Datemi Cuperlo, ho bisogno d’una pausa!
Cuperlo… colto, equilibrato, educato e lontano dalla suburra.
Lo ascolto desiderandone una dose quotidiana.
Non bisogna guardare così alto ed essere pragmatici. Un insegnante ha chiamato i carabinieri per sedare la suburra della sua classe. Molto triste. Volgarità e violenza verbale sono nella norma, non indignano più. L’ignoranza è santificata dalle Istituzioni che trasformate anch’esse in suburra perseguono il più infimo dei modelli: scompostezza, banalizzazione, involgarimento. Cerco la sobrietà dell’esercizio del potere.
Sobrietà … parola desueta come la desueta minoranza che si ostina a perseguirla.
Giggino e Dibba sono andati a Bruxelles in cerca di alleati “a chi tocca tocca”, da movimenti di destra, a populisti di sinistra, all’incognita dei Gilet Gialli che tutti imbarcano … senza risparmiarci la diretta. Basta fare numero. Sorridenti e caciaroni incarnano lo stereotipo dell’ Italiano che ci sta incollato addosso. Mancava lo sfondo di pizza e spaghetti a completare la diretta. Vedete? Siamo come voi … che ci vuole ad arrivare fin qui? Ottimismo ragazzi cha la vita è bella. Spettacolarizzazione, esteriorità, malafede.
L’unica Bonafede è nel nome del ministro della Giustizia. Suburra è il video da lui postato per riprodurre il ludibrio dei vinti, l’accoglienza all’estradato Battisti, con tanto di colonna sonora e dato in pasto al popolo come al tempo dei Romani E suburra è l’arrivo all’aeroporto dell’Uomo dalla felpa di poliziotto accanto alla sua piccola caricatura “in Bonafede” che non potrà mai dare ombra all’originale.
Spogliati di speranze ci restava la certezza dei numeri. “La matematica non è un opinione” si diceva. Inesatto. L’analisi costi benefici invocata da Toninelli, tuttora misteriosa, è un opinione. Spara miliardi come botti contraddetta da altre analisi più credibili al ribasso. E’ è la suburra dei calcoli.
Suburra sono i social, tutto è social … tutto, anche le cose più intime. Resisto. Non sto nei social e sono “asocial”. Ho ceduto incautamente a what’sApp per comodità e sono bombardata da immagini e filmati, massime abusate, battute banali.
L’Uomo dalla felpa è instancabile sui social, siamo governati dai tweet. Prevede un matrimonio durevole con Giggino per i prossimi dieci anni il quale, da noto maestro di pensiero, anticipa con enfasi una dotta citazione : “Se puoi sognarlo puoi farlo … Walt Disney”… (sorriso a denti spiegati).
Chissà cosa penseranno i duri e puri pentastellati che tanti voti hanno portato a quel mulino … e cosa penserà il crinito argenteo vate che latrava dai palchi la novella resurrezione dei singoli, che di fatto “valevano uno”, di fronte a un’ alleanza sbandierata per crederci? E’ inebriante il profumo del potere.
Ora abbiamo la suburra del processo sì processo no, votare sì votare no all’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno sul caso della nave “Diciotti”, una gran confusione per una gran Distrazione. E poi le crisi diplomatiche in corso. Ieri la Francia ora l’Olanda, che non si prende i migranti ancorati al largo di Siracusa e poi chissà … .
Lui. L’onnipresente, instancabile Salvini.
Tutto made in Italy, prodotto originale. Non sarà che i Matteo abbiano una predisposizione al protagonismo e al culto della personalità?
“Omen nomen”
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