti chi fa i lavori umili?”. Così mi diceva un maestro di lunga esperienza in una scuola per adulti.
Al mio primo incarico da insegnante quell’incoraggiate asserzione non aveva influito di molto sulla mia percezione d’inadeguatezza, ritenendo che la sua visione del mondo non corrispondesse alla realtà, mentre valse da stimolo ad applicarmi con convinzione, pensando di prosciugare il mare dell’ignoranza con l’elmo del sapere, emula del prode Anselmo.
Illusione …: fidando sull’insipienza di una nutrita schiera d’individui che vive sui social e non apre un giornale, siamo arrivati ad un momento di distrazione di massa sul quale possono passare intenzioni di cambiamenti “epocali” di cui il piu’ inquietante sarebbe il proposito di modificare la nostra Costituzione: da un lato l’ignoranza e dall’altro il pressapochismo di una classe dirigente soggetta ad un andirivieni di proclami e ripensamenti, cadute di stile e rimedi inefficaci, a dimostrazione di una confusione di cui stiamo pagando le conseguenze.
Noi Italiani abbiamo sostenuto il fascismo con le responsabilità storiche che conosciamo, ma per questa macchia persistente nelle sue varie forme sembra non esista un prodotto efficace da strofinare sui cervelli. Adagiarsi sul grembo di un capo e lasciare che lui o lei pensi ed agisca al posto loro sembra ancora un’attitudine diffusa, se analizziamo i fatti dei nostri anni, innamoramenti e separazioni come stelle cadenti … da Craxi a Berlusconi, da Monti a Renzi, da Salvini a Grillo, da Conte a Draghi, fino all’odierna Meloni e alla sua imbarazzante compagnia di giro di cui seguiamo giornalmente le gesta.
A Del Mastro, Lollobrigida, Santanchè e al nostro nostalgico presidente del Senato si affiancano scivoloni di altri nelle dichiarazioni poco meditate o negli atteggiamenti non certo consoni alle cariche che rivestono: gaffes, figuracce, esternazioni qualunquiste tutto scivola senza lasciare tracce apparenti.
“Santa Ignoranza” o “Santa Furbizia”? Lascio in sospeso la risposta anche se un segnale mi sento di darlo con due esempi.
- Se guardiamo alle percentuali d’ascolto, una delle trasmissioni più seguite è “Il Grande Fratello”… , un’accozzaglia di personaggi di ultimo piano ripescati tra antiche glorie del passato o comparse del sottobosco dello spettacolo e dei reality. Cari Amici, non fate gli snob, vi invito ad assistere ad un’intera puntata per trovare la soluzione corretta.
- Che ne è di Sumahoro? Il silenzio è calato su di lui e sulla squallida vicenda che lo ha coinvolto. Fino ad ora se n’è stato seduto in Parlamento rinunciando all’unico riscatto possibile che le dimissioni gli conferirebbero: una grottesca autodifesa, basata sull’ignoranza di quanto gli succedeva intorno, non fa di lui una vittima delle circostanze bensì un povero sciocco o un furbetto con poca dignità che non paga dazio, ma lo fa pagare a noi che lo manteniamo. Vedremo come proseguirà la vicenda ora che ufficialmente la magistratura sta indagando sui traffici della sua famiglia.
Anche in questo caso la risposta è ovvia, cui si aggiunge la perplessità riguardo al Centrosinistra che lo ha candidato con colpevole leggerezza.
Marina Elettra Maranetto
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