Se questo è un uomo

Lo conosciamo tutti, è un bellissimo libro di Primo Levi, che testimonia la sua permanenza nel campo di Auschwitz verso la fine della Seconda Guerra Mondiale.
È un libro triste, spettrale, ma descrive con grande umanità la situazione terribile in quel campo della morte, dove perirono uno o forse due milioni di detenuti.
Chi l’ha letto ne ha ricavato un effetto devastante, una riflessione fondamentale sulla natura umana, nel bene e nel male.
Ebbene, questo stesso libro mi torna in mente oggi vedendo le immagini quotidiane dei bombardamenti israeliani su Gaza: incuranti di chi sia in realtà l’avversario, le forze armate di Zahal, colpiscono indiscriminatamente tutti i bersagli possibili del piccolo distretto dove abitavano, a fine 2023, due milioni e duecento mila abitanti.
Ora ce ne sono molti di meno, dai cinquanta ai sessantamila, spazzati via dalla guerra: circa l’uno per cento della popolazione palestinese è morta, e non ditemi che non bisogna parlare di genocidio; il genocidio è chiaro ed evidente, ed è imputabile a Netanyahu e ai suoi scagnozzi. Una vergogna indelebile non per il popolo ebraico ma per questo governo criminale.
Sappiamo quale è stato il punto di partenza, il 7 ottobre del 2023, Hamas ha condotto un raid terroristico contro kibbutz e cittadine di frontiera, ha sterminato in modo orribile circa milleduecento israeliani e ne ha catturato circa un centinaio.
Ma la risposta di Israele è stata violentissima, sterminatrice e, nel mentre faceva letteralmente a pezzettini Gaza, faceva assaltare dai suoi coloni armati alcuni distretti della Cisgiordania, altro territorio succube di Israele.
Un asservimento totale senza possibilità di replica, che ricorda, diciamolo francamente e chiaramente, il comportamento dell’esercito tedesco e dei suoi Einsatzgruppen negli anni fra il 1941 e il 1944.
Certo, non ci sono fucilazioni di massa o incendi di fattorie, ma si può dire che i bombardamenti mirati, chirurgici, li equivalgono.
Uno storico antisemita potrebbe dire che Israele di oggi ha imparato bene la lezione della Seconda Guerra Mondiale, ma ciò forse sarebbe esagerato ed inappropriato.
È un dato di fatto che Israele conduce una guerra di sterminio contro i palestinesi che, secondo Netanyahu, colludono con Hamas, questo è un dato di fatto.
Ed allora anche gli orribili attacchi del 7 ottobre 2023 possono sembrare come una miccia che ha scatenato un’esplosione enorme, che può distruggere non solo Hamas, ma tanti, tantissimi palestinesi.
E ciò è dichiarato esplicitamente da una persona che ha sempre avuto molti amici ebrei, che ne ha apprezzato la realtà statuale almeno fino al 1967, ma che non può riempirsi la bocca di bugie di fronte ad una verità fattuale.
A questo punto, questo governo di Israele vuole costruire una Eretz Israel, asservendo tutti gli arabi vicini e minacciando tutti gli islamici sino all’Iran e oltre, forte della propria superiorità tecnologica e militare.
Quello di cui siamo sicuri è che Israele non accetterà mai più di essere un popolo che si fa condurre allo sterminio, ma è diventato il popolo che impone lo sterminio agli altri, se non si adeguano.

Viator

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