Quanta prosopopea dopo 32 anni per i primi 8.5 chilometri della Linea TAV – Terzo Valico
Il prof. Antonello Brunetti è conosciuto a Castelnuovo Scrivia, nel Tortonese e in tutta la provincia come persona seria, competente e informata dei fatti. Come è noto, da circa quarant’anni si interessa di rete ferroviaria e di TAV – treni ad alta velocità – in particolare. E’ un fautore (da buon amministratore oltre che da buon tecnico) dell’attenzione alla spesa e, soprattutto , alle infiltrazioni mafiose sempre possibili con le c.d. “Grandi Opere”. E’ sempre stato contrario alla linea sedicente ad alta velocità tra Genova e Milano (in realtà con una media di percorrenza che, nelle migliori ipotesi, non andrà oltre i 120 kmh reali) e lo si capisce bene dal pezzo che ci ha inviato. Una spesa enorme, buchi nelle montagne, barriere di contenimento terra, barriere antirumore e quant’altro…. ma una indefessa volontà di arrivare a terminare l’opera sembra non tenere conto di preoccupazioni concrete, segnalazioni tecniche e considerazioni economiche. In realtà i problemi ci sono e ci sono stati.
Ben li stigmatizza nel suo breve intervento Antonello e, per questo, risulta ancor più sorprendente la risposta (non direttamente alle sue riflessioni ma a consiglieri regionali piemontesi preoccupati) visibile in nota(1).
Noi non andiamo oltre. Ringraziamo l’autore per il regalo che ci ha fatto e, come lui, attendiamo gli sviluppi di questa commedia (davvero) pirandelliana. (n.d.r.)
…
Le linee ferroviarie normali se la passano sempre peggio e a causa dei lavori a Genova e della sostituzione con servizi pulman. Inizia un periodo nero per Ovada, Arquata, Ovada e Novi.
Anche la tanto decantata apertura dei primi 8,5 chilometri da Novi a Tortona porterà traffico su un solo binario sino a fine primavera e al soffocamento dei treni pendolari. I lavori programmati sono solo al 27% e il bando per le barriere antirumore non è stato ancora espletato. Dopo la ripresa del 2017, per arrivare a questo punto, sono occorsi 6 anni e mezzo e non i due previsti. Inoltre da sette anni si attende il processo per truffa e corruzione nei confronti della ditta implicata, ossia il Cociv.
Vorrei ricordare che Terzo Valico Tav Genova-Milano venne deciso nel dicembre del 1992. Il primo progetto era assai confuso e poi venne ripetutamente modificato. Dovevano viaggiare passeggeri e merci alla velocità di 300 km e ciò collegando Genova con la Francia e Lisbona a ovest, Rotterdam a nord e Kiev a est. La situazione ora è assai diversa. Anziché due anni 1992.1993) ne sono trascorsi 32; viaggiatori e merci non potranno viaggiare sugli stessi binari; L’Appennino ligure ha rivelato frequenti e spessi strati di amianto di difficile movimentazione. I costi si sono quadruplicati nonostante la forte riduzione di percorso che avrebbe dovuto collegare Genova con TORTONA,
Il governo francese ha eliminato ogni progetto nuovo di Tav; la Slovenia ha deciso di non far ricorso a linee ferroviarie. A Kiev che ci andiamo a fare, forse a beccarci bombe russe e collegarci a una nazione disastrata? Infine ultima novità: il blocco della navigazione lungo il mar Rosso e il canale di Suez rende inutile la Genova –Rotterdam poiché le merci stanno facendo il periplo dell’Africa e le merci raggiungono il mare del Nord trascurando di entrare nel Mediterraneo e trasbordare a Genova.
……………
.1. https://www.cr.piemonte.it/cms/articoli/comunicati-stampa/terzo-valico-i-lavori-proseguono-nei-tempi-previsti
“I lavori per la costruzione del Terzo Valico dei Giovi, in particolare nella interconnessione con la linea ferroviaria storica Genova-Torino, stanno proseguendo come da programma: saranno conclusi entro il 2026 ed entreranno in funzione nel 2027”. Questa, in sintesi, la dichiarazione dei responsabili del Consorzio Cociv che sta realizzando il progetto finanziato con il Pnrr, oggi in Commissione Trasporti.
Davanti alla Commissione, presieduta da Valter Marin, sono stati ascoltati oggi in audizione: Mariano Cocchetti responsabile Rfi del progetto Terzo Valico, Paolo Costa Medich e Giuseppe Irace competenti per il consorzio Cociv e Andrea Perego per Italferr.
L’audizione era stata chiesta dai consiglieri Francesca Frediani (M4o-Up) e Sean Sacco (M5s) con particolare riferimento alle questioni sollevate dai sindaci della zona interessata e dai cittadini di Novi Ligure, in una precedente audizione in Commissione.
Frediani e Sacco hanno posto alcune domande agli auditi in particolare sull’aumento dei costi, sull’impatto ambientale dell’opera e sulla ricaduta all’interno del tessuto urbano di Novi Ligure.
Gli auditi hanno risposto che in questo momento si stanno scavando le due gallerie, per poi arrivare alle porte di Novi. In merito all’impatto acustico saranno predisposte le barriere antirumore in città per 4,5 km, di diverse altezze e trasparenti sugli attraversamenti e ci sarà un adeguamento della viabilità cittadina. I costi sono aumentati in base ai prezzi delle materie prime.
Alle domande dei consiglieri sugli eventuali cedimenti strutturali in seguito ad eventi sismici e atmosferici gravi (possibile ingrossamento del Rio Gazzo), gli esperti hanno assicurato che sono stati fatti tutti gli approfondimenti previsti sugli aspetti ambientali e idrogeologici, non solo per la fase dei lavori di costruzione, ma anche in vista della funzionalità della linea, che interesserà sia treni merci che passeggeri.
Infine è stato sottolineato che il previsto tavolo di lavoro sulle barriere antirumore non è mai stato convocato dal Ministero dell’Ambiente: il presidente Marin si è fatto carico di sollecitarlo attraverso l’assessore regionale competente.
…
L’immagine in hp è direttamente riportata dal sito di pubblicazione della nota regionale. Rappresenta un momento degli scavi attuali.
Commenta per primo