Musical sull’Arno

Devo confessare che sono sempre stato un grande ammiratore del musical hollywoodiano, ma non quello degli anni ‘30, per intenderci Fred Astaire e Ginger Roger, quanto il musical degli anni ‘50, cioè quello del grande Gene Kelly.

Ricordando i suoi successi di allora, cioè “Un americano a Parigi” e soprattutto “Cantando sotto la pioggia”, devo confessare che rimanevo letteralmente incantato, come in una favola dal lieto fine.

Orbene, una sera mi trovavo, sempre accompagnato dalla mia fedele Alfa 2000, proprio nel centro di Firenze, e molto probabilmente avevo violato qualche regola del traffico: fatto sta che, dopo una lauta cena, effettuata credo presso l’ottimo “Latini”, mi ritrovai a passeggiare proprio sulle rive dell’Arno.

A un certo punto, segno del destino, mi apparve un cartellone di un piccolo cinema, un cinerino, come solevo chiamarli, e mi indicava che quella sera sarebbe stato proiettato, appunto, “Cantando sotto la pioggia”, o, meglio, “Singing in the rain”, in versione originale: cosa potevo sperare di meglio? Mi infilai nella piccola sala, all’ultimo spettacolo ed attesi pazientemente.

Finalmente la pellicola iniziò a essere proiettata ed io mi accorsi di essere assolutamente solo nella piccola sala, solo, ma in compagnia di Gene Kelly, Donald O’Connor e Debbie Reynolds.

Mi godetti tutto il film e cantavo fra me e me le romanticissime melodie, finché giunse il momento fatidico in cui Gene Kelly, sotto la pioggia scrosciante, cantava il motivetto saltando dal marciapiede sulla strada bagnata, felice come chi non si preoccupa delle condizioni del tempo, ma soltanto delle gioie che la vita può dare a chi sa discernerle.

A questo punto, uno scrosciare di applausi: era il sottoscritto che non poteva resistere ai volteggi ed al dinamismo di Gene Kelly.

Lo so, era un’espressione del tutto infantile, ma anche il risultato di emozioni che il Cinema ha sempre provocato su di me.

Finita la pellicola, uscì in uno stato di esaltazione, e quasi mi lanciai verso l’Arno che era a pochi metri. Mi stavo recando a recuperare la mia fedele Alfa Romeo, quando improvvisamente mi ricordai che quella stessa sera avevo un appuntamento con una ragazza a Bologna…

Non mi detti troppo cruccio.

Gene Kelly batta ragazza misteriosa: 1 a 0.

Viator

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