Relazione agli Stati Generali PD della Provincia di Alessandria

14/03/2024

Relazione agli Stati Generali PD della Provincia di Alessandria del 14 dicembre 2024

La mia presenza politica nasce con la nomina a delegata all’ultima Assemblea Nazionale del Partito Democratico.

Dal 2019 faccio parte anche della Conferenza delle donne democratiche della provincia di Alessandria, luogo che ha contribuito a migliorare la mia formazione politica e a sensibilizzarmi a problematiche sociali che non riguardano soltanto il mondo femminile.

In particolare, come ”Democratica” mi sono interessata al tema del lavoro con le grandi proposte sulla parità salariale uomo-donna, purtroppo non ancora raggiunta e che si sarebbe dovuta concretizzare attraverso incentivi alle aziende private. Tale proposta era stata approvata all’unanimità sia in Parlamento sia a livello regionale, ma purtroppo i fondi necessari sono stati dirottati altrove dall’attuale governo Meloni e anche a livello regionale non si è saputo più nulla.

Altra iniziativa per la quale mi sono battuta con le “Democratiche” è stata la raccolta di firme per una proposta di legge che istituisca un congedo paritario nel primo anno di vita del bambino di almeno cinque mesi per entrambi i genitori.

Dai temi del lavoro declinato al femminile ora desidero focalizzarmi sui problemi lavorativi che riguardano il mio territorio.

A Casale Monferrato nel 2021, dopo diversi mesi di presidio da parte degli operai, è stata chiusa la fabbrica più rappresentativa, il fiore all’occhiello della città, vale a dire la ex-Cerutti. Si producevano macchine rotative per le principali testate giornalistiche, nonostante lunghi mesi di lotta da parte degli operai alla quale l’allora gruppo consiliare, il PD di Casale, provinciale e regionale non hanno fatto mancare il loro appoggio e sostegno, la fabbrica è stata chiusa. La chiusura della ex-Cerutti era stata preceduta nel tempo da quella di altre aziende del freddo, che avevano reso la città di Casale leader nel settore.

È di pochi giorni fa la notizia della chiusura di un’altra fabbrica del freddo, la Heegen, che verra’ trasferita nel novarese con tutti i suoi lavoratori, contribuendo in tal modo ad una progressiva deindustrializzazione della città e del territorio circostante.

È in crisi, quindi, a Casale e nel Monferrato casalese un vero e proprio tessuto industriale, un tempo fiorente, mentre si evidenzia una vulnerabilità del sistema produttivo sempre meno competitivo.

A tutto questo si possono aggiungere la crisi del commercio con tanti negozi che nel tempo hanno dovuto abbassare le saracinesche, l’abbandono di molti capannoni industriali (soprattutto ad Oltreponte e non solo), i quali necessiterebbero di una riqualificazione produttiva, ma la più grande crisi che investe e investirà nel futuro tutto il Piemonte è quella dell’automotive e dell’indotto che essa comporta.

Ora qual è stata la risposta dell’Amministrazione comunale a tutte queste situazioni?

Durante la scorsa consigliatura era stata creata dall’amministrazione Riboldi e più volte contestata dall’azione consiliare del Partito Democratico la Fondazione Aleramo con il preciso compito di creare opportunità di lavoro in campo artigianale e industriale.

Non solo la costosa fondazione non è riuscita nel suo intento, ma è stata del tutto affossata, dopo aver svenduto l’area industriale e commerciale disponibile, il Pip 5, per una cifra molto inferiore alle spese sostenute dalle due amministrazioni precedenti per l’acquisto e per gli oneri di urbanizzazione.

L’unica risposta data dall’Amministrazione comunale casalese è stata negli ultimi mesi della campagna elettorale la proposta di un’enorme area logistica da realizzare nella zona della frazione di San Germano con la promessa di mille posti di lavoro, promessa che evoca alla memoria quella di Berlusconi di un milione di posti di lavoro.

Studi recenti fatti sulle aree logistiche del nord Italia hanno evidenziato che, col trascorrere degli anni i posti di lavoro della logistica diminuiscono anche grazie all’automazione e all’intelligenza artificiale in maniera vertiginosa, senza contare che gli stipendi degli operai in questo settore sono molto bassi e quindi viene creato soltanto lavoro povero. La costruzione degli stabilimenti per la logistica comporta inoltre un forte consumo di suolo e necessiterebbe di un’adeguata predisposizione di strade in zona.

Per tutti questi motivi come Circolo PD di Casale Monferrato intendiamo realizzare nei prossimi mesi un evento sul lavoro, sui salari e sullo sviluppo, incontrando le categorie sindacali e gli esponenti delle maggiori attività produttive del territorio.

Altro problema spinoso ed in linea con altre realtà della regione è quello della sanità pubblica.

Durante un presidio organizzato dal Circolo PD di Casale Monf. e dalle liste civiche della coalizione Casale Davvero davanti all’Ospedale di Casale Monferrato abbiamo ascoltato le testimonianze di numerose persone, che hanno messo in risalto non soltanto le lunghe liste d’attesa, il malfunzionamento del Pronto Soccorso con i medici gettonisti e i turni sfibranti del personale medico e infermieristico, ma anche l’esistenza di veri e propri reparti fantasma come Neurologia (importante soprattutto per i pazienti affetti da ictus), la Pediatria e l’Urologia.

Questi sono soltanto alcuni dei problemi ai quali ci siamo interessati in questi mesi come Circolo PD di Casale Monferrato e nei prossimi mesi ci proponiamo di svolgere altre attività, stando in mezzo alla gente e andando a riprendere gli elettori, per citare Enrico Berlinguer, “casa per casa, strada per strada” perché, come ha detto recentemente il professor Romano Prodi: “Se riesci a coinvolgere la gente in un momento in cui non hai più partecipazione, vinci!”

La Vicecoordinatrice del circolo PD di Casale Monferrato

Gabriella Bozzo

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