Nuovo libro di Agostino Spataro “Giovanni Antonio Colonna e l’attentato a Mussolini”!

 

Foto di copertina: Roma, seduta del Consiglio dei ministri: il primo a sinistra è l’on. Giovanni Antonio Colonna, ministro delle Poste; al centro l’on. Benito Mussolini presidente del Consiglio.

INDICE

  • Presentazione del Sindaco

Nota dell’Autore

 Prima Parte parte

 

– Giovanni Antonio Colonna fra la Sicilia e Roma

  – Il contesto storico siciliano fra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento

– Il movimento dei “Fasci dei lavoratori”                                                                     

– L’esperienza politica di Giovanni Antonio Colonna di Cesarò nell’Italia liberale (1909-1922)

– L’elezione alla Camera dei Deputati

– Radicale di fronte alla guerra di Libia                                                                 

– La prima guerra mondiale e l’interventismo  

– La polemica sui trattati di pace

– L’uscita dal Partito Radicale e la fondazione di “Democrazia Sociale”

– L’avvento del Fascismo

 – La partecipazione al primo governo Mussolini

– La crisi nei rapporti fra Democrazia Sociale e Fascismo

– Il delitto Matteotti e la secessione dell’Aventino

 

  Seconda Parte

  – L’attentato a Mussolini: una verità perimetrata

–  A Dublino si scopre l’antifascismo di Violet Gibson

  • – La Gibson era davvero pazza?
  • La “pazzia” mise tutti d’accordo
  • L’attentato un affaire fra Stati
  • L’espulsione degli aventiniani dal Parlamento e l’abbandono del Cesarò della vita politica                                                                                                                                                                                                                   
  • I trascorsi risorgimentali della famiglia Colonna Romano
  • Il delitto Matteotti e l’Aventino
  • Il duca e l’attentato a Mussolini
  • Sorvegliato speciale

Riferimenti bibliografici         

— Profili biografici dei predecessori di Giovanni Antonio Colonna   – Articoli connessi.         

  • Bio / bibliografia di Giovanni Antonio Colonna

      –   Galleria di foto

       

  Presentazione del Sindaco

 Con questo nuovo libro Agostino Spataro ci consegna (gratuitamente) il racconto di un attentato clamoroso, ma scarsamente illuminato dalla pubblicistica, accaduto a Roma nel 1926 ai danni di Benito Mussolini che si salvò per “miracolo”. Ne fu autrice la nobildonna irlandese, Violet Gibson, la quale operò in combutta con l’on. Giovanni Antonio Colonna, duca di Cesarò e barone di Ioppolo Giancaxio, proprietario di alcuni feudi (Realturco, Montefanuso, ecc) e del castello. L’Amministrazione comunale ha deciso di pubblicarlo con lo scopo di far conoscere ai nostri concittadini, agli studiosi e, soprattutto ai giovani, una vicenda emblematica che vide al centro il Colonna, personalità poliedrica della politica e della cultura della prima metà del novecento, che muovendo da Joppolo, sulla scia dei suoi illustri predecessori, raggiunse a Roma posizioni di prestigio: deputato alla Camera per più legislature, ministro delle Poste, fondatore del partito della “Democrazia Sociale”, scrittore e operatore multiculturale.                            Come scrive Agostino Spataro, Giovanni Antonio Colonna si occupò dei suoi possedimenti a Joppolo e delle problematiche che travagliavano i suoi coloni e concittadini. Oltre a introdurre talune, interessanti innovazioni in agricoltura, creò una “banchina di Cesarò” (a Joppolo e a Raffadali) per sottrarre i contadini dalla dipendenza dall’usura e fornire loro i mezzi necessari per migliorare la loro condizione di vita.

Perciò, grazie a questo lavoro- che apprendiamo con piacere comparirà in una pubblicazione di livello universitario in corso di stampa in Brasile- pensiamo di arricchire l’offerta culturale del nostro Comune, per salvaguardare la memoria e il lascito morale e culturale dei nostri progenitori, affinché anche questa nostra piccola comunità possa acquistare piena coscienza del suo passato e affrontare con dignità e speranza il suo futuro.

Domenico Migliara / Sindaco di Joppolo Giancaxio 

Nota dell’Autore

La crescita preoccupante delle destre neofasciste in diversi Paesi europei dovrebbe indurre i ceti dirigenti politici, gli intellettuali e i cittadini tutti a interrogarsi sulle cause che la determinano e quindi sul futuro politico cui va incontro la nostra democrazia. Soprattutto in Italia dove il ventennio fascista segnò, tragicamente, la storia politica e civile del popolo italiano.

In questo libro si affronta, sulla base di nuove ricerche documentarie e di un nuovo approccio storico e politico, l’episodio del clamoroso attentato, avvenuto a Roma il 7 aprile de 1926, a danno di Benito Mussolini presidente del Consiglio dei ministri.

Anno cruciale, drammatico il 1926 in cui si registrarono ben quattro attentati alla vita del

Duce e furono introdotte le “leggi fascistissime” che diedero vita al regime dittatoriale.

L’attentato che qui trattiamo fu sicuramente il più pericoloso per la vita del Duce il quale, grazie a un colpo di fortuna, se la cavò con una leggera ferita al naso. Fu la nobildonna irlandese, Violet Gibson a sparare, da distanza ravvicinata, con una pistola fornitale dall’on. Giovanni Antonio Colonna, duca di Cesarò e barone di Ioppolo Giancaxio, il quale, dopo il brutale assassinio del suo amico Giacomo Matteotti si collocò in una posizione antitetica al fascismo, fino a spingersi (anche se le carte ufficiali non lo ammettono) ad attuare questo atto intrepido, coraggioso che poteva cambiare il corso della storia italiana e forse anche europea. I Colonna di Sicilia, discendenti da un ramo cadetto della potente famiglia romana, si fregiavano del titolo più altisonante di duca di Cesarò (centro montano in provincia di Messina, dove detenevano alcune proprietà boschive a scarso reddito), tuttavia concentrarono i loro interessi e le loro cure ai feudi di Ioppolo poiché da qui provenivano le risorse che consentivano loro di poter vivere da benestanti prima a Palermo e poi a Roma, dove si dedicarono alla vita di società e agli affari politici. Ioppolo fu dunque nel cuore dei Colonna e fu qui che vollero essere seppelliti i duchi di Cesarò! Perciò ho accolto con piacere l’invito dell’attuale Amministrazione comunale a tentare di ricostruire l’episodio e talune, importanti conseguenze politiche derivate…

Altri testi dell’Autore dedicati alla storia locale:

  • “Joppolo Giancaxio: fra storia e memoria”, 1996
  • “I racconti di Realturco”- 2 volumi/ 100 racconti. 2017
  • “Nemo poeta in patria”: il caso di Domenico Azzaretto”, 2020
  • “La nostra madre lingua- La parlata joppolese”, 2021.

N. B. Sullo stesso tema è uscito in questi giorni in Brasile un libro a più voci per i tipi dell’Editora JURUA’.

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