Via della Scrofa

Ho visto alcuni giorni fa una sorta di documentario che spero sia vero in tutti i suoi aspetti: relata refero.

Da tale documentario risulterebbe che il quartier generale di Fratelli d’Italia, a Roma, sarebbe collocato appunto in via della Scrofa, non lontano dai palazzi del potere.

A parte il nome, che sembra riferirsi agli amanti di salsicce, salami, e prosciutti, piuttosto che alla politica, devo dire che ciò che mi ha colpito è il fatto che l’ufficio occupato oggi da Meloni di Fratelli d’Italia è lo stesso occupato anni fa da Fini, di Alleanza Nazionale, ed ancor prima da Giorgio Almirante, fondatore del MSI.

Che tutti e tre abbiano avuto delle connotazioni criptofasciste, come direbbe un noto storico, è sicuramente preoccupante, ma ancor più preoccupante è il fatto che Almirante, nettamente fascista sin dagli anni ’30, abbia poi avuto una collocazione ministeriale nella Repubblica Sociale Italiana, diventando a buon titolo una delle ultime raffiche di Salò.

La cosa positiva, dal punto di vista etico, è che Almirante è sempre stato netto e preciso nella sua scelta politica, di questo dobbiamo dargliene atto.

Ma ci sono alcuni punti che varrebbe la pena approfondire, e cioè il fatto incontestabile che questa Repubblica è nata dalla Resistenza del ’43-’45 e la Costituzione è una emanazione diretta di quegli anni e di quella Resistenza.

Ho sempre considerato come un punto interrogativo il fatto che fosse stato concesso al MSI di crearsi e di entrare nel Parlamento, come qualcosa che fa a pugni con l’essenza stessa della Repubblica.

Ma tant’è, a Roma, succedono tanti di questi miracoli…

Un’altra constatazione, anch’essa grave, è il fatto che molte forze di estrema Destra, potrebbero inserirsi come sommozzatori in questa nuova temperie politica e squilibrare l’asse politico verso un estremismo incontrollabile.

In ogni modo, notiamo con disappunto che la Destra si è spostata negli anni da un liberalismo conservatore rispettabilissimo (vedi Luigi Enaudi) ad una forma ibrida di Destra in cui valgono tutti gli slogan più vetusti che si possono far risalire ad un nazionalismo precedente la Prima Guerra Mondiale, slogan che furono ripetutamente ripresi durante il Ventennio e che evidentemente in modo sotterraneo, carsico, sono rimasti quali spettri presenti anche nel secondo dopoguerra.

Volenti o nolenti, d’ora in poi, bisognerà fare i conti con una espressione politica che si è collocata, da molti decenni, in un luogo preciso di Roma.

Via della Scrofa.

Viator

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