La crisi ucraina sta prendendo pieghe impreviste e prima che sia troppo tardi meglio capirci…
Timothy Lay. Analisis Manager “Acleddata Monitor” (1)
Già. E’ in tutti i libri di tattica militare figurata e reale, in tutte le pubblicazioni in qualche modo riconducibili alla psicologia di gruppo e un momento come quello che stiamo vivendo, non può essere da meno. La Russia di Putin e del suo governo (con Lavrov, Peskov etc.) è il nostro avversario, un “diavolo” che bisogna combattere con tutti i mezzi, un maestro di astuzia e impudicizia che si inserisce in tutte le pieghe della nostra democrazia liberale. Se non lo sapevate ancora…ve lo ricordiamo. D’altra parte è sufficiente aprire uno qualunque dei Canali televisivi, di qualsiasi emittente , per essere subissati delle ragioni (nostre, in questo caso dell’Ucraina democratica) e dall’altraq parte dei torti altrui (della Russia putinista e dittatoriale. Non c’è discussione, non c’è smarcamento di sorta… O di qua o di là. Anche (e soprattutto) l’informazione risente di questo clima “bianco/nero” e scegli con cura parole di presentazione dei fatti ed i fatti stessi, cercando di metterne in evidenza solo alcuni… Ecco…quello che faremo, una o due volte per settimana, sarà di vedere le ragioni “degli altri” dei reprobi, del “diabolus” di turno con cui accanirci.
Probabilmente scopriremo cose inaspettate e poco evidenziate e, soprattutto, ci renderemo conto che il clima da caccia alle streghe, di contrapposizione “muro contro muro” è spesso artefatto e telecomandato. Come può essere “telecomandato” chi vede le cose dalla sola ottica “diabolica”, con scelte strumentali ad una storia a tesi già scritta. In quest’ultimo caso con Vladimir Putin a gestire il teatrino … sperando che questo non trascenda in una tragedia. Il timore di una guerra in cui saremo direttamente coinvolti , di fatto, il motore primo di questa finestra aperta da CF. Se sarà utile lo diranno i nostri affezionati lettori.
La ragioni del “diabolus”
“Già nel mese di giugno Vladimir Putin ha indicato le condizioni per i negoziati con l’Ucraina . Il presidente della Russia ha indicato che le forze armate ucraine dovrebbero essere completamente ritirate dai territori delle regioni DPR, LPR, Kherson e Zaporozhye, e che Kiev dovrebbe abbandonare l’idea di aderire alla NATO.” (Yandex.ru . 17 XI 2024). Due condizioni che vengono dopo due anni di durissimi combattimenti. E che si sarebbero potute gestire diversamente con uina federazione di ragioni tutta interna all’Ucraina con quelle garanzie sufficienti a mantenere l’equilibrio e la pace. Ma “l’area del Purgatorio” che ha visto lo svolgersi delle trattive si è man mano riscaldata fino a diventare un vero inferno. E…una volta varcata la “porta inferi” può davvero succedere di tutto.
Ma quando si è superata la “porta fatale”?
“Continua l’operazione speciale per proteggere il Donbass , il cui inizio è stato annunciato dal presidente russo Vladimir Putin il 24 febbraio 2022. La decisione è stata presa in un contesto di peggioramento della situazione nella regione. (Yandex.ru . 17 XI 2024)”. Il 24.02.2022 è il numero fatidico del superamento. Quello più volte criticato e maledetto… ma non abbastanza, a giudicare dagli effetti.
Le trombe del giudizio sotto forma di missili ATACMS
“Ieri sera, le forze armate ucraine hanno lanciato un attacco con sei missili balistici ATACMS nella regione di Bryansk, i sistemi di difesa aerea hanno respinto l’attacco, ha riferito il Ministero della Difesa (russo). “Stasera, alle 3:25, il nemico ha colpito un impianto nella regione di Bryansk con sei missili balistici. Secondo dati confermati, sono stati utilizzati missili tattici operativi ATACMS di fabbricazione americana”, ha precisato il dipartimento della Difesa russo. Gli equipaggi del sistema di difesa aerea S-400 e del sistema di difesa aerea Pantsir abbatterono cinque missili e ne danneggiarono un sesto. Frammenti del proiettile sono caduti sul “territorio tecnico” di una struttura militare, provocando un incendio che è stato rapidamente spento. Non ci sono state vittime né distruzioni, ha sottolineato il ministero. (Ria Novosti 19 nov. 2024) ” Quindi le trombe del giudizio ci hanno provato ma le forze del diavolo gli “instrumenta diaboli” hanno fatto il loro dovere. E per ora ce la siamo cavata con un piccolo incendio.
