Monologo

 

Sono Bella.

Ho messo addosso tre chili

e ho preso la forma di un papero.

Ma sono Bella.

Se mi guardo di profilo sono spessa.

Sembro la Venere Ottentotta

Però … sono Bella.

In bagno ho un grande specchio

e una luce di quelle moderne che non si bruciano mai

e trafiggono  a coltellate di verità.

Aspetta che io gli passi davanti non so quante volte al giorno.

Faccio finta di niente ma non resisto a dargli un’occhiata.

Per rassicurarmi.

Sono Io.

Ma c’è più di qualcosa.

Sono turbata. Come. Con questo umore rischio di spegnermi.

Ma no … meglio spegnere la luce.

Ecco fatto. Meglio.

Ora sono quella che sento di essere.

 

Smettila. Non c’è un istante uguale all’altro e tu non sei quella di un attimo fa.

La bellezza è effimera e tu non vuoi essere una donna effimera …

Non resisto.

Accendo spengo. Accendo spengo…

Accendo.

Tolgo gli occhiali. Eccomi. Non era difficile.

Ho fermato il tempo.

Fino a quando rimetterò gli occhiali.

 

 

 

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