“Soffia nel vento”

Per chi è stato in Catalogna almeno una volta, anche nella bellissima Barcellona ma, soprattutto, nelle foreste dell’interno, attraverso i paesaggi coltivati a quaranta-cinquanta chilometri dal mare, in piccoli paesini fieri delle loro tradizioni (però moderni e aperti al mondo), è immediata la sintonia con Fabio Strinati .  Per chi si è immerso almeno una volta nei torrenti freddi provenienti dai Pirenei, nel silenzio di un pomeriggio assolato, le parole dedicate a Carlos Duarte i Monserrat, rappresentano un gradevole “ripasso”. “Gabbie”, “filo spinato”, “vento della rivoluzione”, sensazioni che ci riportano indietro alla Guerra di Spagna e, più in qua, alle spinte indipendentiste, frasi “forti”, fatte di parole forti per gente forte. Un fraseggio secco, veloce, dal suono quasi “andaluso” ritmato da nacchere immaginarie. Per quanto ci riguarda, come Redazione, un buon inizio di collaborazione.

 

                           A Carles Duarte i Montserrat

 

Oltre una frontiera forgiata dal sole

vagano le ombre, le sagome

e quel respiro del vento assiduo

che soffia sulle fronde di alberi

antichi vessati dal tempo. Vagano

nei fiumi, le sostanze fertili al di là

del mare quand’è sera e penetra

così informe alta marea

che tutto sembra

nascere e tacere nell’inchiostro

a poco a poco, modulato in un sentiero

la scalinata di un addio.

* 

Sotto il cielo esteso di Barcellona

navigano luci e scorribande. Soffia nel vento

una parola nata da un foglio bianco

sopra uno specchio le immagini stanche…

il volto di una donna

d’istinto e d’eleganza si cela sguardo

puro nel cerchio assorto di una danza

l’attimo che si dilata, oltre un ricordo

indelebile intravedo abile tramonto,

guerriero ed immortale.

*

Els immortals sogni sbucano nel buio

della notte ascoltano storie di vecchi

rantoli e fantasmi avvolti dal sonno

e dal catrame. Foreste nascoste

moltitudine di schiere, soldati vestiti di terra

umida coltivata con le sofferenze

di gabbie e filo spinato: soffia nel vento

il suono di rivoluzione!

 

ALENA AL VENT

 

Enllà d’una frontera forjada pel sol

vaguen les ombres, les siluetes

i aquell respir del vent constant

que alena damunt del fullatge d’arbres

antics vexats pel temps. Vaguen

pels rius, les substàncies fèrtils més enllà

del mar quan arriba el vespre i penetra

tan informe marea alta

que tot sembla

néixer i callar a la tinta

a poc a poc, modulat en un sender

l’escalinata d’un adéu.

*

Sota el cel estès de Barcelona

naveguen llums i incursions. Alena al vent

una paraula nascuda d’un full blanc

damunt d’un mirall les imatges cansades…

el rostre d’una dona

per instint i elegància s’amaga esguard

pur dins el cercle absort d’una dansa

l’instant que es dilata, més enllà d’un record

indeleble entreveig hàbil ponent,

guerrer i immortal.

*

Els immortals somnis sorgeixen dins la foscor

de la nit escolten històries de velles

raneres i fantasmes embolcallats pel son

i el quitrà. Boscos ocults

multituds de rengles, soldats vestits de terra

humida conreada amb patiments

de garjoles i filferro espinós: alena al vent

el so de la revolta!

 

 

Poesie di Fabio Strinati

 

Traducció de Carles Duarte i Montserrat

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*