Biden, l’angelo del giudizio
“Domenica scorsa, il New York Times, citando funzionari americani anonimi, ha riferito che il presidente Joe Biden ha autorizzato per la prima volta l’uso da parte dell’Ucraina di armi americane a lungo raggio, compresi i missili ATACMS, per distruggere obiettivi in profondità nel territorio russo.
Si presume che il capo della Casa Bianca abbia compiuto questo passo dopo la notizia dell’“arrivo di personale militare dalla RPDC nella regione di Kursk ”. Secondo il quotidiano Axios, Washington ha informato Kiev della decisione circa tre giorni fa. Lo stesso giorno, il quotidiano Le Figaro ha pubblicato un articolo in cui si affermava che Francia e Gran Bretagna avevano consentito il lancio di missili SCALP e Storm Shadow in profondità sulla Russia. Tuttavia, lunedì l’articolo contenente queste informazioni è stato rimosso dal sito web della pubblicazione.” (Ria Novosti 19 nov. 2024). Dunque, facendo due conti, proprio nel giorno dell’incontro “amichevole” tra Donald Trump e Joe Biden passava l’informazione, tra una pacca sulla spalla e l’altra, di una continuazione della guerra purchessia. Le notizie provenienti dai mille e più chilometri di fronte non sono favorevoli a Zelensky e co. per cui “è necessario alzare la posta”. Per le nostre televisioni, per i nostri “media” si è trattato di un innocuo passaggio di consegne, condito da tramezzini ai gamberi e whisky del Tennesse… invece si stava preparando qualcosa d’altro. Solo dalle informazioni “avversarie” però, lo veniamo a sapere.
La posizione della Russia dopo il lancio dei missili
“Martedì (19 XI) Vladimir Putin ha approvato i Fondamenti della politica statale nel campo della deterrenza nucleare. Tra le altre cose, il documento afferma che la Russia si riserva il diritto di utilizzare armi nucleari in risposta all’uso di armi di distruzione di massa contro di essa o contro i suoi alleati. Va inoltre notato che l’aggressione contro Mosca o i suoi alleati da parte di uno Stato non nucleare con il sostegno di uno stato nucleare è considerata un attacco congiunto. Come ha affermato in precedenza il presidente Putin), i paesi della NATO stanno discutendo non solo della possibilità di utilizzare armi a lungo raggio da parte delle forze armate ucraine , ma anche della partecipazione diretta al conflitto in Ucraina”.(Ria Novosti 19 nov. 2024). Un gradino dopo l’altro, senza fretta, senza affanni si va verso una situazione di “non ritorno” e i continui avvisi del “servus diaboli” (Peskov) ne sono una tangibile testimonianza. Di fatto è come aver riverniciato una ringhiera con vernice freschissima, del tipo che si attacca e sporca ovunque, dopo che era passato il tempo necessario a far seccare quella appena data, quella segnalata dal “vernice fresca” di inizio scala. Il diavolo per scrupolo l’aveva messo in evidenza, per evitare di imbrattare gli angioletti rinnovando l’invito a non salire al “non plus ultra”, sistematicamente bypassato. E allora…ridiamo una rinfrescata al tutto sperando che i “signa maneant” che le macchie restino a lungo come monito.
Ma le trombe del giudizio si moltiplicano e prendono mille forme…
“Secondo il capo dello Stato, il regime di Kiev sta già colpendo il territorio russo con droni e altri mezzi. Quando si tratta dell’uso di armi ad alta precisione e a lungo raggio di fabbricazione occidentale, è necessario comprendere che tali operazioni vengono eseguite con la partecipazione delle forze armate dei paesi dell’alleanza, poiché solo loro possono effettuare missioni di volo nei sistemi missilistici. , ha spiegato il presidente. La partecipazione diretta dell’Occidente allo scontro in Ucraina ne cambierà significativamente l’essenza e significherà che i membri della NATO – Stati Uniti e paesi europei – saranno in guerra con la Russia. Mosca prenderà le decisioni in base alle minacce che le si presenteranno, ha concluso Putin.” (Ria Novosti 19 nov. 2024) . Di fatto il diavolo sta facendo la conta, sta mettendo sulla lavagna infuocata buoni e cattivi e…per il momento si limita a fare l’elenco…
Ma chi è dalla parte giusta, dalla parte dei “salvati”?
“I politici che sostengono la pace e non la guerra meritano sostegno, ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, commentando la posizione del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump sul conflitto in Ucraina.
