C’è sempre qualcuno che intralcia i desideri nascosti.
Il 4 luglio il partito Laburista in Inghilterra ha rifilato una batosta ai Conservatori, e con ciò ha liquidato l’anglo-indiano Sunak, facendo perdere ai Tories il governo dopo quattordici anni.
Grande smacco per la Meloni, che in Sunak aveva trovato un alleato ed un amico.
Tre giorni dopo, il 7 luglio, altro risultato a sorpresa in Francia: la sinistra unita ha battuto, senza se e senza ma, il partito della Le Pen, che voleva capovolgere il governo di Macron ed ottenere il governo del paese in un confronto/scontro con il Presidente.
Il tentativo lepenista è finito male, anzi, non ha fatto altro che unificare le forze della sinistra e portarle ad un trionfo elettorale. Quindi, doppio schiaffo alla Meloni, ma non è finita qui, poiché il suo carissimo amico Orban ha creato in quattro e quattr’otto il fronte dei Patrioti, coinvolgendo le destre di tutta Europa, ma lasciando fuori dal consesso Fratelli d’Italia.
Quindi la Meloni, come una sorta di “apprenti sorcier”, ha scatenato due anni fa una tempesta che non è più in grado di controllare, anzi, tale tempesta potrebbe portarsi via la Meloni ed i suoi adepti, mentre gli astuti ex amici europei realizzano un polo politico di peso.
D’altronde, tante volte è successo che ciò che appare importante e determinante sotto le Alpi, non lo sia affatto sopra le Alpi, per la intrinseca debolezza del sistema Italia.
Cara Meloni, puoi tenerti il tuo 29% per le tue passeggiatine lungo Tevere, ma stai pur sicura che conteranno poco o nulla lungo il Reno o lungo il Danubio.
Historia docet, ma per qualcuno e qualcuna bisogna sostenere molti esami in questa materia.
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