Dall’ultimo articolo di Silvana Mossano, giornalista di Casale, la massima esperta della vicenda Eternit, che ha seguito fin dall’inizio il massacro dei genitoridi Mirabello, traggo due considerazioni capitali. I giudici della Corte di Appello di Torino bis (la cui decisione di adottabilità di Viola è stata confermata due giorni fa dalla Cassazione ter, contraddicendo la sentenza precedente di Revocazione della Cassazione 2), si sono basati sull’unica perizia effettuata 8 anni fa sui coniugi, dichiarata nulla dalla Cassazione 2. In altre parole, dopo quasi 8 anni, i magistrati non hanno disposto un’altra perizia. Non ho parole per commentare le responsabilità di questo sfacelo. Seconda considerazione: Viola è stata sballottata per 6 anni tra case famiglia e famiglie adottive
(dichiarazione dell’avv. Boscagli, difensore dei coniugi), per cui la presunta motivazione di assicurarle la stabilità nella nuova famiglia affidataria e adesso adottiva, appare infondata. Ricordo che, in base alla Legge, l’adozione è irreversibile: i genitori legittimi non solo non potranno mai più vedere la propria bambina, ma neppure sapere dove sia finita e con chi. Magari tra breve una compagna di scuola, II elementare, avendo orecchiato i genitori, le dirà: “Ma tu non sei figlia
di quelli che ti portano e ti vengono a prendere”. Chissà cosa le è stato detto e cosa le diranno, povera Viola.
Elvio Bombonato
Hai seguito con encomiabili competenza e passione le interminabili vicende di questa surreale e purtroppo perduta battaglia: tu, e prima di te Silvana de “La Stampa”, oltre alla splendida avvocatessa. Certo, in uno stato di diritto le sentenze si rispettano ma possono essere discusse eccome, si spera. Nei vent’anni dietro la scrivania scolastica ho purtroppo dovuto toccare con
mano in più di un’occasione come spesso la giustizia nei confronti dei minori e dell’infanzia si muova coi piedi di piombo solo quanto a tempistica. Personalmente riterrei -e lo penso anche per l’altra recente sentenza milanese definitiva sulla coppia dei vetrioleggiatori folli per strada- che la genitorialità biologica dovrebbe, in linea generale, essere intangibile e irreversibile nella quasi totalità dei casi. Sempreche almeno si finga di credere nella virtualità recuperante della detenzione (troppo generosamente dispensata e diffusa da noi, specie in via preventiva: altro che “butta ,la chiave”!
Nuccio Lodato in 19 febbraio 2018 alle 10:50