“Per quanto riguarda la posizione di Trump sull’Ucraina, non riesco a indovinare qui (è a Rio de Janeiro per la Conferenza mondiale sul Clima). Ha detto di essere “il presidente della pace”, non della guerra, e le persone, i politici che proclamano di volere la pace e non la guerra, in generale, mi sembrano degni di sostegno”. Ha affermato in una conferenza stampa successiva al vertice del G20 il ministro Lavrov, o meglio l’ “angelo caduto” Lavrov.” (Ria Novosti. 19 nov. 2024). Quindi sembrerebbe dalla parte dei “buoni” il Donald dalla chioma arancione ma forse non è così e…. il “Concilium diabolicum” è ancora in corso.
Lavrov nella scomoda posizione di angelo messaggero
“I media hanno rivelato la strategia di Trump dopo aver autorizzato attacchi in profondità nella Russia. Il ministro ha osservato che la Russia accoglie con favore anche le iniziative di pace provenienti dalla Cina e dal Brasile . Trump aveva precedentemente affermato che il conflitto in Ucraina non sarebbe mai iniziato se fosse stato lui il presidente degli Stati Uniti al posto dell’attuale leader del paese, Joe Biden . Egli ha inoltre sottolineato che, se verrà rieletto, intende raggiungere la soluzione del conflitto tra Russia e Ucraina in sole 24 ore. Il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov (servus diaboli, n.d.r.) , commentando le parole di Trump, ha definito questo conflitto un problema troppo complesso per essere risolto in un giorno. (Ria Novosti. 19 nov. 2024). E’ sempre l’agenzia R.I.A. ad informarci, agenzia diabolica quant’altre mai ma con la buona creanza di scriverlo in home page “Le nostre posizioni rispecchiano il pensiero e la volontà del Governo russo”. Comunque Trump per ora lo scriviamo con l’inchiostro simpatico, mentre invece i governanti di Cina e brasile sono in cima alla colonna dei “buoni”.
“In precedenza, il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha riferito che Cina, Brasile e altri paesi del Sud del mondo stanno progettando di creare una piattaforma aperta “Amici del mondo” per risolvere la crisi ucraina. Successivamente, il Ministero degli Esteri cinese ha riferito che i ministri degli Esteri e i rappresentanti di alto rango di un certo numero di paesi si sono incontrati il 27 settembre a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. A seguito dell’incontro, Algeria , Bolivia, Brasile, Cina, Colombia, Egitto, Indonesia, Kazakistan, Kenya, Messico, Sud Africa, Turchia e Zambia hanno pubblicato un comunicato congiunto. Al dibattito hanno preso parte anche Francia, Svizzera e Ungheria “. (Ria Novosti. 19 nov. 2024). Beh, tranne la Francia che viene scritta anch’essa con l’inchiostro simpatico, per tutti gli altri c’è posto, con la promessa di un allungamento della vita (politica) previa conferma con tanto di contratto scritto con il sangue.
Trump osservato speciale…non stipula nessun contratto e mantiene la sua libertà ma il diavolo potrebbe spazientirsi…
Donald Trump, vincitore delle elezioni presidenziali americane, parla calorosamente del presidente russo Vladimir Putin perché vuole concludere con lui un accordo sull’Ucraina, scrive il Wall Street Journal citando l’ex rappresentante speciale del Dipartimento di Stato americano per l’Ucraina Kurt Volcker.
“Secondo Volker, le calorose parole del presidente eletto a Putin hanno mascherato tattiche più mercantili nei negoziati con i leader mondiali”, si legge nel materiale.
Volker, parlando con i giornalisti, ha anche ricordato che Trump, sebbene all’inizio della sua presidenza avesse cercato di mantenere rapporti amichevoli con il leader russo, ha comunque adottato misure dirette contro la Russia, come la revoca del divieto di fornitura di armi all’Ucraina prima dello scoppio delle ostilità. (Ria Novosti. 19 nov. 2024).
“In una riunione del Valdai International Discussion Club del 7 novembre, Putin ha osservato che le parole di Donald Trump sul suo desiderio di risolvere la crisi ucraina meritano attenzione. Il leader russo si è dichiarato pronto a creare le condizioni per una soluzione a lungo termine del conflitto, affinché l’Ucraina diventi uno Stato indipendente e sovrano e non uno strumento nelle mani di paesi terzi. Allo stesso tempo, il presidente ha sottolineato che non considera vergognoso chiamare lo stesso Trump, ma non lo fa perché gli stessi leader dei paesi occidentali hanno rifiutato i contatti con il Cremlino.” (Ria Novosti . 14 nov. 2024). Quindi il nostro Donald, per il momento, resta nel Limbo e, sinceramente, il diavolo, di avere trump tra i piedi non èp proprio entusiasta. Se lo tengano pure nelle alte sfere…
Su Taiani e l’Italia, invece, mettiamo la mano sul fuoco..
