Onore ai 600 mila militari italiani che rifiutarono di combattere sotto i comandi nazifascisti.

Uomini coraggiosi, veri patrioti che sfidarono le ire di Hitler e di Mussolini, anche dopo aver saputo della feroce rappresaglia di Cefalonia, dove i nazisti uccisero, a sangue freddo, migliaia di militari italiani della divisione “Aqui”. Fra gli internati c’era nostro padre, Pietro Spataro, operaio siciliano, sottufficiale operante sul fronte dei Balcani, ristretto per due anni nei lager, dove fu costretto a lavorare come “schiavo di Hitler”, in condizioni terribili, disumane. (La sua storia qui: http://montefamoso.blogspot. com/2017/09/il-ritorno-del- padre.html). Sia chiaro, pubblico questa nota non tanto per poter dire “c’era anche mio padre…” (di cui andiamo orgogliosi), quanto per ricordare il sacrificio (molti morirono nei lager) di questi 600 mila (un vero esercito!) che in uno scontro bellico, durissimo e dagli esiti incerti, contribuirono, col loro rifiuto, alla sconfitta del nazifascismo. Saluti.
Agostino Spataro
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