Il libro “ Un Destino Medievale “ (*), è un bell’esercizio di analisi e controllo della personalità, dei propri sentimenti e delle proprie pulsioni, inseribile senza problemi nei convulsi tempi moderni o ai tempi dell’ Hasta romana, perché i veri protagonisti del racconto sono i comportamenti dei personaggi. L’ambientazione a fine Trecento è veramente solo un pretesto per raccontarci altro. Molto sulle persone, sia femminili che maschili, sui loro atteggiamenti e su come questi interagiscono con gli altri. C’è anche un po’ di natura, un pochino di storia…ma – senza discussione – a farla da padrone è l’ animo umano. L’autrice, Roberta Severino ci presenta figure mai completamente positive o negative che trovano nelle molte tonalità di grigio una loro definizione credibile. Del racconto è presto detto, lasciando di proposito vago il finale e tralasciando molti dettagli. D’altra parte i libri bisogna leggerli, meditarli, ripensarli, non ricordarli per riassunti d’altri.
Lisa sicuramente è la figura centrale su cui ruotano tutte le vicende. E’ di famiglia nobile, con genitori una volta abbienti e, ai tempi della vicenda, ridotti praticamente sul lastrico. Una via d’uscita potrebbe essere un matrimonio vantaggioso. E lì si arriva, seppure dopo una serie di vicissitudini tra l’avventuroso e il drammatico, culminanti con la morte del duca Corrado Morisi, padre della protagonista. Il matrimonio con un giovane d’alta borghesia nobiliare, con cospicuo gruzzolo (Nicolas Dubois**) le permetterà di avere una vita più tranquilla economicamente, ma vuota dal punto di vista personale. Non uso di proposito il termine “sentimentale” perché sminuente e, chi avrà la bontà di procedere nella lettura, se ne renderà conto appieno. E’ proprio in questi passaggi centrali che si svolge il nocciolo della vicenda, e su questi – per ovvi motivi – sorvolo. Torna, infine, nella natìa Pavia, dopo essere stata a lungo nelle vicinanze di Asti apprezzandone il paesaggio e le specialità (specie alimentari) di cui è ricca la terra di Langa, Astigiano e Monferrato. A Pavia, ricordata spesso come città bella e fastosa, Lisa ritrova una sua antica fiamma che, come spesso succede abbina simpatia, bellezza e intelligenza ad uno stato sociale “inferiore”. Il classico “taboo” delle giovani “bene” di ogni tempo e latitudine. Ma non vogliamo togliere interesse e suspence e, come si dice “passiamo oltre”. Un “passare oltre” lineare e avvincente che ci porta, senza interruzioni e con una lettura via via sempre più avvincente, verso un finale ben congegnato, lontano dal sapore melenso che hanno un po’ tutti i “lieto fine”.
Un libro agile, ben scritto, con delineazione di personaggi e situazioni sempre all’altezza. Belli, soprattutto per chi conosce quei luoghi, i riferimenti alle brume del Tanaro, al cielo spesso grigio e piovoso, alle primavere profumate e terse, agli aromi tutti particolari di tome, vini, mostarde e focacce. In una parola all’ ambientazione. Mi fermo qui….e buona lettura.
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(*) autrice Roberta Soverino, “Un Destino Medievale”
Il libro, edito da Collana floreale (Mondadori), è disponibile, sia in ebook che cartaceo, su Amazon, Ibs e in libreria su ordinazione.
(**) nel testo sempre citato con il nome italianizzato di “Nicola’ “
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