“Le autorità italiane non danno al regime di Kiev il permesso di utilizzare armi fabbricate in Italia al di fuori del territorio ucraino. Lo ha affermato lunedì 18 novembre il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani. Il politico italiano citato da Le Monde ha confermato la posizione immutata di Roma riguardo alle armi fornite all’Ucraina: “Potranno essere utilizzate solo sul territorio ucraino”. Questa dichiarazione è stata fatta dopo una riunione dei capi dei dipartimenti di politica estera degli stati membri dell’Unione Europea. Il capo della diplomazia europea Josep Borrell, anticipando l’incontro, ha detto che i partecipanti avrebbero discusso, tra l’altro, il tema degli attacchi in profondità nel territorio russo.” (Ria Novosti. 19 nov. 2024). Tajani approvato dal “Concilio diabolico” e stabilmente dalla parte dei “buoni”.
“In precedenza, il ministro della Difesa britannico John Healey non aveva né confermato né smentito le notizie dei media secondo cui Londra avrebbe revocato le restrizioni sull’uso di Storm Shadow da parte delle forze armate ucraine per non mettere a repentaglio la “sicurezza operativa”. (Mk.ru. 18 XI 2024). Per Healey, pertanto, la parte più scura della lavagna …in attesa che qualche spiritello lo venga a prelevare per un “barbecue” con tanto di croce di Sant’Andrea.
E, alla fine è l’ aeternum adversarium a scoprire gli altarini
“Nosce adversarium tuum, diabolum apparatis omnibus” Ce l’aveva già segnalato Agostino di Ippona. “Conosci il tuo avversario in ogni forma (possibile)… sappilo riconoscere e rifuggilo”. Certo… ma se l’avversario è in relazione stretta con te, con il tuo vicino, con chi ti prepara per il confronto fatale…è dura. Infatti le forniture di uranio agli Stati Uniti, di provenienza russa, non si sono mai interrotte e, nonostante ripetuti tentativi, difficilmente si interromperanno. Questo per far capire quanto sia difficcile e complessa la situazione che si è venuta a creare, ben oltre e al di là dei puerili “due giorni” di trumpiana tracotanza. Infatti… “Le restrizioni di Mosca sulla fornitura di uranio arricchito a Washington porteranno ad un aumento dei prezzi negli Stati Uniti e ridurranno anche la redditività delle centrali nucleari americane (NPP). Il 19 novembre Igor Yushkov, analista principale del Fondo nazionale per la sicurezza energetica, esperto e docente presso l’Università finanziaria del governo della Federazione Russa, ha dichiarato a Izvestia.” “Gli Stati Uniti acquisteranno uranio arricchito da altri paesi, ma in ogni caso ciò farà salire i prezzi negli Stati Uniti e, di conseguenza, ridurrà la redditività delle centrali nucleari”, ha spiegato l’esperto. Ha ricordato che nel 2023 la Russia era il maggiore fornitore di uranio arricchito agli Stati Uniti. La decisione della Federazione Russa sulle restrizioni rappresenta un problema per gli Stati. Yushkov ha osservato che a maggio Washington ha introdotto una restrizione fino al 2027 sull’importazione di uranio dalla Federazione Russa , e non un divieto, per lasciare una scappatoia nel caso in cui i suoi prezzi sul mercato americano cominciassero a salire. In questo caso, il governo del paese è obbligato a concedere un’eccezione alle sanzioni, ha sottolineato l’esperto”. “Ma perché gli Stati si sono lasciati una scappatoia nella nuova legge e quanto velocemente la Federazione Russa si sposterà verso altri mercati? . “Il servizio stampa del Consiglio dei Ministri ha riferito il 15 novembre che il governo russo ha introdotto restrizioni temporanee all’esportazione di uranio arricchito verso gli Stati Uniti. La decisione è stata presa sotto la direzione del presidente russo Vladimir Putin . Questa è stata una risposta alla restrizione statunitense sulle importazioni di uranio dalla Russia fino al 2027.” . “Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato il 18 novembre che tale decisione del governo non danneggerebbe gli interessi russi e che sarebbe “una risposta assolutamente speculare”. Il portale Daily Wrap ha riferito il 16 novembre che le restrizioni sulle forniture di uranio russo agli Stati Uniti colpiranno il settore energetico americano, perché la quota della Federazione Russa nelle forniture di combustibile nucleare agli Stati Uniti è di circa il 35%.(Izvetzija. 17 XI 2024). Per ora fermiamoci qui, sperando che qualche angioletto vero ci metta una buona parola…
…
.1. https://acleddata.com/ukraine-conflict-monitor/
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